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  • #11718
    Francy
    Partecipante

    Armiamoci di buona pasienza. 🙂

    Quo vobis mentes rectae quae stare solebant
    antehac dementes sese flexere viae

    Viae, la versione che ho trovato sfogliando tutte le pagine in rete. Avevo già esposto la mia perplessità su un ipotetico vietae al posto di viae trovato negli appunti di cui disponevo. Voi (Sempronia) mi avevate detto che poteva trattarsi di viae e che vietae poteva esser un errore di trascrizione commesso da chi mi aveva passato gli appunti.

    Una mia amica è stata rimandata, tra le altre cose, pure per questo viae. La prof.ssa sostiene che sia vietae. Io credo che dietro ci siano lunghi dibattiti fillogici, ma comunque; mettiamo che la frase sia così:
    Quo vobis mentes rectae quae stare solebant
    antehac dementes sese flexere vietae

    La traduzione della prof: dove a voi le menti che prima solevano stare salde, fiacche si piegarono (divenute) folli.

    Cerco vietae sul dizionario: vietus a um (p.perf di vieo) troppo maturo, già appassito, vizzo.
    La prima parte della traduzione mi è chiara, la seconda invece: fiacche dovrebbe esser il corrispondente di vietae? E’ un participio perfetto nominativo plurale riferito a mentes? Perché non ve n’è traccia nel dizionario -di un significato analogo-? Ho sbagliato vocabolo?

    Scusatemi, è che questa professoressa mi ha proprio scocciato! :envy:

    #14168
    Gabriele
    Partecipante

    Ma che tipo di studi fai a metà luglio? le università sono certamente chiuse, a parte per gli esami…

    #14169
    imported_Sempronia
    Partecipante

    @Francy wrote:

    La prof.ssa sostiene che sia vietae. Io credo che dietro ci siano lunghi dibattiti fillogici, ma comunque; mettiamo che la frase sia così:
    Quo vobis mentes rectae quae stare solebant
    antehac dementes sese flexere vietae

    Sì, evidentemente c’è un dibattito filologico, come risulta da questa edizione del De senectute ciceroniano, dove, in nota, si dice che, secondo altri, sarebbe vietae

    http://books.google.it/books?id=gbnz0bljUhoC&pg=PA61&lpg=PA61&dq=Quo+vobis+mentes+rectae+quae+stare+solebant+antehac+dementes+sese+flexere+vietae&source=bl&ots=tX0-5-zHw_&sig=mWXSZxdO8sIXxkgSSqz-cbHsFdo&hl=it&ei=pjI_TJj2EJSKOKz63I0H&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CAkQ6AEwAA#v=onepage&q=Quo%20vobis%20mentes%20rectae%20quae%20stare%20solebant%20antehac%20dementes%20sese%20flexere%20vietae&f=false
    Se invece si guardano le dispense di un prof della Facoltà di Lettere di Bari, si vede che segue l’altra lezione, viai, che ha ugualmente senso, in quanto quo, avverbio interrogativo, seguito dal genitivo viae, è una locuzione ampiamente attestata in latino
    http://www.lettere.uniba.it/antichita2/personale/docenti/dispense/dispense_dimundo_07.htm

    @Francy wrote:

    La traduzione della prof: dove a voi le menti che prima solevano stare salde, fiacche si piegarono (divenute) folli.

    Cerco vietae sul dizionario: vietus a um (p.perf di vieo) troppo maturo, già appassito, vizzo.
    La prima parte della traduzione mi è chiara, la seconda invece: fiacche dovrebbe esser il corrispondente di vietae? E’ un participio perfetto nominativo plurale riferito a mentes? Perché non ve n’è traccia nel dizionario -di un significato analogo-? Ho sbagliato vocabolo?

