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  • #11734
    Aglaia
    Partecipante

    Ciao a tutti,
    ho scoperto ieri l’esistenza di questo sito e del relativo forum;
    ho 24 anni,sono una laurenda in giurisprudenza che non ha mai abbandonato l’amore e la passione per gli studi classici ma, soprattutto, sono una mamma un po’ stralunata che sta crescendo con il proprio bambino -in un modo che dai più viene considerato atipico,per noi, invece, e’ solo divertente-
    Letture in greco e in latino l’hanno cullato in alcune notti insonni nelle quali la mia stanchezza si placava per cedere il posto al ricordo di pomeriggi passati di fronte a versioni, pile di fogli di brutta, dizionari, la curiosità, il desiderio di sapere, di “svelare, di “ascoltare” ciò che quell’autore, in quel passo, voleva tramandare.
    Una ricerca su Orberg mi ha condotto qua.
    Ho letto gran parte del forum, non ho ancora osato intervenire nel vivo del discorso, la mia ignoranza (vera! Nessun tentativo di falsa modestia) mi impone di rimanere nella posizione che attualmente mi compete, quella di una misera neofita che non può far altro che rimanere in silenzio a contemplare parte del Sapere.
    Ringrazio per l’esistenza di questo sito, uno spiraglio di luce, un’oasi.
    Mi sono dilungata a sufficienza
    per il momento, smetto di ammorbare concludendo il mio tentativo di fornire una parziale immagine di questa nuova arrivata (sperando, col tempo, di riuscire a delinearne una maggiormente definita)
    Buona giornata a tutti

    #14239
    imported_Tiberius
    Partecipante

    Benvenuta!

    Purtroppo quanto al forum ti sei persa il meglio… altri tempi in cui questa era una comunità molto più viva e piena di studenti e non, con decine di post al giorno e argomenti di ogni tipo. Adesso siamo pochini e le discussioni languono, ma spero che ugualmente ci farai compagnia. I tuoi interventi saranno preziosi: parli in modo assai maturo rispetto al target dei 24enni. Complimenti.

    #14240
    imported_Atticus
    Partecipante

    Aglaia la luminosa!!

    Benvenuta 🙂 . Da quello che ci racconti di te direi che proprio non dovresti avere timori reverenziali verso nessuno ad intervenire. Non ti sarai mica fatta l’idea che questo sito sia un covo polveroso di vecchi barbagianni biliosi e catarrosi ??

    Tutta gente giovane e alla mano qui dentro, garantisco! (……..anche se…… proprio in questi giorni, mi hanno informato che l’anno prossimo pare che diventerò nonno!! :sweat: )

    #14241
    Aglaia
    Partecipante

    Grazie per il benvenuto,e’ un piacere esser dei vostri!
    No, smentisco l’eventuale impressione, anzi da quanto ho letto, siete tutti molto giovani (facendo poi una proporzione tra la presunta età anagrafica e la mole del vostro sapere, il risultato è, a dir poco,notevole) oltre che affiatati -anche se meno numerosi rispetto al passato -.
    Riguardo quest’ultimo punto, conoscerete meglio di me le dinamiche di queste realtà virtuali quindi, con uno slancio ottimistico dico che, con un po’ di impegno, si potrebbe ritornare alla “gloria” (a buon diritto penserete “cosa vuole, cosa blatera questa spina?”, non dateci peso, è solo una digressione dettata dalla voglia di comunicare tipica dei miei momenti di relax -aggiungo anche, in quanto membro dello staff di un portale di tutt’altra natura, che comprendo la “lotta” per riscontri non solo effimeri).

    A presto e…
    Congratulazioni al presto-nonno Atticus!!

