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  • #11838
    Randall
    Partecipante

    Direi che ci sono segni inequivocabili che questo Presidente del consiglio ormai non rappresenta più nessuno, tranne le sue puttane all’Olgettina.

    A questo punto la destra, se gli rimane un minimo di amor proprio e di coraggio, un minimo eh, dovrebbe fare quello che farebbe chiunque. Sfiduciare Berlusconi e sostituirlo e fare una verifica se la maggioranza ancora esiste.

    Se non lo fa vuol dire che sono solo una massa di venduti attaccati alla poltrona di turno. Dei figuranti senza arte né parte, dei quaquaraqua, della gentaglia raccattata qui e là per la strada. Un branco di Scilipoti.

    #14684
    Major
    Partecipante

    Noi, come al solito, invece che goderci la vittoria, facciamo autocritica. Ora vi racconto cosa è successo.

    Come sapete c’è la possibilità per i fuori sede di votare ai referendum e alle politiche nel seggio in cui prestano servizio di rappresentante di lista. Peppone, per esempio, che è residente nel profondo sud, 😀 ha votato a Frascati in quanto delegato a rappresentare la lista di Tonino da Tonino in persona!

    Avevamo a disposizione, tra titolari e supplenti, 72 posti.

    Abbiamo faticato a coprire non solo tutte le 18 sezioni, ma anche tutti e quattro i seggi garantendo un rappresentante per plesso per i due partiti PD e IDV.

    Il punto è questo.

    Venerdì mattina alle 9, mentre mi trovavo con il segretario locale del PD e verificavamo che c’erano posti disponibili, mi vengono in mente delle persone che non sarebbero andate a votare perché troppo distanti dal luogo di residenza. Chiamo allora costoro, di acclarata tendenza politica al centrosinistra se non alla sinistra, e alcuni sono stati entusiasti (tre), altri hanno cominciato a fare storie che volevano essere messi nel plesso del centro anziché in periferia, uno mi ha detto che non lo sapeva, che forse aveva la macchina, che il treno no è scomodo, che per domenica aveva “un altro programmino”. Alla mia obiezione se il “programmino” fosse più importante del destino della nostra Nazione, egli ha risposto con una risatina, dicendo che mi avrebbe fatto sapere. Io gli faccio presente che dovrei compilare dei moduli e consegnarli prima possibile, comunque entro quella giornata, all’ufficio elettorale, gli chiedo dunque di pensarci 10 minuti al massimo e di farmi sapere. Altra risatina, mi chiede più tempo per riflettere, “ti chiamo comunque in mattinata”.

    Ho aspettato un’ora, due, tre… alle cinque di pomeriggio ho comunque consegnato tutto all’ufficio elettorale senza il suo nominativo.

    Ieri sera ero con altri amici che conoscono il soggetto in questione, e mi hanno fomentato rispetto al fatto che io non avessi sbroccato con costui dicendogli che così non si fa. Ho risposto che avevano ragione, ma che il personaggio è peculiare, indolente ma di buon cuore, e che prende sul ridere rimbrotti di questo tipo. Peggio che mai. Loro si sono ancora più caricati dicendo che egli aveva tutto il diritto di non partecipare ma che era suo dovere di persona educata avvertire, e se non gliene importa allora è un irrecuperabile cafone, dal momento che già in un’altra occasione (mondana stavolta) non si è degnato di dare conferma della sua presenza o assenza, avendo anche allora detto che avrebbe fatto sapere.

    Così, preso dalle giuste argomentazioni degli amici e anche dalla mia rabbia di vedere un amico di sinistra, che ha motivo di risentimento personale nei confronti di questo sistema, che se ne frega di andare al voto, gli ho scritto un SMS, nel quale gli chiedevo se venisse a fare il rappresentante di lista (cosa che dopo tre giorni è chiaramente una burla).

    La sua risposta, che è stata sagace e pungente, non era corredata però da un cenno di scusa. Niente da fare, a leggerlo ha ragione lui, e fa come gli eroi omerici di questo forum quando per giustificare le carenze del proprio capo rivolgono agli avversari le stesse accuse. Noi sì, ma voi…

    Quando io ho argomentato che nel caso specifico io stesso non ho mai detto che avrei chiamato più tardi per conferma, la sua risposta è stata come una sentenza.