    No, non hai sbagliato vocabolo. Vietus (che anche in Calonghi risulta far riferimento a vieo), è un participio perfetto rimasto nell’uso (per altro uso raro) con valore di aggettivo. per curiosirà, il verbo vieo viene reso con “intrecciare”. Ora, il significato di “troppo maturo, avvizzito, floscio” (“fradicio” quando si tratta di frutti, dice Calonghi) in senso metaforico si adatta alla mente che avvizzisce come un frutto andato oltre il momento della piena maturazione. Hai presente le mele belle turgide che pian piano si prosciugano dall’interno e diventano tutte grinzose? beh, immagina una mente fresca, giovane e una andata troppo in là…

    #14170
    imported_Sempronia
    Partecipante

    @Gabriele wrote:

    Ma che tipo di studi fai a metà luglio? le università sono certamente chiuse, a parte per gli esami…

    Quando devi fare gli esami studi… 😉

    #14171
    Gabriele
    Partecipante

    Sì ma di solito non c’è una professoressa che ti segue, fa laboratorio, e ti da versioni da tradurre in piena estate per prepararti al suo esame (quando lo fa, a ferragosto poi?), addirittura che compartecipa alla traduzione e dice quale lezione tra due varianti sia migliore.

    #14172
    Francy
    Partecipante

    Innanzitutto: grazie Sempronia (anche da parte di A. 🙂 )… ah, se non ci fossi tu (senza offesa al Magister).
    Per Gabriele: grazie per il tuo interessamento ma non capisco che problema tu abbia con l’istituzione universitaria e, in particolare, con i miei studi. Gli appelli finiscono il 26 luglio (ahimè) e il laboratorio di latino (vedi l’altro post) e l’esame di lingua latina sono due cose distinte e separate – così come lo sono le rispettive insegnanti. Non ti meravigliare, siamo in lettere classiche, il latino e il greco sono d’obbligo!
    La professoressa (di lingua latina) non fa lezioni a luglio – infatti quelli che ho postato erano appunti – e sono venuta a conoscenza della sua “versione” riguardo la lezione di Ennio perché – come già detto – la mia amica è stata rimandata proprio per questa discrepanza di idee.
    Spero di aver chiarito ogni dubbio.
    Detto ciò: http://www.ibs.it/code/9788879286626/giacobbe-giulio-c-/come-smettere-farsi.html

    ps: non ti offendere, qui scherziamo spesso. 😉

    Risposta a quattro mani 🙂

    #14173
    imported_Sempronia
    Partecipante

    @Francy wrote:

    Risposta a quattro mani 🙂

    Le altre due sono della tua amica?
    Salutala, anche se non ho mai avuto occasione di conoscerla.

    #14174
    Gabriele
    Partecipante

    Finché lo fa uno, è una battuta, e ok, ma cosa c’entrava ripeterla? E’ di cattivo gusto ripetere una battuta altrui, si vede proprio che c’è antinomia fra noi, sarà il mezzo telematico mah…
    Comunque sia, proprio perché conosco lettere classiche (frequento comunque una facoltà di lettere, anche se il mio corso particolare è di storia), so che nel mio ateneo, se si escludono i precisi giorni degli esami, es. 14 luglio, TUTTO, e certo non c’è nemmeno un assistente che tiene laboratorio… Per ciò mi è parso strano, e ti ho fatto una semplice domanda, se pur questa estate, non so dire se disgraziatamente o fortunatamente, lavoro e non avrei tempo, non mi dispiacerebbe, in un momento più favorevole, poterla dedicare allo studio del latino con un insegnante. Non ho alcun problema verso l’istituzione universitaria infine, anzi, se ci sono rientrato dopo la mia prima laurea nel 2005 significa che non la trovo così scadente come alcuni sostengono.

