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  • #11386
    Major
    Partecipante

    No, non è un 45 giri di una cantante emergente. Si tratta di un manufatto moderno, direi tecnologico: un disco di nichel in una sfera di cristallo su cui è inciso il primo libro della Bibbia in 1500 lingue del pianeta, oltre a riferimenti linguistici di 2500 idiomi.

    Un lavoro lungo otto anni che, emulo dell’antica stele conservata al British Muesum a Londra, intende conservare la memoria di tante lingue che stanno scomparendo, presupponendo che il manufatto possa resistere molto a lungo, e magari sopravvivere all’uomo.

    Ho letto la notizia sul Corriere online qualche tempo fa, e la ripropongo agli amici di Discipulus.

    #11953
    Alberto
    Partecipante

    Interessante. Sono andato a guardare il sito della fondazione che ne ha promosso la realizzazione all’indirizzo: http://www.longnow.org/about/

    Anche su wikipedia si può leggere qualcosa all’indirizzo: http://en.wikipedia.org/wiki/Long_Now_Foundation

    A me dà l’impressione di essere una setta quantomeno strana… sono diffidente.

    #11954
    Phaedrus
    Partecipante

    Mi chiedevo come mai sia stato scelto proprio il primo libro della Bibbia per questa lodevole iniziativa: possibile che un testo simile presenti la ricchezza lessicale necessaria a decodificare un intero idioma?

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