Lezione 07 – Gli aggettivi della I classe

In questa lezione affronteremo lo studio degli aggettivi della prima classe. Comprende esercizi.

Seguono la seconda declinazione anche moltissimi aggettivi che hanno il nominativo maschile terminante in -us oppure in -er, quello neutro terminante in -um.

Sul vocabolario sono riportati con le tre uscite del nominativo, in questa sequenza:

  • magnus, magna, magnum , abbreviato in magnus, a, um “grande”
  • liber, libera, liberum , abbreviato in liber, era, erum “libero”
  • sacer, sacra, sacrum , abbreviato in sacer, ra, rum “sacro”

Come si può osservare, la forma centrale è quella dell’aggettivo femminile, che segue la prima declinazione.

Gli aggettivi in -er, come i sostantivi, si dividono in due gruppi, a seconda della presenza o meno della -e- nel tema; bisogna quindi fare attenzione quando si consulta il vocabolario, perché è possibile individuare la differenza guardando le abbreviazioni del femminile e del neutro.

Esiste anche un aggettivo con nominativo maschile in -ur: satur, satura, saturum

Gli aggettivi pronominali

Ad un’osservazione superficiale del vocabolario, i seguenti aggettivi appariranno del tutto simili (a parte alius) ad un qualsiasi aggettivo della prima classe:

  • unus, una, unum (uno solo, unico)
  • solus, sola, solum (solo, solitario)
  • nullus, nulla, nullum (nessuno)
  • ullus, ulla, ullum (alcuno)
  • totus, tota, totum (tutto intero)
  • alter, altera, alterum (un altro, il secondo)
  • alius, alia, aliud (un altro, diverso)
  • uter, utra, utrum (quale dei due?)
  • neuter, neutra, neutrum (nessuno dei due)

La loro declinazione invece differisce nel genitivo singolare (escono in īus , per tutti e tre i generi) e nel dativo singolare (escono in ī, per tutti e tre i generi). Poiché tali desinenze sono di solito presenti nei pronomi, questi aggettivi vengono chiamati aggettivi pronominali.

Concordanza dell’aggettivo

L’aggettivo latino concorda con il suo sostantivo nel caso; come in italiano, inoltre, concorda nel genere e nel numero: il libro (m. sing.) sacro (m. sing.); il poeta famoso (anche se il nome termina in -a, è maschile come l’aggettivo che termina in -o).

In latino, quindi, potrà capitare di trovare affiancati fra loro un nome, maschile, della prima declinazione, e un aggettivo, pure di genere maschile, che però segue la seconda declinazione. Esempio:

  • Singolare: N. nauta peritus, G. nautae periti, D. nautae perito, Acc. nautam peritum, V. nauta perite, Abl. nauta perito – il marinaio esperto
  • Plurale: N. nautae periti, G. nautarum peritorum, D. nautis peritis, Acc. nautas peritos, V. nautae periti, Abl. nautis peritis

Al contrario, si potrà trovare un nome, femminile, della seconda declinazione, e un aggettivo, anch’esso femminile, che però segue la prima.

Esempio:

  • Singolare: N. cupressus alta, G. cupressi altae, D. cupresso altae, Acc. cupressum altam, V. cupresse alta, Abl. cupresso alta – il cipresso alto
  • Plurale: N. cupressi altae, G. cupressorum altarum, D. cupressis altis, Acc. cupressos altas, V. cupressi altae, Abl. cupressis altis

Bisogna abituarsi al fatto che concordanza non significa terminazioni uguali, ma solo uguale genere, numero e, ovviamente, caso.

Gli aggettivi sostantivati

Quando in italiano si citano “le belle” o “i coraggiosi”, si usano degli aggettivi qualificativi in funzione di sostantivo: tutti comprendono che ci si riferisce alle “donne belle” o a “esseri umani coraggiosi”.

È quindi abbastanza chiaro il motivo per cui in latino, accanto a pulchrae puellae, si può trovare soltanto pulchrae, accanto a strenui viri soltanto strenui.

Una piccola complicazione è rappresentata dalla presenza del genere neutro. L’aggettivo neutro, infatti, si trova concordato con nomi neutri, come in magnum templum o aequum consilium, ma si usa in latino anche in sostituzione del nome, come negli esempi seguenti:

  1. Mala amicis nostris accidunt.
    Il predicato plurale suggerisce che il soggetto deve essere plurale; mala può essere il soggetto, ma, se è plurale, deve essere neutro.
    Che cosa può significare questo aggettivo sostantivato neutro plurale? Non “i cattivi” (mali), non “le cattive” (malae), ma “le cose cattive”, “le disgrazie”, “i mali” (mala).
    I mali capitano ai nostri amici; ai nostri amici accadono disgrazie.
  2. Iustum est pro patria pugnare.
    Il predicato è singolare, iustum è il nome del predicato neutro singolare: indica una “cosa giusta”.
    È una cosa giusta combattere in difesa della patria; è giusto…
  3. Unum dicis, alterum facis.
    I predicati hanno il soggetto sottinteso di seconda persona singolare; unum e alterum devono quindi essere accusativi, ma potrebbero essere maschili o neutri. Se proviamo a interpretarli come maschili, ne risulta: “Tu dici uno, tu fai un altro”, che evidentemente non ha senso.
    Tu dici una cosa, tu fai un’altra cosa; dici una cosa, ne fai un’altra.

Esercizi

1. Impara a memoria i seguenti aggettivi:

  • latus, a, um, largo
  • longus, a, um, lungo
  • sacer, ra, rum, sacro
  • asper, era, erum, aspro, duro
  • niger, ra, rum, nero
  • ruber, ra, rum, rosso
  • albus, a, um, bianco, candido
  • cupidus, a, um, desideroso, avido
  • copiosus, a, um , abbondante
  • suus, a, um, suo, loro, proprio

2. Analizza e traduci in tutti i modi possibili i seguenti sintagmi (nome+aggettivo; nome+nome)

pueri cupidi – magna templa – asperum bellum – longorum agrorum – officia mea – deorum templa – discipulo cupido – longis morbis – domini morbus – dona sua – longis proeliis – asperi mali – clarus poeta – altae pini – Aegypti agros – animos cupidos – loca sacra – locus sacer – Aegypti locis – clarorum populorum – altarum populorum – mi puer – virorum animus – consilium vestrum – Aegypti diis – mi deus – copiosis aquis – claris viris – arma tua – domini liberos – longos rivos – templa sacra – insularum piratis – domini agros

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