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  • #11704
    Randall
    Partecipante

    Venghino Signori, venghino…la fiera continua, donne barbute, nani e ballerine…

    Ah, il Governo del Fare 😉

    #14061
    imported_Sempronia
    Partecipante

    Il 22 giugno uno di quelli che spaccano il capello in quattro, che vogliono sempre essere equidistanti, ha pubblicato quest’articolo
    http://www.corriere.it/editoriali/10_giugno_22/battista-enigma-brancher_397ab49e-7dbd-11df-a575-00144f02aabe.shtml
    che io ho letto solo il giorno dopo, quando l’enigma era ormai chiarissimo anche a chi non aveva voluto vedere.
    Incuriosita, sono andata a controllare se ci fosse stato un seguito, e c’era
    http://www.corriere.it/politica/10_giugno_25/battista-sospetto-brancher_9d5396f4-802c-11df-85d3-00144f02aabe.shtml
    Che anche Pigi Battista (e il Corriere) si siano convinti che c’è poco da chiedersi?
    Aspetto un editoriale di De Bortoli 😉

    #14062
    Randall
    Partecipante

    Battisti é un idiota. Fa parte di una lunga schiera di intellettuali che si sono accodati perché il tavolo dell’abbuffata gli ha rifilato qualche osso. E un giornalista me lo chiamano.

    Uno così soft e finto-ingenuo che pure un gattino di due giorni sarebbe più graffiante. Ma a che ci serve una simile stampa??

    #14063
    Gabriele
    Partecipante

    Ciao randall,
    senza dare valutazioni sull’attuale governo (che invece tu hai dato), mi limiterò a dire che ovunque guardi, oggi, nel panorama politico, non trovo nulla che mi soddisfi pienamente, nemmeno le più piccole forze politiche, tranne, forse, PRI e il ricostituito PLI, che contano quanto il due di coppe o meno.

    Tornando a noi, e cercando di veicolare “in tema” del forum latinarum (p.s. se voglio dire della lingua latina, perché devo usare il genitivo plurale invece che singolare, tipo nel CIL, corpus iuris latinarum?) il discorso, questi grandi nomi [di sinistra], che hanno indifferentemente frequentato il liceo classico, e sono oggi insigni professori nella più varie università, ora ripudiano tutta la storia italiana-italica?
    edit: tranne forse quella disgraziatissima dal secondo dopoguerra in poi, quasi stessimo parlando di una nazione che alter rispetto a quella preconflitto, la quale meglio si legava a tutto il suo grande passato.

    Io studiando il latino mi immergo nella lingua che ritengo dei miei avi. Non so se di sangue, immagino che ci sia in una immaginaria proporzione di geni una grossa fetta di latinità in ognuno di noi più di qualsiasi altro popolo, ma certo, e totalmente, per cultura. Quindi io, come italiano, mi ritengo, molto più che discendente culturale e politico del piccolo comune o del feudo dove vivevano gli italiani sbeffeggiati del medioevo fino al Risorgimento, discendente di un cittadino romano dei vari municipia italici.
    Ora tu dimmi quali di questi professori, alcuni specializzati proprio in cose antiche, penso a Diliberto, esperto di diritto romano, e certo non digiuno di lettere latine, tutto concrito nel cosmopolitismo internazionale, ma anche radicato alla sua Sardegna e non in misura minore all’Italia, ma per nulla proprio.
    E questo è un atteggiamento estremamente comune. Inutile dire il motivo: siccome l’idea di Italia, Roma, ecc. sono state usate, dal Fascismo in primo luogo, ma moltissimo anche dalle forze risorgimentali, comunque nemiche idealmente di quelle di sinistra odierne e passate, cancelliamo questo passato dalla memoria degli italiani. Studiamolo asetticamente come se parlassimo di un’altra nazione, come se parlassimo dell’australia, con cui tanto, non abbiamo nulla a che fare.
    No mi dispiace, io sta gente non la sosterrò mai, se oggi esistono fenomeni di rigetto verso l’unità nazionale, è soprattutto causa loro. Hanno conculcato per decenni nelle scuole, nelle università, nei comizi, nei convegni, che l’Italia è solo quello che abbiamo sotto gli occhi, e per giunta hanno tratto solo il peggio dell’Italia attuale. Menzonieri sapendo di mentire a chi, più ignoranti di loro, la storia non la conosceva per nulla, e alla fine anceh questi intellettualoni da strapazzo hanno finito per credere alle loro stupidaggini, tanto che oggi scrivono fior di libri, spesso pubblicati a spese delle università, e stipendiati, proprio a quello stato che vedrebbero senza tanti complimenti di nuovo abbattuto e diviso.
    Non voglio addentrarmi oltre, perché ci sarebbero molte altre cose da dire, ma lasciamo perdere. Certo anche a “destra” non siamo messi meglio con una forza come la lega, il movimento del sud, e un centro destra all’acqua di rose che pensa solo a far quadrare conti piuttosto che a reimprimere a questo popolo il senso di nazionalità, per questo io da tempo voto ormai solo quelle minuscole forze. Voto perso politicamente, ma non la protesta che è in essa.

