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Lezione 10 – La terza declinazione, nominativo e tema

Come individuare il tema di un nome della terza declinazione e risalire al caso nominativo. Comprende esercizi.

Introduzione

L’osservazione dei nomi della III declinazione evidenzia che, diversamente da quanto accade per I e II, fra nominativo e tema (*) ci sono spesso differenze notevoli. La conseguenza è che, per lo studente, risulta difficile risalire al nominativo da cercare sul dizionario. Qualche esempio chiarirà quello che stiamo dicendo.

Si osservi questo elenco di sostantivi:

Dando per scontato che vengano riconosciuti come genitivi singolari della terza declinazione (**), si può concludere che i rispettivi temi sono:

Se però cerchiamo i loro nominativi, scopriremo che si tratta rispettivamente di

Quale rapporto c’è dunque fra tema e nominativo? E’ fuori dubbio che il nominativo sia nato partendo dal tema, ma attraverso quali fenomeni, se i risultati sono così diversi?

Partiamo da un principio generale, che si può riassumere in termini semplici.

Non basta però questa prima enunciazione di base a spiegare perchè, ad esempio, il tema neutro corpor- ha dato origine al nominativo corpus. Bisognerà quindi entrare nel dettaglio e fare cenno a dei fenomeni fonetici, che talvolta incidono in misura rilevante nella formazione del nominativo.

* Precisiamo che qui, per comodità di trattazione, con la parola tema s’intende ciò che resta eliminando la desinenza –is del genitivo singolare.

** Cos’altro potrebbero essere? Forse dativi o ablativi plurali di I o II declinazione? A parte il contesto, che può aiutare con la presenza di un attributo nello stesso caso, viene in soccorso una riflessione: non esistono virtuta, -ae, né virtutus, -i, e lo stesso potrebbe dirsi per la maggior parte delle forme elencate (ma esiste mora, -ae e c’è l’aggettivo verus, vera, verum).
Se si volesse insistere su questa linea del dubbio, si dovrebbe aggiungere che regis è anche una voce del verbo regere, ducis del verbo ducere.

La conclusione è che in latino, come in tutte le lingue, ci sono gli omografi, cioè parole che hanno grafia identica, ma diverso significato; non esiste un trucco per evitare le trappole, mentre è indispensabile il possesso di un consistente bagaglio lessicale, che facilita nel riconoscimento immediato di una parola già immagazzinata nella memoria.

Nominativi maschili e femminili di imparisillabi e falsi imparisillabi

Dividiamo questi nomi in base alla consonante finale del tema, che può essere una labiale (p, b), una gutturale o velare (c, g), una dentale (t, d), una liquida (l, r), una nasale (m, n). L’osservazione della tabella renderà più chiari i fenomeni fonetici connessi alla formazione del nominativo. Nella tabella sono segnalati in grassetto i nominativi dei tipi più diffusi.

num. gen. tema nominativo genitivo significato
1 f. pleb- plebs pleb-is plebe, popolo
2 m inop- inops inop-is povero
3 m princip- princeps princip-is primo
4 f voc- vox (voc-s) voc-is voce
5 m iudic- iudex (iudec-s) iudic-is giudice
6 m reg- rex (reg-s) reg-is re
7 f art- ars (art-s) art-is arte
8 m ped- pes (ped-s) ped-is piede
9 m milit- miles (milet-s) milit-is soldato
10 m obsid- obses (obsed-s) obsid-is ostaggio
11 m consul- consul consul-is console
12 m orator- orator orator-is oratore
13 f flor- flos flor-is (flos-is) fiore
14 m/f pulver- pulvis pulver-is (pulves-is) polvere
15 f hiem- hiems hiem-is inverno
16 m sanguin- sanguis sanguin-is sangue
17 f Lacedaemon- Lacedaemon Lacedaemon-is Sparta
18 m leon- leo leon-is leone
19 f origin- origo origin-is origine
20 m tibicin- tibicen tibicin-is flautista

Osserviamo prima di tutto un fenomeno: in molti sostantivi, confrontando nominativo e tema, è evidente che l’ultima vocale è diversa (princeps, princip-is; iudex, iudic-is; miles, milit-is; origo, origin-is). Il fenomeno si chiama apofonia ed è presente in misura molto maggiore nella lingua greca, ma compare anche in italiano (io faccio-io feci; io devo-voi dovete).

Dalla tabella si evidenziano i seguenti comportamenti:

N.B. Molti dei nomi in liquida presentano al nominativo una s invece della r (numeri 13, 14): la spiegazione è che il loro tema in origine finiva con la consonante s; essa però, nell’evoluzione del latino, tra due vocali è diventata r. Questo fenomeno si chiama rotacismo.

Nominativi neutri di imparisillabi e falsi imparisillabi

Ricordiamo ancora una volta che i nomi neutri hanno il nominativo uguale al tema, salvo fenomeni di rotacismo e/o apofonia (dei quali abbiamo parlato sopra).
Anche qui, per comodità di trattazione, li divideremo in base alla consonante finale del tema: abbiamo quindi temi in dentale (t), liquida (l, r), in nasale (n), in consonante doppia (ss, ll, rr).
Ed ecco una tabella, nella quale in grassetto sono segnalati i tipi più diffusi.

num. gen. tema nominativo genitivo significato
1 n capit- caput capit-is testa, capitale
2 n animal- animal animal-is animale
3 n exemplar- exemplar exemplar-is modello
4 n ver- ver ver-is primavera
5 n rur- rus rur-is (rus-is) campagna
6 n or- os or-is (os-is) viso, bocca
7 n tempor- tempus tempor-is (tempos-is) tempo
8 n foeder- foedus foeder-is (foedes-is) patto
9 n agmin- agmen agmin-is schiera
10 n oss- os oss-is osso

Dalla tabella si evidenziano i seguenti comportamenti:

Nominativi dei parisillabi di tutti i generi

Ricordiamo che i parisillabi erano originariamente temi in vocale–i, che sono poi confluiti in un’unica declinazione mista (vedi il quadro generale).

I loro nominativi, se maschili e femminili, sono molto spesso identici ai genitivi (navis, navis, f., la nave; hostis, hostis, m., il nemico); altra possibilità, abbastanza frequente, è che il nominativo presenti apofonia (clades, cladis, f., la disfatta, vates, vatis, m., il profeta).

I neutri seguono tutti lo stesso modello, con apofonia al nominativo (mare, maris, n., il mare).

E’ il caso di sottolineare che, se i temi originari erano civi-, hosti-, cladi-, vati-, mari-, anche per questi nomi il nominativo è nato dal tema + s, (per maschili e femminili), dal puro tema (se neutri).

Esercizi

Analizza i seguenti sostantivi e risali al nominativo, come negli esempi

fautoribus, m.; duces, m.; saluti, f.; oratione, f.; pulchritudinis, f.; genere, n.; arces, f.; codicibus, m.; mures, m.; regum, m.; pedes, m.; peditum, m.; urbi, f.; ope, f.; scelera, n.; vulnerum, n.; origines, f.; ora, n.; caedem, f.; marium, n.; cacuminibus, n.; fratre, m.; hostium, m.; capita, n.; flores, f.; preci, f.; retia, n.; laude, f.; libertatem, f.; magnitudine, f.; artes, f.

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