    Intelligenti Pauca

    Ecco perché finora vi ho tediato con questa storia ed ecco il nesso con un forum di latino. Io sarei colui che capisce e abbisognerei di poche parole. Io voglio essere però più maccheronico e pormi un interrogativo.

    Siamo noi ad essere intelligenti e chi non ci rispetta cosa da poco? Siamo convinti di questo e siamo convinti che la sinistra sia veramente pronta, con un senso civico concreto, dove invece abbiamo avuto un discreto astensionismo anche dalla nostra parte? Siamo sicuri che il sud dell’Italia sia pronto per andare da solo? Siamo sicuri che quando si offrono possibilità di partecipazione (e io della partecipazione politica ne ho fatto una battaglia e una bandiera, nel mio mandato), possibilità CONCRETE di esercitare i propri diritti e di partecipare alle scelte sul destino di un popolo di cui si fa parte, la gente sia interessata alla proposta?

    E qua ritornano i miei dubbi sulla democrazia, tutta la teoria dell’oligarchia illuminata, e forse il tarlo che un po’ di regime, quello vero, non quello delle puttanelle e del predellino, farebbe bene a questa Italietta.

    #14685
    Randall
    Partecipante

    Bellissimo spunto Messere.

    Io rispondo: No, la sinistra (o più propriamente) il centrosinistra NON é ancora pronto. D’altro canto se fosse pronto questa destra non sarebbe entrata nelle stanze del potere nemmeno con il naso o il fetore della sua corruzione.

    Il problema dell’Italia é sistemico, tutti gridano, ma tutti vogliono mantenere il loro piccolo orticello.

    La grande differenza é che Berlusconi e i suoi (AN in testa) hanno chiaramente mandato il messaggio:
    “lasciateci fare, delegate a noi, e noi non verremo a disturbarvi. Mentre noi ci freghiamo i milioni di euro, vi permetteremo di continuare con i vostri vizi, le vostre mancanze, e non vi giudicheremo”

    Nella destra attuale non vi é nemmeno una traccia di ipocrisia di condannare certi comportamenti. Si scusa tutto dicendo “tu non lo faresti al posto suo?” di fatto mantenendo in piedi un sistema che sta divorando il paese, che infatti é in decadenza da almeno 10-15 anni.

    Da qualche parte bisogna pur cominciare quindi per fare piazza pulita.

    Non sarà facile e non sarà breve, ma bisogna inculcare nella gente l’idea che rispettare le regole é meglio che bistrattarle in nome di privilegi rachitici che arrichiscono pochi e danneggiano i molti. E che la partecipazione diretta dovrebbe essere un dovere prima ancora che un diritto.

    Questa sinistra é all’altezza? Dubito, ma questa destra spinge nella direzione esattamente opposta. Quindi va obliterata. tabula rasa. Quando anche la destra avrà cominciato a fare pulizia al suo interno, allora si potrà ricominciare a parlarci. Spero che avvenga presto, perché il paese ha un grande bisogno di una destra presentabile.

    #14686
    Wompent
    Partecipante

    @Major wrote:

    Noi, come al solito, invece che goderci la vittoria, facciamo autocritica. Ora vi racconto cosa è successo.

    Come sapete c’è la possibilità per i fuori sede di votare ai referendum e alle politiche nel seggio in cui prestano servizio di rappresentante di lista. Peppone, per esempio, che è residente nel profondo sud, 😀 ha votato a Frascati in quanto delegato a rappresentare la lista di Tonino da Tonino in persona!

    Avevamo a disposizione, tra titolari e supplenti, 72 posti.

    Abbiamo faticato a coprire non solo tutte le 18 sezioni, ma anche tutti e quattro i seggi garantendo un rappresentante per plesso per i due partiti PD e IDV.

    Il punto è questo.

