Ciao, potete correggermi e anche spiegarmi un po’ queste 3 frasi che non riesco a capire? Forse per voi saranno semplici…ma non capisco tanto…
1) Res est immensi operis.
Allora: res è della V declinazione, io l’avrei tradotta in generale con “cosa” o “realtà”; operis da opus, operis=lavoro … mi verrebbe: la realtà (o la cosa) è dell’immenso lavoro. (?)
2) Datur haec venia antiquitati.
Datur mi sembra passivo di “do, das= dare”, III pers. sing. ind. pres.; haec venia nominativo singolare (grazia); antiquitas, antiquitatis = nel tempo antico…. mi viene: Questa grazia viene data nel tempo antico. (?)
3) Nulla umquam res publica nec maior nec sanctior nec bonis exemplis ditior fuit.
In questa mi sembra che ci siano molti comparativi (maior, sanctior, ditior, quest’ultimo non lo trovo, mi rimanda solo a dis, dives, ma non lo trovo…): Qualche volta nessun governo nè il più durevole, nè il più onesto, nè quello benevolo fu …………….
Scusate, ma non ho capito gran chè in queste costruzioni…
Grazie in anticipo!!!