• Questo topic ha 4 partecipanti e 5 risposte.
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  • #11748
    Randall
    Partecipante

    Siamo arrivati oure a questo, ad Adro una scuola pubblica ha l’intero arredamento con il marchio Leghista.

    La maggioranza (?) di destra (?) ovviamente ha detto che é folklore. Ora sì che mi sento tutelato…

    che pena…

    #14334
    imported_Peppone
    Partecipante

    Signori,io non capisco perchè vi meravigliate tanto! Sono per caso i Leghisti a fare per primi un’operazione del genere? Certo che no! Si è ripreso un vecchio uso, ch’era caduto in desuetudine: quello di marchiare a memoria imperitura una realizzazione, affinchè sia chiaro a tutti, anche ai posteri, chi s’è impegnato per realizzarla.
    Volete un esempio? Eccolo!

    Sotto quel bassorilievo ci sono tre bei fasci littori. S’è mai lamentato qualcuno?! 😀

    #14335
    Gabriele
    Partecipante

    Il littorio prima di essere un simbolo partitico è uno dei simboli della latinità, e quindi dell’italianità.
    I marchi leghisti cosa sono, se non odio e vituperio all’Italia?

    #14336
    imported_Sempronia
    Partecipante

    @Gabriele wrote:

    Il littorio prima di essere un simbolo partitico è uno dei simboli della latinità, e quindi dell’italianità.
    I marchi leghisti cosa sono, se non odio e vituperio all’Italia?

    Non mi risulta che, fra i simboli dell’italianità, ci sia il fascio littorio, la cui presenza, massiccia nella Roma dei primi secoli, si va affievolendo fino a scomparire del tutto; ma poi, che significa italianità?
    Se è il sentimento di appartenenza ad una comunità nazionale, identificata dai confini entro cui vive o dalla lingua con cui si esprime, o dalla storia che ha alle spalle, beh, l’unico simbolo che mi viene in mente è la bandiera, al massimo la testa di donna e lo stellone della Repubblica.
    In verità, avverto un po’ di preoccupazione quando sento parlare di italianità o di concetti analoghi, perché molto spesso, anziché citarli per rimarcare la propria vicinanza a qualcuno, li si brandisce come una clava per sottolineare la lontananza e la diversità da altri.
    Non vedo una gran diversità fra il sole delle Alpi e il fascio littorio, a questo proposito.

    #14337
    Gabriele
    Partecipante

    La nazionalità svolge proprio questo compito, marca la vicinanza degli uni e la distanza dagli altri. Accomunati, e diversificati da lingua, appartenenza storica, costumi, non dirò religione, in quanto in una società laica non è determinante.
    Lo Stellone è simbolo monarchico, fortunatamente uno dei pochi non affossati.

    #14338
    imported_Sempronia
    Partecipante

    @Gabriele wrote:

    La nazionalità svolge proprio questo compito, marca la vicinanza degli uni e la distanza dagli altri.

    E’ su questo che non sono d’accordo: sentire la propria vicinanza a qualcuno non comporta come diretta conseguenza marcare la distanza da altri.
    @Gabriele wrote:

    Lo Stellone è simbolo monarchico, fortunatamente uno dei pochi non affossati.

    Se intendi “simbolo monarchico” nel senso che identifica una forma di governo piuttosto che un’altra, non ci siamo proprio: la rappresentazione dell’Italia come una donna florida, con la testa sormontata da una stella a cinque punte, è molto più antica della nascita di uno Stato nazionale, meno che meno della nascita del regno sabaudo.
    La stella è inserita per un certo periodo nello stendardo del Regno d’Italia, ma non certo come emblema del regno o del regime monarchico, bensì dell’Italia.
    Difficile negare che, essendo la stella l’emblema onnipresente della Repubblica italiana, la sua scelta rappresenti la continuità della nazione, non un tipo di governo o l’altro.

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