    #14242
    Gabriele
    Partecipante

    Ciao Aglaia, ho letto la traduzione del tuo nome, sei fortunata ad avere fatto il liceo classico, perché almeno hai le basi di latino e greco, io devo procurarmele, e con immensa fatica. A tal proposito, se hai trovato il forum cercando Osberg, forse hai il suo metodo di studio, che sto adoperando anche io, più che altro per lessico e pronunzia assieme ad assimil, mentre per la grammatica, oltre al manuale di Diotti (che uso poco a dire il vero e ora spiegherò il perché), mi affido ciecamente alle videolezioni del Prof. Polara, luminare latinista, che purtroppo usa (data anche la natura del corso credo), la pronunzia ecclesiastica, ma a me è indispensabile per morfologia e sintassi, che ovviamente negli altri corsi, non è spiegata. Sono arrivato alla lezione 21, vado molto lento, perché devo trascrivere ogni cosa che dice, come un monaco amanuense, ma almeno mi restano più impresse le cose, i corsi intensivi del resto se devono servire, devono appunto essere intensi, voi avete avuto la fortuna di imparare queste cose con un docente fisicamente presente, in 5 anni, ed in un età dove i neuroni apprendono meglio. Ma chi è causa del suo mal pianga se stesso! Non oso pensare al greco per cui non avrò le videolezioni, temo mi dovrò accontentare di poco…

    Tornando a noi, a tuo figlio (così giovane e già madre, però, complimenti) insegna la pronuncia restituta, se un giorno vorrà diventare un latinista gli servirà in ambito scientifico, tanto la ecclesiastica la imparerà a scuola, volente o nolente. Tanto Osberg parla in restituta, ed è anche più preciso dell’assimil, secondo me, che però ha il merito di farti ascoltare un vero discorso tra più persone. A dicembre pare uscirà la nuova edizione di assimil latino, con entrambe le pronunce, mentre in greco esiste già, ma come dicevo, a me sembra un po’ enfatica e stucchevole, non lo so, vorrei confrontarla con voi che avete frequentato la scuola con pronunzia erasmiana etacistica (mentre questa è molto più avanzata e deriva dagli studi Vox Graeca del prof. Allen, quando in Italia supereremo il Rinascimento e tutti i suoi errori, non sarà mai troppo presto).

    #14243
    Gabriele
    Partecipante

    Una cosa che non c’entra niente, ma che mi è venuta in mente, il nome Agazia, Ἀγαθίας , in latino: Agathias, ha qualche attinenza con la grazia Aglaia o Aglea?

    Agazia è considerato da alcuni grecisti come l’ultimo degli epigrammatici di tradizione antica… Io non lo so, non mi intendo di metrica e lirica, e dubito avrò tempo in questa vita di imparare convenientemente anche la metrica greca per apprezzare certe raffinatezze, ma lo conosco come storico, e posso dire che è noioso e la sua cronaca estremamente arida, anche se purtroppo l’unica per il periodo dopo Procopio e a parziale integrazione di questo (che però è su un altro pianeta, anche se anch’egli scarso rispetto ai suoi modelli, però diciamo potabile e da indicazioni abbastanza utili). Ma, giusto per non smentire la metafora che la pietra ruzzola fino a che non ha toccato il fondo, le cronache successive sono ancora peggiori… Teofane, Teofane Continuato, altre minori fino a Psello ecc… Spesso la parte “antica”, ripresa da altri autori, sono solo dei commentari in cui le fonti antiche sono copiate a brani, e questa loro scarsezza ha avuto almeno il merito di preservarci frammenti di opere perdute veramente valide, ma sono dello stesso parere di Gibbon sulla natura di queste opere, la cui utilità è data unicamente dal fatto di essere le sole in un periodo per cui non abbiamo altro.