    #14175
    imported_Sempronia
    Partecipante

    @Gabriele wrote:

    Comunque sia… so che nel mio ateneo, se si escludono i precisi giorni degli esami, es. 14 luglio, TUTTO, e certo non c’è nemmeno un assistente che tiene laboratorio…

    I laboratori per definizione sono sganciati dalle lezioni teoriche; è possibile che in questo caso specifico gli incontri si siano tenuti a giugno e si siano conclusi con l’obbligo di svolgere autonomamente delle traduzioni.
    Ho cercato nel sito della facoltà di Francy e trovato quest’avviso
    http://www.flett.unict.it/index.php?option=com_content&task=view&id=1817&Itemid=199
    Forse gli elaborati da portare alla valutazione del docente sono proprio le traduzioni su cui Francy chiede consulenze.
    L’incomprensione è questa: Francy sta lavorando su ciò che la prof ha spiegato durante i laboratori, tu intendi invece che lei stia ancora partecipando ad incontri.

    #14176
    Francy
    Partecipante

    Ciao 🙂
    Gabriele, chiarisco il tuo dubbio.
    Sono iscritta in lettere classiche e nel mio piano di studi compare, tra le altre materie, LINGUA LATINA (senza obbligo di frequenza). Le lezioni si sono svolte normalmente come tutte le altre materie. Periodo ottobre/gennaio tre volte a settimana, due ore a lezioni. Una materia normalissima che prevede l’esame orale. Questa materia è quella per cui mi sto preparando adesso e quella per cui ho chiesto chiarimenti sulla lezione di Ennio. Il fatto che sapessi che la professoressa sostenesse una lezione piuttosto che un’altra è stata una casualità: durante un esame la professoressa ha rimandato per questo motivo.

    A parte le materie nel piano di studi, quindi LINGUA LATINA a parte, a giugno per una settimana, quattro ore al giorno, ho frequentato un LABORATORIO DI LINGUA LATINA (con obbligo di frequenza), tenuto da una professoressa diversa che ci faceva un ripasso generale della grammatica. Alla fine di ogni lezione segnava delle versioni per casa per esercitarci. La fine di questo laboratorio durato una settimana prevedeva un elaborato finale (una versione) il cui superamento mi avrebbe concesso 4 crediti formativi. Il link segnalato da Sempronia mi informa che giorno tot devo andare in facoltà perché la professoressa ha corretto le versioni e se l’ho passato deve registrarmi questi crediti. Le versioni postate da me in precedenza erano quindi le esercitazioni dateci dalla professoressa.

    Questo laboratorio non ha nulla a che fare con l’altro esame, quello di lingua latina, per cui sto studiando adesso.
    Non so, inoltre, se altre facoltà organizzino questi svariati laboratori come accade nella mia.
    http://www.flett.unict.it/index.php?option=com_rsfiles&task=files.display&path=…Didattica…Laboratori&Itemid=154 qui, se vuoi dare un’occhiata, puoi trovare i laboratori proposti dalla mia facoltà.

    Spero di aver risolto l’arcano e scusami se non ero stata chiara. 🙂

    #14177
    Gabriele
    Partecipante

    Ciao franci,
    nel mio ateneo funziona così lingua latina (e greca), esse sono propedeutiche a tutti gli studenti che non hanno raggiunto i 70/100. Credo di aver già discusso della cosa nel forum, se non l’ho fatto chiedo venia, ma ho tanto protestato in facoltà con studenti, professore e rappresentanti che posso anche confondermi… Il fatto è che per me è assolutamente inconcepibile che la propedeuticità (ossia frequenza obbligatoria SENZA esame finale, in pratica uno può anche poltrire durante le lezioni), venga date in base al voto, e non in base alla scuola fatta. Secondo me si nasconde un’insidia, che invece di avvantaggiare gli studenti non liceali sprovveduti, li danneggia.