    #14064
    imported_Sempronia
    Partecipante

    @Gabriele wrote:

    Tornando a noi, e cercando di veicolare “in tema” del forum latinarum (p.s. se voglio dire della lingua latina, perché devo usare il genitivo plurale invece che singolare, tipo nel CIL, corpus iuris latinarum?)

    CIL = corpus inscriptionum latinarum = insieme delle epigrafi latine
    Il plurale è pienamente motivato, come vedi.

    ps Lascio a Randall, se vuole, il commento al nocciolo della questione.

    #14065
    Gabriele
    Partecipante

    Sì hai ragione non ci avevo pensato. 😆

    Ma tu concordi con randall sempronia? non ti senti anche latina, in quanto italiana, o solo molisana? E ancora, possibile che tu, che per quasi mezzo secolo dalle tue parole, hai studiato il latino, lo hai studiato, non come patrimonio della TUA cultura nazionale, ma come una cultura straniera, come se avessi studiato, che so… l’inglese, o il francese?

    #14066
    imported_Sempronia
    Partecipante

    @Gabriele wrote:

    Ma tu concordi con randall sempronia? non ti senti anche latina, in quanto italiana, o solo molisana? E ancora, possibile che tu, che per quasi mezzo secolo dalle tue parole, hai studiato il latino, lo hai studiato, non come patrimonio della TUA cultura nazionale, ma come una cultura straniera, come se avessi studiato, che so… l’inglese, o il francese?

    In questo momento, e credo fino a domani, non avrò tempo per il forum, quindi per ora mi limito a dire che, sinceramente, non ho capito il tuo post.
    Comunque sì, concordo in pieno con Randall (con cui ho passato un piacevolissimo week end che ci ha permesso di approfondire la lunga conoscenza da forum) sul sarcastico commento alla fiera di nani, ballerine e donne barbute cui stiamo assistendo.
    Vado a controllare il malloppo che ho impastato per le pizze di stasera (cena in campagna in numerosa compagnia) 😀 .

    #14067
    Gabriele
    Partecipante

    Cosa non è chiaro?

    Detto in soldoni, oltre a nani e ballerine, dall’altra parte c’è un gruppo di pseudo intelletualoidi, o autodefinitisi tali, che hanno ripudiato la cultura italiana, l’Italia, e la cultura latina con annessa la storia antica che ne fa parte. Essi la studiano, sì, ed eccellono, a volte (non voglio neppure dire che non sia per merito, anche se il sospetto c’è) nei loro campi, ma lo fanno come se stessero parlando di una cultura aliena, di una massa di extraterrestri, o di dinosauri, che dopo aver compiuto cose straordinarie, ha abbandonato questo mondo senza lasciare nulla se non tracce.
    Noi italiani invece siamo eredi di questa cultura, e dobbiamo riappropriarcene come nostra, dall’insigne dottore di ricerca che conosce tutte le sottigliezze della grammatica, della letteratura, della storia, all’uomo della strada, deve esserci consapevolezza, come quella che si cercò di impartire nelle scuole italiane dopo l’Unità, con la grande riforma De Sanctis.
    Oggi tutto questo non esiste più, perché come provi ad associare la Roma antica, e non parlo di impero, ma di repubblica, che era peraltro ben più vincente, ma anche aggressiva, all’Italia, sei un fascista, o un nazionalista, o nella migliore delle ipotesi uno che spara balle. Non parlatemi di leghisti, quelli sono l’effetto, non la causa, la causa sta nel sottobosco sinistrato che modificato tante cose nella società, più forse che se avesse avuto responsabilità di governo.

    E quindi, dicevo, pur turandomi il naso, a volte, preferisco mille volte i “nani” (ma siamo sicuri che tanti mariti, fidanzati, fratelli o padri siano così spilungoni in Italia? o è un’offesa gratuita più probabilmente, come dire ad uno “pelato!”; ebbene anche io sono quasi pelato nonostante abbia 43 anni in meno del premier, e allora volete offendermi perciò? grazie!) agli antinazionali che sono riusciti a far riesplodere tendenze che si speravano non dovessero più nuocere.

