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25 Giugno 2010 alle 15:10 #11703
Francy
PartecipanteCiao potreste guardare questa versione? La prima parte, quella in corsivo, è stata fatta a lezione dalla prof.ssa.
Per il resto poiché si tratta di un “laboratorio di lingua latina” ho cercato di essere il più letterale possibile, con un risultato pessimo. 😀Cesare De Bello Gallico Liber I par 52
Caesar singulis legionibus singulos legatos et quaestorem praefecit, uti eos testes suae quisque virtutis haberet; ipse a dextro cornu, quod eam partem minime firmam hostium esse animadverterat, proelium commisit. Ita nostri acriter in hostes signo dato impetum fecerunt, itaque hostes repente celeriterque procurrerunt, ut spatium pila in hostes coniciendi non daretur. Relictis pilis comminus gladiis pugnatum est. At Germani celeriter ex consuetudine sua phalange facta impetus gladiorum exceperunt. Reperti sunt complures nostri, qui in phalangem insilirent et scuta manibus revellerent et desuper vulnerarent. Cum hostium acies a sinistro cornu pulsa atque in fugam coniecta esset, a dextro cornu vehementer multitudine suorum nostram aciem premebant. Id cum animadvertisset P. Crassus adulescens qui equitatui praeerat, quod expeditior erat quam ii, qui inter aciem versabantur, tertiam aciem laborantibus nostris subsidio misit. Ita proelium restitutum est, atque omnes hostes terga verterunt neque prius fugere destiterunt, quam ad flumen Rhenum milia passuum ex eo loco circiter quinque pervenerunt.
Cesare mise a capo delle singole legioni singoli legati e un questore affinché ciascuno avesse quelli come testimoni della sua virtù. Egli stesso attaccò battaglia dall’ala destra poiché si era accorto che quella parte era la meno stabile dei nemici.
I nostri, dato il segnale, sferrarono violentemente l’attacco contro i nemici, e questi (i nemici) vennero avanti così improvvisamente e rapidamente che non si ebbe il tempo (non si diede lo spazio) di scagliare i giovellotti contro i nemici. Abbondonati i giovellotti, si combattè corpo a corpo con le spade. Ma i Germani prontamente, dispostisi in file serrate, come da loro abitudine, sostennero l’assalto delle spade. Si videro (trovarono) molti nostri soldati saltare contro la falange, strappare gli scudi dalle mani (o con le mani?) e colpire dall’alto. Mentre l’esercito nemico dall’ala sinistra era colpito e messo in fuga, dall’ala destra (i nemici) premevano violentemente con la loro massa il nostro schieramento. Il giovane P. Crasso, che era a capo della cavalleria, accortosi di ciò, poiché era più libero di coloro che si occupavano dell’esercito (della schiera), mandò in aiuto, ai nostri che faticavano, la terza schiera. Così si ristabilì il combattimento e tutti i nemici si diedero alla fuga e non smisero di fuggire prima di esser giunti presso il fiume Reno (che si trovava) circa cinquemila passi da quel luogo.PS
So di non aver tradotto bene acies, ei ma “schiera schiera schiera” ogni tre secondi non mi piaceva.
Reperti sunt complures nostri qui insilerent, revellerent et vulerarent oltre che con l’infinito come poteva esser reso?
Id cum animadvertisset P. Crassus… misit: può esser reso con una causale?Mi viene da piangere, mi sento una ragazzina del primo anno che non sa da dove cominciare. Ho sempre tradotto a senso e adesso appena si parla di attenersi al testo non ci capisco niente. :sweat:
25 Giugno 2010 alle 15:33 #14056Aiace Telamonio
PartecipanteChe gioia occuparmi di nuovo della mia amata Pupy!!! :inlove:
Cesare mise a capo delle singole legioni singoli legati e un questore affinché ciascuno LI avesse come testimoni DEL PROPRIO VALORE. Egli stesso attaccò battaglia dall’ala destra poiché si era accorto che quella parte era la meno PRESIDIATA dei nemici.