    Infatti ragioniamo con la testa di un classico studente, che non vede l’ora di finire gli studi (e già è un atteggiamento sbagliato, perché lo studio è bello di per sé, non perché deve essere fatto in funzione di un risultato finale, ma non divaghiamo), egli magari se ne è uscito da ragioneria con un bel 85.Bel voto, però gli piacciono le letterature, quindi decide che Lettere fa per lui o lei. Qui dice: che culo, non sono obbligato a seguire quei barbosi corsi di latino e greco, come invece devono fare dei classicisti che sono usciti con 65.
    Già, poi però quando arrivano le materie di letteratura latina e greca, sono dolori acidi, perché il tipo non ha la benché minima conoscenza neppure della morfologia elementare, e come viene trattato da un prof? A pesci in faccia, forse non ingiustamente a quel punto.
    Quindi lab di greco e latino, in una facoltà di lettere, devono essere OBBLIGATORI, per tutti quelli ceh si cimentano con lettere classiche o con storia antica, e magari con esame finale. Fatto questo, gli studenti sono, anzi devono, essere TUTTI uguali agli occhi dei prof, il classicista, come quello uscito dall’ipsia. Da noi invece i laboratori si tengono solo per questi “sfigati” o autoconsideratisi tali, e ad aggravare è che si tengono in mezzo alle lezioni normali, così che uno deve perderci un anno in pratica per seguirle con profitto, sempre che voglia farlo. A me a 31 anni ormai non interessa perdere altro tempo, quindi lo farò comunque, però spero che le lezioni siano tenute con meno superficialità di come sono state organizzate…

    #14178
    imported_Sempronia
    Partecipante

    @Gabriele wrote:

    lingua latina (e greca), esse sono propedeutiche a tutti gli studenti che non hanno raggiunto i 70/100. Credo di aver già discusso della cosa nel forum

    Non ne hai mai parlato, ma non cambia nulla ai fini del discorso che farò.
    @Gabriele wrote:

    per me è assolutamente inconcepibile che la propedeuticità (ossia frequenza obbligatoria SENZA esame finale, in pratica uno può anche poltrire durante le lezioni), venga date in base al voto, e non in base alla scuola fatta.

    Ma scusa, se tu ti iscrivi a lettere perché vuoi approfondire il tuo interesse per il mondo classico, che t’importa se il laboratorio si conclude con un esame finale o no, se qualcuno poltrisce o no? Mi aspetterei che tu cogliessi l’occasione di un laboratorio di lingua latina (o greca) per principianti per integrare la tua cultura di base se, in quell’ambito, è carente.

    @Gabriele wrote:

    egli magari se ne è uscito da ragioneria con un bel 85….decide che Lettere fa per lui o lei. Qui dice: che culo, non sono obbligato a seguire quei barbosi corsi di latino e greco, come invece devono fare dei classicisti che sono usciti con 65.

    Se il regolamento didattico della facoltà è fatto male, e tu te ne accorgi, non puoi ignorare che un 65 di liceo scientifico/linguistico/socio-psico-pedagogico (tanto per non citare i classicisti che ti stanno antipatici 😉 ) ha alle spalle comunque, anche se fatti male, cinque anni di latino, che una base minima di morfosintassi l’hanno data anche allo studente più caprone. Invece di pensare che hai avuto culo, siccome non ti è stato prescritto dal medico di iscriverti a lettere, fa’ come se non avessi preso 85 e segui i laboratori!

    @Gabriele wrote:

    Già, poi però quando arrivano le materie di letteratura latina e greca, sono dolori acidi, perché il tipo non ha la benché minima conoscenza neppure della morfologia elementare, e come viene trattato da un prof? A pesci in faccia, forse non ingiustamente a quel punto.

    Magari il professore sbaglia a reagire in malo modo, ma nel merito ha ragione di essere, diciamo così, arrabbiato.

    @Gabriele wrote:

    Quindi lab di greco e latino, in una facoltà di lettere, devono essere OBBLIGATORI, per tutti quelli ceh si cimentano con lettere classiche o con storia antica, e magari con esame finale. Fatto questo, gli studenti sono, anzi devono, essere TUTTI uguali agli occhi dei prof, il classicista, come quello uscito dall’ipsia. Da noi invece i laboratori si tengono solo per questi “sfigati” o autoconsideratisi tali

    Qui non ti seguo più. Hai detto che i laboratori sono propedeutici per chiunque abbia preso il diploma con voto basso, mentre adesso dici che si tengono solo per questi “sfigati”. Chi sarebbero?
    Sulla questione avrei un’idea più pratica: che senso ha obbligare tutti al laboratorio, con l’effetto di affollare le aule? Un test d’ingresso svolgerebbe meglio la funzione di una prima scrematura; chi ha competenze avanzate 8acquisite a scuola o per conto proprio), prosegue con la frequenza dei corsi standard, chi ha competenze inferiori al minimo sindacale, parte con un debito formativo.