    #14068
    imported_Peppone
    Partecipante

    Non avendo afferrato troppo il senso degli ultimi post, torno alla questione iniziale: ogni ulteriore sviluppo del caso Brancher non fa che aggiungere sconforto. Il neoministro è arrivato a definire “cattiverie” tutte le polemiche che giustamente ha innescato il suo volersi avvalere del legittimo impedimento, legge deplorevole che ha visto confermata la sua natura vergognosa. La richiesta del ministro è stata così spudorata da far risvegliare l’inquilino sonnecchiante del Quirinale, che con una nota ha invitato a correggere il tiro, non sussistendo per Brancher nessun legittimo impedimento. Ma come ha giustamente osservato qualcuno, forse il nuovo ministro abbisogna di un po’ di tempo per capire che deleghe gli sono state date e per quale motivo.

    Quanto al giudizio su Pigi Battista, condivido pienamente quanto scritto dal buon Randall! Non avendo letto ancora editoriali di De Bortoli, che spero non abbia dimenticato del tutto i fondamenti della sua professione, mi è piaciuto leggere il commento della domenica di Scalfari:

    http://www.repubblica.it/politica/2010/06/27/news/scalfari_27_giugno-5186278/?ref=HREA-1

    #14069
    Gabriele
    Partecipante

    Il punto è che, a mio parere, non si può amare la cultura latina, e poi negare la sua affinità con la cultura italiana, trattandola come una letteratura straniera per certi versi. Rendere consapevole il popolo che gli italiani hanno tanto, se non tutto, almeno a livello di antichità, in comune con i latini e gli antichi popoli italici, sarebbe un forte cemento per la nazione. Questo gli insigni professoroni ed intellettuali di sinistra lo hanno fatto? A me pare il contrario. Poi se manco questo si è capito, non so che altro dire, non credo di scrivere in cinese…

    #14070
    imported_Sempronia
    Partecipante

    @Peppone wrote:

    Non avendo letto ancora editoriali di De Bortoli, che spero non abbia dimenticato del tutto i fondamenti della sua professione,…

    Qualcosa ha scritto ieri, forse ti è sfuggito. Una ricostruzione della sequenza dei fatti che si conclude con un commento piuttosto eloquente.
    http://www.corriere.it/politica/10_giugno_27/de-bortoli-quirinale-deleghe-brancher_369acd6a-81bc-11df-98f9-00144f02aabe.shtml

    #14071
    imported_Sempronia
    Partecipante

    Cerco di risponderti chiarendo il mio pensiero, adesso che ho un po’ più di tempo.

    @Gabriele wrote:

    Ciao randall,
    senza dare valutazioni sull’attuale governo (che invece tu hai dato), mi limiterò a dire che ovunque guardi, oggi, nel panorama politico, non trovo nulla che mi soddisfi pienamente, nemmeno le più piccole forze politiche, tranne, forse, PRI e il ricostituito PLI, che contano quanto il due di coppe o meno.

    E qui potrei dirti che Randall ha espresso valutazioni sull’attuale governo senza contrapporre ad esso nessun altro schieramento né singola forza politica.
    Ha detto che questi sono un’accozzaglia di nani, ballerine, donne barbute. Forse sei troppo giovane per capire il riferimento ai “nani e ballerine”, che non c’entra niente con la statura fisica di Berlusconi 😀
    http://it.wikipedia.org/wiki/Nani_e_ballerine
    Tu hai aggiunto un tuo commento, del tutto legittimo, sul fatto che non trovi nulla nel panorama politico che ti soddisfi pienamente; ma né Randall né Peppone, né io abbiamo scritto che qualcun altro è meglio di questi attuali. Certo, è difficile trovare di peggio, questo lo dico adesso e mi assumo la piena paternità di questo giudizio.
    Poi sei partito per la tangente, e qui non ti ho seguito più.
    @Gabriele wrote:

    Tornando a noi, e cercando di veicolare “in tema” del forum latinarum.. il discorso, questi grandi nomi [di sinistra], che hanno indifferentemente frequentato il liceo classico, e sono oggi insigni professori nella più varie università, ora ripudiano tutta la storia italiana-italica?

    Che c’entrano, di grazia, i grandi nomi di sinistra che hanno frequentato il liceo classico e ora sono professori, con un commento critico sulla scelta di nominare un ministro per sottrarlo ad un’azione giudiziaria?
    Non me ne può fregare una beata mazza dei grandi nomi di sinistra, né dei professoroni. Io ragiono con la mia testa, mi riservo il diritto di sentirmi italiana, molisana o quello che vuoi (anche discendente degli antichi Romani), ma non mi riconosco, anzi mi dissocio categoricamente da una manica di ladri, corrotti e pure incompetenti che osannano il tricolore quando gli pare e poi ci si puliscono il culo.
    Scusa la volgarità, ma sono stufa di sentire l’equazione “critichi il governo? sei anti-italiano” o, a scelta, l’obiezione ancora più stupida “questi sono corrotti? sì, ma anche gli altri fanno questo e quello”.
    Non me ne frega la stessa mazza, per me i corrotti e i ladri sono uguali, sia che indossino la casacca nera che quella rossa o verde o bianca. Valuto le persone, non la bandiera o il logo sotto il quale si presentano.

