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  • #11665
    francydafne
    Partecipante

    Salve forum di “Discipulus”. Innanzitutto buon anno a tuti/e.
    Poiché mi piacerebbe scrivere alcune annotazioni in latino su un mio disegno volevo chiedervi due consigli.

    1) Colori: azzurro, nero, colore oro, verde

    Colores: caeruleus, niger, flavus, viridis

    oppure al neutro: Colores: caeruleum, nigrum, flavum, viride
    ??!?

    2) Stemma di La Spezia = (Ille) Spetiae Vexillum oppure (Ille) Spetiae insigne??!?

    Ringraziandovi, vi auguro nuovamente un buon 2010

    😀

    #13822
    Artorius
    Partecipante

    Salve tu quoque! 🙂
    Siccome si tratta d’aggettivi, li accorderei con color, al maschile.
    Alla seconda domanda non so rispondere, ma, se le informazioni riportate su Wikipedia sono corrette (cioè se è vero che i locali spesso omettono l’articolo nel nome della città) e se è corretta la latinizzazione, direi che si può tranquillamente omettere “illae”.

    #13823
    francydafne
    Partecipante

    @Artorius wrote:

    Salve tu quoque! 🙂
    Siccome si tratta d’aggettivi, li accorderei con color, al maschile.
    Alla seconda domanda non so rispondere, ma, se le informazioni riportate su Wikipedia sono corrette (cioè se è vero che i locali spesso omettono l’articolo nel nome della città) e se è corretta la latinizzazione, direi che si può tranquillamente omettere “illae”.

    Grazie Artorius! E quanto allo stemma? Utilizzeresti Vexillum oppure Insigne?

    #13824
    Aiace Telamonio
    Partecipante

    La Spezia in latino (anche se tardo) si traduce con Spedia,ae.
    Quindi dovrai dire: Spediae vexillum. Per quanto concerne l’articolo, ovviamente in latino non esiste e, anche se esistesse, non sarebbe certo “ille”, che inoltre al genitivo fa “illius” e non “illae”…

    #13825
    Artorius
    Partecipante

    @Aiace Telamonio wrote:

    “ille”, che […] al genitivo fa “illius” e non “illae”…

    :tmi: Che vergogna! Grazie della cortese bastonata, Aiace: completamente meritata. :@

    N.B.: Ti prego di non estender la colpa della mia personalissima smemoratezza/ignoranza ad altri all’infuori di me; in particolare non al metodo induttivo-contestuale, che, se ben ricordo, non incontra il tuo favore, e che ha in me un persistente ma indegno difensore.
    Mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa…

    #13826
    Aiace Telamonio
    Partecipante

    No, Artorius, non attribuisco nessuna colpa a nessuno… Rimane, però, che credo nella validità del metodo col quale ho appreso (parecchi anni fa… 🙁 ) il latino. Non sempre quello che si faceva in passato si deve ritenere “superato”: si rischia di buttar via il bambino con l’acqua sporca…

    #13827
    francydafne
    Partecipante

    Grazie Aiace, sei stato gentilissimo. Quando ho visto l’errore (illae invece di illius) non potevo crederci, pensa che proprio in questo periodo io e quella ragazzina che aiuto nei compiti stiamo proprio studiando i pronomi e gli aggettivi dimostrativi. Io il latino l’ho studiato a scuola vent’anni fa e solo ultimamente ho ripreso in mano i libri per aiutare questa mia vicina di casa e mi sto riappassionando. Sono in rodaggio e chiedo scusa per la figuraccia. ;(

    #13828
    Artorius
    Partecipante

    Temo che tu abbia frainteso. Guarda che tu non hai sbagliato proprio nulla: hai umilmente chiesto informazioni. Sono stato io a cadere in errore.

    #13829
    Major
    Partecipante

    Artorius, non fustigarti! Per amor del vero Francesco aveva riportato (ille) Spetiae, concordando un genitivo ad un nominiativo. Tanto poi ci pensa Aiace a rimettere tutti in riga quando ci coglie in flagrante (e succede pure con me!)
    😀

    #13830
    francydafne
    Partecipante

    Senza voler fare il mea culpa (questo dovrei averlo azzeccato 🙂 ) a tutti i costi. Il “casus” che ha ingenerato il qui pro quo nasce dal fatto che volevo tradurre il nome della città di La Spezia in latino. Ora, io so che i Latini non utilizzavano l’articolo, sicché il problema non si sarebbe dovuto porre, però ho letto che gli Spezzini ci tengono tantissimo al loro articolo e che quando la città passò sotto il regno di Sardegna e l’articolo venne soppresso, successe un gran casino, finché nel 1930, per regio decreto, gli Spezzini furono accontentati. Questa storiella romantica mi portò a cercare di tradurre l’articolo femminile singolare, e qui l’asinaccio è cascato, perché mi è venuto spontaneo pensare: la -> illa -> della -> illae. Se in luogo di “della” avessi dovuto tradurre “di quella” voglio sperare che non avrei fatto questa gran fregnaccia e avrei tradotto “illius”.
    Spiace portar via il vostro prezioso tempo per queste cavolate. Ritorno alle frasi che devo tradurre per quella ragazzina che verrà sta sera a fare lezione. Mi è rimasta l’ultima da tradurre e sto facendo una faticaccia boia:

    Regina quam Alexander ceperat eum orabat ne saevus esset

    vediamo un po’ se ci riesco. Vi saluto e buona serata
    😀

    #13831
    Aiace Telamonio
    Partecipante

    Ti dò una mano:
    La regina, che (compl. oggetto, accusativo femminile sing., retto da ceperat) Alessandro aveva catturato, lo implorava (orabat eum) di non essere crudele. 😉

    #13832
    Aiace Telamonio
    Partecipante

    @Major wrote:

    Tanto poi ci pensa Aiace a rimettere tutti in riga quando ci coglie in flagrante (e succede pure con me!) 😀

    Ma quando mai! E’ così raro cogliere in fallo il nostro amato Administrator… 😀

    #13833
    francydafne
    Partecipante

    Grazie Aiace! Infatti mi mettevano in crisi quei due nominativi: Regina e Alexander, avevo capito il senso – e infatti l’avevo tradotta così: La regina che Alessandro aveva fatta prigioniera lo pregava di non essere feroce.
    Le altre frasi invece le avevo tradotte più facilmente.
    Grazie ancora e a presto!
    Ciao
    🙂

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