    #14244
    Aglaia
    Partecipante

    Ciao Gabriele 🙂
    inanzitutto complimenti per le tue conoscenze!
    Io ho fatto il classico, dobbiamo quindi far riferimento ad un’età in cui certamente i neuroni funzionano bene ma in cui questi ultimi perdono facilmente la battaglia contro gli ormoni. Ho una base ma nulla di più sostanzioso, un vero interesse necessita una certa maturità interiore che non tutti hanno a quell’età (in cui ci si focalizza di più sul voto che sull’aspetto critico del sapere).
    A onor del vero, non seguo (ancora) il metodo del succitato autore, mi sto attrezzando e condivido il consiglio sul tipo di pronuncia, ti ringrazio

    Non so rispondere alla tua domanda e questo fara comprendere quanto sia desolante parlare con me (oltre a fornire valido materiale per avvalorare la mia dichiarazione di ignoranza non solo socratica)
    ad ogni modo, mi metterò qui buona buona pronta a leggere le risposte lasciandomi rapire da questi interessanti spunti

    Buona giornata 🙂

    #14245
    imported_Tiberius
    Partecipante

    @Gabriele wrote:

    Una cosa che non c’entra niente, ma che mi è venuta in mente, il nome Agazia, Ἀγαθίας , in latino: Agathias, ha qualche attinenza con la grazia Aglaia o Aglea?

    Ciao, nonostante la parziale assonanza, no: Aglaia ha radice -gl- (grado zero). Alternanze: gl / gel / gal /gla (credo anche gala).
    Aglaia dal grado zero -gl- con un alpha intensivo. Dal grado con vocale e, gel-ào (sorridere). Da gla, gla-ukòs (lucente). Gala = latte.
    Tutti a che fare con lucentezza, splendore.

    Agathias invece da radice ag- (qui alpha iniziale non intensivo ma facente parte della radice). La stessa di ag-athòs = buono.

    #14248
    Faustus
    Partecipante

    Bella la tua presentazione. Io non sono giovane, ma l’età la sento solo come un avviso (terribile) di scadenza del tempo che mi è concesso per apprendere e conoscere…anche se il mondo appare sempre più impazzito.

    Triste ed incomprensibile la caduta di vitalità del sito, veramente desolante. Ma perchè, quando tutto andava a gonfie vele, si pensò di riorganizzare e si sospese l’attività…veramente insensato!

    Auguri, Aglaia!

    #14246
    Gabriele
    Partecipante

    Bellissima spiegazione tiberius, sapresti dirmi cosa sono i gradi nella formazione delle parole?

    #14247
    imported_Tiberius
    Partecipante

    Mmmhh di fronte a simili richieste di spiegazioni potrei quasi avere un orgasmo 😀

    Mi trattengo dall’essere prolisso e te lo dico in pillole.

    Per una questione di economia e in un certo senso di sopravvivenza ogni lingua elabora un sistema per formare un gran numero di parole da un minor numero di radici (in questo modo è più facile la memorizzazione e l’apprendimento). Ovviamente parlo di parole il cui nucleo semantico ruota attorno a quello fondamentale della radice, es. da radice mang- abbiamo mangiare, mangiatoia, mangime, mangiatore, etc.

    Il ceppo indoeuropeo ha elaborato un sistema in base al quale forma parole diverse dalla medesima radice alternandola con vocali diverse.
    Esempio: leg/log è un’alternanza vocalica della medesima radice. Cioè cambia la vocale ma la radice è la stessa.
    Le alternanze possibili sono solo tre: e / o / zero (= assenza di vocale).
    Tali alternanze si chiamano appunto “gradi”: grado normale (e), grado forte (o), grado zero (niente vocale).

    Non tutte le radici hanno l’alternanza completa (tre gardi).
    Per es. quella che ho esmplificato prima ha solo due gradi: dal grado normale leg- forma leg-o (dire), dal grado forte log- forma log-os (discorso). Il grado zero di questa radice non esiste.

    Altre hanno la gradazione completa.
    Esempio: gen- / gon- /gn- è la radice con alternanza completa il cui nucleo semantico è “nascere”.
    Dal grado zero forma il presente del verbo “nascere”: gi- gn– omai (gi è raddoppiamento della radice, che si trova al centro).
    Dal grado forte forma gon-os (genitore).
    Dal grado normale forma gen-os (stirpe, razza).
    Anche molte altre parole e categorie grammaticali usano la medesima radice alternata, es. gen-naios (da cui Gennaio in italiano), o ge-gon-a (l’equivalente del nostro passato prossimo del verbo nascere).