    @Gabriele wrote:

    No mi dispiace, io sta gente non la sosterrò mai, se oggi esistono fenomeni di rigetto verso l’unità nazionale, è soprattutto causa loro. Hanno conculcato per decenni nelle scuole, nelle università, nei comizi, nei convegni, che l’Italia è solo quello che abbiamo sotto gli occhi, e per giunta hanno tratto solo il peggio dell’Italia attuale. Menzonieri sapendo di mentire a chi, più ignoranti di loro, la storia non la conosceva per nulla, e alla fine anceh questi intellettualoni da strapazzo hanno finito per credere alle loro stupidaggini, tanto che oggi scrivono fior di libri, spesso pubblicati a spese delle università, e stipendiati, proprio a quello stato che vedrebbero senza tanti complimenti di nuovo abbattuto e diviso.

    Ribadisco che è tutto questo pippone sui professori che non capisco, in relazione all’argomento del topic. Se tu hai qualche motivo di rancore nei confronti dei professori alla Diliberto, fatti tuoi, io non ho mai avuto simpatia né per lui né per altri parolai come lui.
    @Gabriele wrote:

    Certo anche a “destra” non siamo messi meglio con una forza come la lega, il movimento del sud, e un centro destra all’acqua di rose che pensa solo a far quadrare conti piuttosto che a reimprimere a questo popolo il senso di nazionalità, per questo io da tempo voto ormai solo quelle minuscole forze. Voto perso politicamente, ma non la protesta che è in essa.

    Benissimo, vota chi vuoi, non andare a votare, scegli lo schieramento o il candidato che più ti aggrada, ma non attribuire a chi sta criticando il governo in carica posizioni ideologico-culturali che non c’entrano nulla.

    #14072
    Gabriele
    Partecipante

    Secondo me la scuola e l’università, molto più di qualsiasi altra istituzione, anche della televisione, formano lo spirito di un popolo e quindi di una nazione. A questi aggiungiamo la stampa, le varie nomenclature di intellettuali che tengono spettacoli, convegni, manifestazioni, insomma tutto quell’humus culturale e intellettuale che c’è in ogni nazione, più o meno evoluta, ma dotata di cultura propria.

    Chi ha dominato, dal secondo dopoguerra (ma forse anche prima, anche se tutti avevano la tessera del partito), la cultura in Italia, e tutt’oggi la domina? Non certo forze di destra… nazionaliste, liberali, mazziniane, anche. La grande cultura è stata dominata dalla sinistra, a cui, nel profilo generale della nazione si associava quell’altro male oscuro, il clero. Questo Giano bifronte, quintessenza dell’antinazione, ha dominato, ha permeato le menti, ed era logico lo facesse. Le voci sul Risorgimento, sull’Italia, sulla romanità, sulle forze armate, sulla monarchia, sui Padri della Patria, sull’inno nazionale, su tutti quegli elementi che contribuiscono a formare, e mantenere una compagine nazionale, si sono fatte via più critiche, fino al parossismo. Fino ad arrivare a rischiare la taccia di fascismo per ogni minima manifestazione di amore verso la Patria, che non fosse il tifo sportivo.
    Dico scemenze? Oggi non so se sia cambiato, forse in parte, ma se da una parte qualche spirito nazionale risorge dalle catacombe in cui è stato relegato, dall’altra abbiamo, e ben più forti, tutti i frutti di questa imbecille politica di demolizione dell’identità nazionale, fatto in vari ambiti, promozione del provincialismo e localismo, e internazionalismo vario, tutti i cavalli di battaglia di due forze, solo ideologicamente contrapposte, ma unite, nello spirito antinazionale. Chiesa e Marxismo per definizione le nazioni non solo non le accettano, ma neppure le riconoscono, e ne temono l’esistenza in quanto ostacolo ai loro obiettivi. Questo in linea teorica, poi sanno che nella pratica devono farci i conti, perché nondimeno esistono. Ora il caso Brancher, di cui non so niente, e non m’interessa, mi sembrava solo l’ennesima sparata contro questo governo, ceh ha mille limiti, ma almeno, io mi auguro, porrà, se non fine, almeno un freno al predominio, che ormai ha francamente stancato, di certa ideologia pretestuosamente cosmopolita ed ecumenica. Come avrai capito, amo sì studiare la storia del basso impero, proprio quell’impero ceh si considerava ecumenico e ormai dove la cittadinanza era carta straccia di tutti i sudditi, ma in realtà ne aborro le istituzioni, il fatto è che il principato è stato un periodo talmente felice da non avere storia quasi. 🙂

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