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    Randall
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    Un tempo le cose erano semplici. Se andavi a sinistra ti aspettavi partiti dagli orientamenti laici, progressisti e statalisti. Se andavi a destra, orientamenti cattolici, nazionalisti, conservatori e liberisti.

    Insomma uno ci ragionava sopra, faceva il conto dei pro e dei contro e votava. Ora invece le cose si sono complicate. A sinistra andiamo (o almeno andavamo) dalla Binetti ai Comunisti (insomma laici sì, ma anche cattolici). Qualcuno ha chiesto Profumo come leader del PD (un banchiere ????).

    Ma il fantastico mondo del possibile lo ritroviamo a destra. Davvero eccezionale.

    La confusione regna sovrana, tanto che ormai, a destra, quando fanno l’alzabandiera metà si mette la mano sul cuore mentre l’altra metà fa il gesto dell’ombrello (roba da schizofrenia, da dover andare da uno bravo). E mentre una parte é liberista, scopriamo che un’altra parte é assolutamente corporativa, a volte nella stessa persona, come il premier: che a parole é un liberista, ma poi si fa le leggi su misura per le sue aziende (e tanti saluti al principio di liberismo nei mercati). Roba da far girare Keynes come una trottola nella sua tomba abbastanza veloce da produrre energia elettrica, ad attaccarci una dinamo.

    Passiamo poi al cattolicesimo. Eh insomma, pure qua stiamo messi male. Da una parte abbiamo dei fedeli assoluti, ma dall’altra uno Straquadagnio che ci dice che “darla per fare carriera va bene. Uno usa quello che ha”…uhm…e lo stesso Premier che incontra il Papa a Ciampino e poi si rimorchia minorenni napoletane. Minorenni che rilasciano interviste e dicono che:

    Al Corriere del Mezzogiorno, il 28 aprile, consegna dettagli chiave.
    «[Berlusconi, papi] mi ha allevata (…) E’ un amico di famiglia. Dei miei genitori (…) non mi ha fatto mai mancare le sue attenzioni. Un anno [per il mio compleanno], ricordo, mi ha regalato un diamantino. Un’altra volta, una collanina. Insomma, ogni volta mi riempie di attenzioni. (…) Lo adoro. Gli faccio compagnia. Lui mi chiama, mi dice che ha qualche momento libero e io lo raggiungo. Resto ad ascoltarlo. Ed è questo che desidera da me. Poi, cantiamo assieme. (…) Quando vado da lui ha sempre la scrivania sommersa dalle carte. Dice che vorrebbe mettersi su una barca e dedicarsi alla lettura. Talvolta è deluso dal fatto che viene giudicato male, gli spiego che chi lo giudica male non guarda al di là del proprio naso. Nessuno può immaginare quanto papi sia sensibile. Pensi che gli sono stata vicinissima quando è morta, di recente, la sorella Maria Antonietta. Gli dicevo che soltanto io potevo capire il suo dolore. (…) [Da grande vorrò fare] la showgirl. Mi interessa anche la politica. Sono pronta a cogliere qualunque opportunità. (…) Preferisco candidarmi alla Camera, al parlamento. Ci penserà papi Silvio».

    Ecco, insomma uno rimane interdetto. Decidetevi, che cosa volete prendere e che cosa lasciare 🙂 Insomma é importante avere un’identità!

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