Salve amici,
mi chidevo se qualcuno di voi sapesse il significato della scritta “Cum gratia et privilegio” che si trova molto spesso sul frontespizio di antiche opere a stampa. Grazie!
Se può essere d’aiuto, leggo ad esempio in un frontespizio. Con gratia e privilegio dello inclito Senato Veneto, che nessuno possa stampare questo libro per dieci anni ne altrove stampato qui vendere, sotto la pena che esso privilegio si contengono.
Parrebbe di capire che in questo privilegio siano contenute delle pene per coloro che violerebbero una specie di diritto d’autore che sempre il privilegio sancisce…
Salve amici,
mi chidevo se qualcuno di voi sapesse il significato della scritta “Cum gratia et privilegio” che si trova molto spesso sul frontespizio di antiche opere a stampa. Grazie!
Ciao Pepp 🙂
Stando a quanto riporta questa pagina dell’archivio segreto vaticano pare che il “privilegio” (almeno in ambito ecclesiastico) fosse un documento attestante diritti e possessi duraturi.
Istintivamente “Cum gratia et privilegio” mi ha fatto pensare a “Per gentile concessione di..”
Poi ho cercato con zio Google “privilegio di stampa” e mi sembra di averci azzeccato.
Leggo per esempio: Privilegio di stampa.
Era una concessione che i principi concedevano ad un’opera stampata. Si tratta di una sorta di antica proprietà letteraria. Garantiva che per un certo numero di anni la stampa di un determinato libro non sarebbe stata concessa ad altro tipografo o editore. Ne sarebbe stata impedita anche l’introduzione nel territorio di stampe realizzate altrove. Il più antico P. di S. noto è quello concesso da Venezia nel 1469 a Giovanni da Spira, che però morì l’anno successivo.