    A proposito del Regolamento fatto male, ho trovato questo.

    – Classe L-10 delle lauree in Lettere – Lettere
    REQUISITI TRIENNIO
    Per lo studente che all’esame di maturità ha conseguito una votazione uguale o superiore ai
    70/100esimi… la verifica della preparazione in accesso è data per acquisita.

    Nel caso di voto inferiore:
    gli studenti provenienti da Licei o da Istituti superiori, nei quali la lingua latina sia prevista come disciplina curriculare, sono tenuti a frequentare, entro il primo anno di corso, almeno il
    75% delle 40 ore di Esercitazioni pratiche di lingua latina per progrediti
    ….
    gli studenti provenienti da Licei ed Istituti superiori diversi da quelli anzidetti sono tenuti
    a frequentare, entro il primo anno di corso, almeno il 75% delle 80 ore di Esercitazioni di lingua
    latina per principianti.

    Ora, chi l’ha pensato non è certo un’aquila, perché dà per acquisita per tutti i diplomati poco più che sufficienti la verifica della preparazione in accesso (e qui si deve intendere in latino, per quello che dice dopo).
    Insomma, si dà per scontato che un diplomato senza curriculum di latino, se ha preso più di 70 alla maturità, si sia preparato da sé per integrare le competenze.
    Chiarito che ci vuole un gran cervello 😀 per pensare una cosa del genere, converrai con me che lo studente che si crogiola per aver avuto culo è per lo meno incauto! 😉

    #14179
    Gabriele
    Partecipante

    Avevo scritto un messaggio articolato… che poi ho dovuto abbandonare causa vespe, comunque il login di questo forum è quanto di più assurdo ho mai visto, senza offesa… Viene richiesta una password ultrasicura, manco fossimo al pentagono, non solo, anche se rimani colla pagina aperta, questa dopo un po’ scade, come mi è accaduto prima, facendomi perdere tutto… Mah, neppure ebay ti fa scadere la pagina o ti richiede pass tanto complicate, e lì hai a che fare con soldi e transazioni…

    Comunque, ricapitolando molto brevemente, forse non ci siamo capiti, ma secondo me il laboratorio di latino deve essere obbligatorio PER TUTTI quelli che non l’hanno fatto alle superiori, indipendentemente dal voto (un ipsia 100/100 ad esempio lo deve fare, un 60/100 dello scientifico magari no se non vuole), idem per greco, e qui lo devono fare proprio tutti, tranne quelli del classico ovviamente. Una volta reso obbligatoria la frequenza, e magari un esamino finale, anche senza votazione, è attestato che tu HAI una conoscenza, se pur sommaria (quanto quelli ceh vengono da una scuola superiore dove la materia era presente), della lingua, e il prof di letteratura con cui farai l’esame vero (i labo non sono mai tenuti da ordinari naturalmente, ma da assistenti o ricercatori), poi non avrà nessuna ragione di arrabbiarsi.

    #14180
    imported_Tiberius
    Partecipante

    @Francy wrote:

    Innanzitutto: grazie Sempronia (anche da parte di A. 🙂 )… ah, se non ci fossi tu (senza offesa al Magister).

