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  • #11514
    Teo
    Partecipante

    Salve a tutti. Negli ultimi mesi non ho avuto tempo di rifarmi vivo nel nuovo forum di discipulus, benché mi sia iscritto non appena è stato attivato; impegni vari e mancanza di tempo mi hanno però distolto dall’intervenire con la frequenza di una volta.
    Mi rifaccio vivo per chiedere un aiuto all’intera comunità di discipulus in merito a un quesito postomi da un mio brillante ex allievo, che attualmente studia filosofia con un particolare interesse per la filosofia cristiana tardo-antica.
    Riporto qui una parte della lettera che mi ha inviato relativa al quesito:

    Buongiorno professore,
    Volevo chiederle se lei sa indicarmi le fonti di quella leggenda, che parla di una sacerdotessa pagana che si innamorò di un martire… ricordo di aver trovato una storia del genere dentro un libro del liceo, ma non so assolutamente i nomi dei protagonisti né gli autori di riferimento.
    Se può dirmi qualcosa a proposito, gliene sarò immensamente grato.

    Ho supposto che si possa trovare qualcosa nei vari martirologi, o in opere come il Peristephanon di Prudenzio, dove sono trattate le biografie di quattordici martiri, ma le mie ricerche finora si sono rivelate infruttuose. Qualcuno è arrivato persino a suggerire che potesse trattarsi della storia biblica di Salomè, ma c’è il non piccolo inconveniente che costei non era una sacerdotessa pagana, bensì una principessa ebrea; né Giovanni Battista potrebbe definirsi a rigore un martire cristiano.
    Se qualcuno mi sa fornire qualche indicazione, gliene sarò anch’io grato.
    Teo Orlando

    #12870
    Major
    Partecipante

    Per quanto ne so io, ovvero niente, non ho idea di chi possano essere tali personaggi. Forse Bedwere riesce a darci una mano, aspettiamo sue notizie.
    Ciao!

    #12871
    Teo
    Partecipante

    Qualcuno mi ha suggerito di consultare il Peristephanon di Prudenzio, nel quale sono contenute quattordici poesie su martiri romani e spagnoli. Non è facile da trovare, ma appena passo in biblioteca darò un’occhiata.
    Inoltre, l’ex studente, da me oggi interpellato, ha ribadito di aver trovato una storia del genere dentro un libro del liceo, e in particolare quello di Letteratura greca, che però ha prestato e che non può pertanto facilmente consultare. So trattava della Letteratura greca di Guidorizzi (Einaudi scuola), che io non posseggo (ho il Del Corno, il Rossi e il vecchio Albini-Bornmann). Se qualcuno ce l’ha e potesse controllare, mi farebbe un piacere.

    #12872
    Teo
    Partecipante

    Consultando la Letteratura greca del Del Corno, ho trovato quanto segue:
    «Qualche tempo dopo, nella tardà età ellenistica o agli inizi dell’era volgare, un altro episodio biblico venne trasposto nelle forme di un genere letterario greco. È il caso della Storia del bellissimo Giuseppe e della sua sposa Aseneth, che amplia un conciso riferimento della Genesi al matrimonio di Giuseppe con la figlia di un grande sacerdote egiziano. Quest’episodio si trasforma nel delicato racconto del reciproco innamoramento dei due protagonisti, concluso con il loro matrimonio, al quale segue una perigliosa avventura in cui incorre la giovane sposa. Sembra certo che l’opera sia stata composta direttamente in lingua greca, con ogni probabilità nell’ambito della comunità ebraica di Alessandria» (Dario Del Corno, Letteratura greca, Milano, Principato, 1995, p. 586).
    Il testo è stato tradotto in italiano dalla casa editrice Sellerio. Cfr. http://www.sellerio.it/merchant.php?bid=76
    In rete si trova molto materiale, ma solo in varie lingue straniere (ad esempio la voce inglese di wikipedia: http://en.wikipedia.org/wiki/Joseph_and_Aseneth ).
    La storia (di cui si trovano tracce anche in Giuseppe e i suoi fratelli di Thomas Mann) non coincida pienamente con quanto cercava lo studente (Giuseppe non è a rigore un martire cristiano), ma è quanto di più simile sia riuscito a trovare. Se qualcuno riesce a trovare qualcos’altro, me lo faccia sapere.

    #12873
    imported_Atticus
    Partecipante

    Non sarà per caso San Valentino?

    “Secondo la leggenda mentre Valentino era in prigione in attesa dell’esecuzione, si innamorò della figlia cieca del guardiano, Asterius. Si racconta che grazie alla fede del santo la fanciulla riacquistò l’uso della vista e che il giorno dell’esecuzione l’ex vescovo le lasciò un messaggio rimasto famoso nel tempo. Messaggio che terminava con le parole: “… dal vostro Valentino”.

    Purtroppo la giovane era pagana ma non sacerdotessa! 🙂

    #12874
    imported_Sempronia
    Partecipante

    E poi non è lei che s’innamora del martire, ma il contrario 😉

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