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  • #11611
    giorgia2009
    Partecipante

    Scusate ancora, ma anche oggi ho un quesito di grammatica che non capisco dalla mia grammatica: GENITIVO SOGGETTIVO E OGGETTIVO. Qui si dice: “in dipendenza da sostantivi in cui è individuabile un tema verbale, un genitivo può fungere da soggetto oppure da oggetto”, poi si fa l’esempio METUS ROMANUS=la paura dei Romani e dice che può essere intesa in due sensi:
    – i Romani hanno paura (genitivo soggettivo);
    – (i nemici) hanno paura dei Romani (genitivo oggettivo).
    C’entra qualcosa con il GENITIVO ASSOLUTO di greco, dove il soggetto è espresso in genitivo? Capisco che questa è una cavolata, ma non riesco a capire troppo.
    Grazie in anticipo e scusate di nuovo!!!

    #13467
    imported_Sempronia
    Partecipante

    @giorgia2009 wrote:

    Scusate ancora, ma anche oggi ho un quesito di grammatica che non capisco dalla mia grammatica: GENITIVO SOGGETTIVO E OGGETTIVO. Qui si dice: “in dipendenza da sostantivi in cui è individuabile un tema verbale, un genitivo può fungere da soggetto oppure da oggetto”, poi si fa l’esempio METUS ROMANUS=la paura dei Romani e dice che può essere intesa in due sensi:
    – i Romani hanno paura (genitivo soggettivo);
    – (i nemici) hanno paura dei Romani (genitivo oggettivo).
    C’entra qualcosa con il GENITIVO ASSOLUTO di greco, dove il soggetto è espresso in genitivo? Capisco che questa è una cavolata, ma non riesco a capire troppo.

    Non c’entra nulla il genitivo assoluto, che è una proposizione subordinata implicita.
    Si distingue il genitivo soggettivo da quello oggettivo facendo attenzione alla radice verbale presente nel nome.
    Parto dall’esempio della tua grammatica, che mi sembra poco efficace (metus Romanus), soprattutto perché ambiguo.
    Metus Romanus può significare solo “la paura dei Romani”, cioè “che appartiene ai Romani”, insomma un attributo latino che in italiano diventa un complemento di specificazione soggettiva, perché i Romani (soggetto) hanno paura. Per altro, non ho mai trovato un’espressione del genere, intendo con metus, mentre è frequente con altri sostantivi l’alternanza Romana plebs/Romanorum plebs, Romanus exercitus/Romanorum exercitus, dove però non si parla più di genitivo soggettivo o oggettivo, perché i sostantivi non hanno radice verbale.
    A mio parere, invece, Metus Romanus non può assolutamente significare “la paura nei confronti dei Romani”, che al massimo in latino è “Romanorum metus” (genitivo oggettivo); quest’ultima espressione però potrebbe anche significare “la paura che appartiene ai Romani” (genitivo soggettivo).
    Insomma, se si parla di genitivo, gli esempi latini devono essere in genitivo:
    1) amor patriae è solo genitivo oggettivo (cives patriam amant);
    2) amor matris può essere genitivo soggettivo (mater amat) o oggettivo (filii matrem amant);
    3) fuga hostium può essere solo soggettivo (hostes fugiunt);
    4) Caesaris mors può essere solo soggettivo (Caesar moritur);
    5) caedes Carthaginiensium può essere soggettivo (Carthaginienses caedunt Romanos) oppure oggettivo (Romani caedunt Carthaginienses);
    6) obsidio Veiorum può essere solo oggettivo (Romani obsident Veios).
    Da notare che in alcuni casi l’ambiguità in latino viene risolta utilizzando costruzioni diverse:
    nell’esempio 2) si può trovare in alternativa amor in matrem, come noi in italiano diciamo “verso la madre”; stesso discorso per odium patris (soggettivo e oggettivo), dove l’oggettivo si può sostituire con odium in patrem, che noi ricalchiamo in italiano con “l’odio nei confronti del padre”.
    Spero di essermi spiegata chiaramente.

    #13468
    giorgia2009
    Partecipante

    🙂 Grazie, è chiarissimo ora!!! 🙂

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