PERTANTO i nostri, dato il segnale, sferrarono violentemente l’attacco contro i nemici, E (i nostri) PREVENNERO così improvvisamente e rapidamente I NEMICI [hostes è accusativo] DA NON DAR LORO il tempo di scagliare i giovellotti contro i nemici. Abbondonati i giovellotti, si combattè corpo a corpo con I GLADI. Ma i Germani prontamente, dispostisi in file serrate, come da loro abitudine, sostennero L’IMPATTO DEI GLADI. Si videro (trovarono) molti nostri soldati MONTARE SULLA falange, strappare gli scudi CON LE mani e colpire dall’alto. Mentre l’esercito nemico dall’ala sinistra era PRESSATO e messo in fuga, dall’ala destra (i nemici) premevano violentemente con la loro massa il nostro schieramento. Il giovane PUBLIO Crasso, che era a capo della cavalleria, accortosi di ciò, poiché era più libero di coloro che ERANO IMPEGNATI IN MEZZO ALLA BATTAGLIA, mandò in aiutO, ai nostri che ERSANO IN DIFFICOLTÀ, la terza schiera. Così si ristabilì il combattimento e tutti i nemici si diedero alla fuga e non smisero di fuggire prima di esser giunti presso il fiume Reno (che si trovava) A circa CINQUE MIGLIA da quel luogo.PS
Reperti sunt complures nostri qui insilerent, revellerent et vulerarent oltre che con l’infinito come poteva esser reso? CON LARELATIVA E L’IMPERFETTO NARRATIVO.
Id cum animadvertisset P. Crassus… misit: può esser reso con una causale? CERTO25 Giugno 2010 alle 15:40 #14057imported_Sempronia
PartecipanteCesare mise a capo delle legioni un legato per ciascuna e un questore affinché ciascuno li avesse come testimoni del suo valore. Lui personalmente attaccò battaglia dall’ala destra poiché si era accorto che quel reparto era il meno resistente dei nemici.
Così I nostri, dato il segnale, sferrarono violentemente l’attacco contro i nemici, e questi (i nemici) vennero avanti così improvvisamente e rapidamente che non veniva lasciato il tempo di scagliare i giavellotti contro di loro. Abbondonati i giavellotti, si combattè corpo a corpo con i gladii. Ma i Germani prontamente, dispostisi in file serrate, come da loro abitudine, sostennero gli assalti dei gladii. Si videro molti nostri soldati balzare contro la falange, strappare gli scudi dalle mani (revello dal vocabolario risulta costruito anche con ablativo semplice) e colpire dall’alto. Mentre (ci vedo più un valore avversativo che temporale, e comunque è anteriore) l’esercito nemico dalla parte dell’ala sinistra era statocolpito e messo in fuga, dall’ala destra (i nemici) premevano violentemente con il numero soverchiante dei loro uomini il nostro schieramento. Il giovane P. Crasso, che era a capo della cavalleria, accortosi di ciò, poiché era più spedito di coloro che si trovavano in mezzo al campo di battaglia/al combattimento, mandò in aiutò, ai nostri in difficoltà la terza linea. Così si ristabilì il combattimento e tutti i nemici si diedero alla fuga e non smisero di fuggire prima di esser giunti presso il fiume Reno a circa cinque miglia da quel luogo.Ho suggerito anche qualche variante alla traduzione della prof.
Il gladio è intraducibile in italiano sia con pugnale che con spada: era più grosso di un pugnale, ma più corto di una spada.
Hai ragione per acies, che vuol dire un sacco di cose.
Quelle relative al congiuntivo dipendenti da reperti sunt sono di tipo consecutivo/caratterizzante; si potrebbe dire “si videro parecchi nostri uomini che spiccavano un balzo….”, insomma usare in italiano semplici relative all’indicativo, perché sarebbe forzato “uomini tali che spiccassero balzi….”
Accortosi di ciò può essere reso con una causale esplicita, ma anche con una temporale.ps Non buttarti giù, che un po’ di latino te lo ricordi ancora! 😀
25 Giugno 2010 alle 15:40 #14058imported_Sempronia
PartecipanteWow! Due risposte addirittura… 😉
25 Giugno 2010 alle 16:07 #14059Francy
Partecipante:*
Che bello sentirsi coccolata 😀 , grazie mille.
9 Gennaio 2015 alle 12:21 #14060Overeating
PartecipantePer il resto poiché si tratta di un “laboratorio di lingua latina” ho cercato di essere il più letterale possibile, con un risultato pessimo. 😀
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