    Il Magister ormai è in pensione e quanto alle offese ha le spalle larghe 😆

    #14181
    Major
    Partecipante

    @Gabriele wrote:

    Avevo scritto un messaggio articolato… che poi ho dovuto abbandonare causa vespe, comunque il login di questo forum è quanto di più assurdo ho mai visto, senza offesa… Viene richiesta una password ultrasicura, manco fossimo al pentagono, non solo, anche se rimani colla pagina aperta, questa dopo un po’ scade, come mi è accaduto prima, facendomi perdere tutto… Mah, neppure ebay ti fa scadere la pagina o ti richiede pass tanto complicate, e lì hai a che fare con soldi e transazioni…

    Buongiorno, Gabriele.
    Per ogni cosa c’è una motivazione e una spiegazione. Andiamo con ordine. La password “ultrasicura”, come la chiami tu, viene richiesta perché, quando due anni fa passammo alla piattaforma phpbb, c’erano attacchi hacker provenienti da Russia e Cina (maledetti Komunisti) tramite robots che si iscrivevano in automatico ai forum con questa tecnologia, addirittura superavano il controllo CAPTCHA facendo scansione del jpg e interpretandolo. Di fatto ci trovavamo con centinaia di utenti fake, che in realtà erano robots, che ci riempivano il forum di immondizia (messaggi pubblicitari, link a siti decisamente non attinenti col nostro etc…), costringendo l’amministratore a un superlavoro di repulisti.
    Ora, siccome l’amministratore ha pure una vita privata, oltre al proprio lavoro (che non è amministrare Discipulus), si è incrementato il livello di sicurezza delle procedure di login come raccomandato dagli sviluppatori stessi del forum, e il problema dei bot si è risolto definitivamente. Chiediamo dunque un piccolo sforzo per ideare una password alfanumerica e con segni di interpunzione (esempio: Roberto.Baggio_10), magari uno sforzo un pochino maggiore per memorizzarla, ma sicuramente sforzi sostenibili che non comportano ore di pulizia di un forum che era diventato non fruibile dagli utenti in carne ed ossa.

    Per quanto riguarda la sessione di login, invece, mi spiace comunicarti che è un problema relativo alla configurazione del tuo computer, o della postazione a cui ti colleghi. Prima di definire assurdo che una sessione di login scada, cosa assolutamente normale, prova a dire al sistema di ricordarsi di te. Ovviamente accertati prima di far questo di utilizzare un browser con cookies e javascript abilitati. Il browser in questo modo sarà libero di scrivere sul pc un piccolo file di comunicazione col server che consentirà di tenere viva la sessione per giorni e giorni, senza dover reinserire la difficile e criptica password che è stata scelta ai tempi della registrazione. Una sola riga in merito alla scelta della durata della sessione (20 minuti di inattività) se non si sceglie VOLONTARIAMENTE di tenerla attiva. Tanti si collegano da internet cafè o postazioni pubbliche, aule universitarie da pc condivisi. Abbiamo avuto casi di furto di identità dovuti a sessione lasciata aperta dall’incauto utente su un pc di aula multimediale. Da qui la scelta di richiedere esplicitamente il prolungamento della sessione.

    Altri sistemi quali Ebay, Facebook e compagnia cantando dispongono probabilmente di qualche risorsa economica in più di un sito amatoriale di latino che non genera profitto. Avranno modo di predisporre firewall a monte dei loro server, avranno sicuramente una cloud per garantire la ridondanza in caso di down, un nucleo di emergenza che a qualisasi ora del giorno e della notte, qualora accada un intoppo, lo ripristini in due minuti esatti.

    Discipulus non ha un server di firewall, non ha un nucleo di emergenza, non ha ridondanza. Se va giù rimane non accessibile finché l’admin (che ha una vita privata e un lavoro) non se ne accorge, oppure, se viene attaccato da hacker che ottengono successo, perdiamo tutto il contenuto del sito.

    A me tutto questo non sembra così assurdo, anzi, mi sembra un buon lavoro che, a fronte della richiesta ai nostri utenti di una password un po’ più robusta e della richiesta di porre una spunta su “Collegami in automatico ad ogni visita” (operazioni a mio parere alla portata stavolta sì anche di chi abbia preso un voto basso alla maturità), consente una fruizione tranquilla ai nostri utenti, poco lavoro per l’admin e una situazione di stabilità di sistema che salvaguadia il sito e i dati in esso contenuti.

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