    Residui di simili alternanze ci sono anche in italiano, esempio tipico il suffisso -tor- / -tr- (grado forte /grado zero), il primo forma il maschile e il secondo il femminile: at- tor- e / at- tr- ice, scrit- tor- e / scrit- tr – ice. Come vedi le alternanze servono anche per formare categorie grammaticali diverse della stessa parola e non solo parole diverse (in questo caso maschile vs. femminile).

    In realtà c’è anche un secondo sistema di alternanze, diverso da quello e/o/zero, esemplificato da Aglaia, dove come hai visto compare la vocale a che non è prevista nel sistema di alternanze succitato. Questo è molto più complicato ma altrettanto importante.

    Conoscere e riconoscere le alternanze delle radici è utilissimo per capire il significato generale di una parola anche senza averla mai incontrata, ma avendone incontrato la radice in una gradazione diversa, quindi per potersi orientare in un testo alla prima lettura senza vocabolario.

    #14249
    Major
    Partecipante

    @Faustus wrote:

    Triste ed incomprensibile la caduta di vitalità del sito, veramente desolante. Ma perchè, quando tutto andava a gonfie vele, si pensò di riorganizzare e si sospese l’attività…veramente insensato!

    Vado un momento off-topic per ricordare che, quando si decise di ristrutturare il sito, lo si fece perché ormai già da un anno c’era stato un notevole calo di visite e avventori, i post del forum si erano ridotti a gente che veniva a copiare le versioni e pretendeva le traduzioni, la vitalità del sito era già quasi del tutto scomparsa.
    Devo dire invece che, dal 2008 fino a giugno del 2009 il sito è cresciuto nei suoi contenuti originali, magari a discapito del forum, ma non mi va di ripetermi sulle dinamiche degli strumenti di comunicazione su internet. Soltanto ribadisco che il forum, come strumento, è stato ormai sorpassato da tempo prima dagli instant messengers (skype, msn, ecc.) e poi dai social network. Ormai è il web 2.0 a farla da padrone, e il forum è un “residuato bellico”, nel 2010.
    Per rilanciare alla grande il sito servirebbe una forte interconnessione tra i membri dello staff e i social network, cosa che ahimé, accade solo in parte forse a causa della ritrosità di noi classicisti verso le nuove tecnologie.

    #14250
    Gabriele
    Partecipante

    Secondo me la spiegazione è ancora un’altra… Il fatto è che su facebook la gente ha di solito un profilo con proprio nome e cognome, che considera fortemente personale. Da condividere solo con amici veri, o con pochi altri intimi virtuali.
    Atteggiamento secondo me risibile, ma tant’è. Io per garantire la mia riservatezza ho fatto un profilo in cui solo il mio nome è reale, per il cognome ho ripreso semplicemente il genitivo del toponimo. Chi mi conoscere realmente sa come mi chiamo, non può trovarmi, ma lo trovo io, se lo voglio. Per chi non mi conosce realmente è sufficiente quel profilo (che è l’unico che ho in ogni caso) per restare in contatto con me, e se il caso, come è capitato a volte per scambarsi corrispondenza vera ecc. non ho problemi a dire realmente come mi chiamo a persone fidate.

    #14251
    Gabriele
    Partecipante

    Non sei prolisso, anzi molto interessante. 😉
    Ma dove hai imparato queste cose?

    #14252
    imported_Sempronia
    Partecipante

    @Aglaia wrote:

    Ciao a tutti……

    Un caloroso benvenuto anche da me, che ho una particolare simpatia per le mamme giovanissime e stralunate [cit.]
    Darei non so cosa per aver assistito ad una delle tue letture di classici in funzione di ninna nanna 😮 , magari l'”Eude, brephos” di Danae al piccolo Perseo.

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