    Venerdì mattina alle 9, mentre mi trovavo con il segretario locale del PD e verificavamo che c’erano posti disponibili, mi vengono in mente delle persone che non sarebbero andate a votare perché troppo distanti dal luogo di residenza. Chiamo allora costoro, di acclarata tendenza politica al centrosinistra se non alla sinistra, e alcuni sono stati entusiasti (tre), altri hanno cominciato a fare storie che volevano essere messi nel plesso del centro anziché in periferia, uno mi ha detto che non lo sapeva, che forse aveva la macchina, che il treno no è scomodo, che per domenica aveva “un altro programmino”. Alla mia obiezione se il “programmino” fosse più importante del destino della nostra Nazione, egli ha risposto con una risatina, dicendo che mi avrebbe fatto sapere. Io gli faccio presente che dovrei compilare dei moduli e consegnarli prima possibile, comunque entro quella giornata, all’ufficio elettorale, gli chiedo dunque di pensarci 10 minuti al massimo e di farmi sapere. Altra risatina, mi chiede più tempo per riflettere, “ti chiamo comunque in mattinata”.

    Ho aspettato un’ora, due, tre… alle cinque di pomeriggio ho comunque consegnato tutto all’ufficio elettorale senza il suo nominativo.

    Ieri sera ero con altri amici che conoscono il soggetto in questione, e mi hanno fomentato rispetto al fatto che io non avessi sbroccato con costui dicendogli che così non si fa. Ho risposto che avevano ragione, ma che il personaggio è peculiare, indolente ma di buon cuore, e che prende sul ridere rimbrotti di questo tipo. Peggio che mai. Loro si sono ancora più caricati dicendo che egli aveva tutto il diritto di non partecipare ma che era suo dovere di persona educata avvertire, e se non gliene importa allora è un irrecuperabile cafone, dal momento che già in un’altra occasione (mondana stavolta) non si è degnato di dare conferma della sua presenza o assenza, avendo anche allora detto che avrebbe fatto sapere.

    Così, preso dalle giuste argomentazioni degli amici e anche dalla mia rabbia di vedere un amico di sinistra, che ha motivo di risentimento personale nei confronti di questo sistema, che se ne frega di andare al voto, gli ho scritto un SMS, nel quale gli chiedevo se venisse a fare il rappresentante di lista (cosa che dopo tre giorni è chiaramente una burla).

    La sua risposta, che è stata sagace e pungente, non era corredata però da un cenno di scusa. Niente da fare, a leggerlo ha ragione lui, e fa come gli eroi omerici di questo forum quando per giustificare le carenze del proprio capo rivolgono agli avversari le stesse accuse. Noi sì, ma voi…

    Quando io ho argomentato che nel caso specifico io stesso non ho mai detto che avrei chiamato più tardi per conferma, la sua risposta è stata come una sentenza.

    Intelligenti Pauca

    Ecco perché finora vi ho tediato con questa storia ed ecco il nesso con un forum di latino. Io sarei colui che capisce e abbisognerei di poche parole. Io voglio essere però più maccheronico e pormi un interrogativo.

    Siamo noi ad essere intelligenti e chi non ci rispetta cosa da poco? Siamo convinti di questo e siamo convinti che la sinistra sia veramente pronta, con un senso civico concreto, dove invece abbiamo avuto un discreto astensionismo anche dalla nostra parte? Siamo sicuri che il sud dell’Italia sia pronto per andare da solo? Siamo sicuri che quando si offrono possibilità di partecipazione (e io della partecipazione politica ne ho fatto una battaglia e una bandiera, nel mio mandato), possibilità CONCRETE di esercitare i propri diritti e di partecipare alle scelte sul destino di un popolo di cui si fa parte, la gente sia interessata alla proposta?

    E qua ritornano i miei dubbi sulla democrazia, tutta la teoria dell’oligarchia illuminata, e forse il tarlo che un po’ di regime, quello vero, non quello delle puttanelle e del predellino, farebbe bene a questa Italietta.

    Sto cercando di sapere di seggio elettorale. Sto cercando di estrarre queste informazioni per il mio bisogno. ma non riesco a trovare il mio server richiede per questa sessione. sto provando, ma penso che ci sia qualche problema.

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