• Questo topic ha 8 partecipanti e 13 risposte.
Stai visualizzando 14 post - dal 1 a 14 (di 14 totali)
  • Autore
    Post
  • #11436
    Alberto
    Partecipante

    Purtroppo al momento mi trovo fuori sede quindi non ho partecipato ad alcuna assemblea. Mi piacerebbe pertanto discutere con voi su cosa ne pensate e se nelle vostre scuole / università si sono organizzati dei momenti di approfondimento e/o protesta! :geek:

    #12378
    Major
    Partecipante

    Non condivido la riforma, o almeno il modo in cui la si sta portando avanti, con tagli inammissibili che vanno verso la privatizzazione delle scuole, che dovrebbero diventare fondazioni; i tagli degli insegnanti, l’esubero degli alunni che verranno accorpati in classi più numerose e didatticamente meno gestibili…

    Forse si doveva tagliare altrove, o almeno reinvestire i fondi derivati dai tagli nella scuola pubblica. Nulla di tutto questo. Ma lascio l’interpretazione della legge al testo di legge stesso, che parla da sé. Aggiungiamo pure la mozione approvata con 10 voti di scarto alla camera che prevede le classi ponte per gli stranieri. Un contentino alla Lega? O il germe subdolo del razzismo?

    Per quanto mi riguarda ho presentato una mozione contro la riforma al Consiglio Comunale di Frascati. Verrà discussa martedì prossimo. E oggi ho accompagnato un corteo di 1500 ragazzi, provenienti da tutte le scuole dei Castelli Romani, che con ordine e dignità hanno espresso il loro biasimo e la loro indignazione alla riforma. Il corteo si è concluso con un’assemblea nella quale hanno avuto la possibilità di parlare gli studenti, ma anche precari, ricercatori in attesa di contratto da 10 anni, insegnanti, esponenti delle istituzioni.

    Dove non è riuscita la sinistra è riuscito il Governo: magari tutte queste persone fossero sobillate dai comunisti, come il nostro Premier va dicendo. Ma non erano scomparsi? Ridotti al nulla? Se fosse vero quello che dice, allora non servirebbe nemmeno la campagna elettorale… La verità è che finalmente ci si sta rendendo conto della direzione in cui Berlusconi ci sta guidando. E non è una bella prospettiva.

    #12379
    Andrew
    Partecipante

    @Major wrote:

    i tagli degli insegnanti

    Grazie a questa riforma delle persone che conosco perdono il posto (precario per giunta)…
    E ciò che mi dispiace maggiormente, loro il posto se l’erano guadagnato senza alcuna tessera di partito

    #12380
    imported_Dionisius
    Partecipante

    E grazie a questa riforma non solo mi vedo il presente rovinato, ma anche il mio tanto sognato futuro da insegnante si fa più duro. O tempora, o mores! :@

    #12381
    Falbala
    Partecipante

    Dionisus, quella dell’insegnamento non è mai stata una facile scelta. Ai periodi bui ne succedono altri più lievi, e poi da capo. Se vuoi diventare insegnante, preparati a lottare comunque…
    Sulla riforma: io sono stata indignata dai toni del ministro e dalla trovata del 97 % (“Quando la spesa per il personale assorbe il 96,98% del bilancio, significa che la scuola italiana rischia di non avere più gli strumenti per modernizzarsi”). Il 97% della spesa della scuola in stipendi? Ma è ovvio! Gli insegnanti producono idee e libri e quaderni sono a carico dei genitori. Non esistono spese di produzione! Ingenuità del ministro? Io dico malizia… Altro punto dolente: togliere i laboratori dalle scuole professionali. Ottimo: ve lo immaginate un perito meccanico che esce dalle superiori senza aver mai visto un motore? Giusto perchè la scuola italiana non era ancora abbastanza teorica…

    #12382
    imported_Sempronia
    Partecipante

    @Falbala wrote:

    Il 97% della spesa della scuola in stipendi? Ma è ovvio!

    Ma non è nemmeno vero, come si evince dalla pubblicazione del Ministero “La scuola in cifre”.
    Risulta che:
    1) la spesa pubblica per l’istruzione è sostenuta in percentuali diverse dallo Stato, dalle Regioni e dagli EE.LL.
    2) la spesa pubblica nel 2005 è stata di 50.092 milioni di euro, di cui 40.477 a carico dello Stato (40.189 dal Ministero PI).
    3) la spesa per tutto il personale è stata di 34.290 che, rispetto alla spesa del MPI, è l’85%, ma, rispetto alla spesa pubblica totale, è circa il 70%.
    E’ una delle bufale che la stampa amplifica.

    #12383
    Andrew
    Partecipante

    @Falbala wrote:

    Altro punto dolente: togliere i laboratori dalle scuole professionali. Ottimo: ve lo immaginate un perito meccanico che esce dalle superiori senza aver mai visto un motore? Giusto perchè la scuola italiana non era ancora abbastanza teorica…

    Potrei suggerire un eserimento…Verificare il principio 0 della termodinamica usando un ministro e un bombolone di azoto liquido.

    Semplicissimo: buttare il ministro dentro il bombolone di azoto liquido e vedere dopo un po di ore se il ministro ha raggiunto l’equilibrio termico con il sistema termodinamico dell’interno del bombolone
    Risultato: http://www.trigoso.it/images_desktop/Sestri-Ghiaccio-sui-vetri-8.jpg

    #12384
    Major
    Partecipante

    Beh, da oggi è legge dello stato. Ricominciamo con la stagione dei referendum, ormai è l’unico strumento in mano al popolo sovrano (o bue?)

    #12385
    Calpurnia
    Partecipante

    Scandalo ragazzi, penso che il 90% degli italiani si a contrario ai tagli e il decreto passa lo stesso ignorandoci tutti.
    é improponibile che passi una “riforma universitaria” che riforma non è: non si possono taglaie fondi così, senza un programma di riforma…E la Gelmini in questo caso è solo poratvoce di una decisione economica di Tremonti…scandalo ragazzi…

    #12386
    Aiace Telamonio
    Partecipante

    La legge Gelmini approvata oggi riguarda SOLO:

    – MAESTRO UNICO: alle elementari, già dal prossimo anno scolastico, gradualmente (si comincia con le prime classi), ci sarà un solo docente. Il maestro unico sarà però affiancato dagli insegnanti di religione e di inglese. Per le ore di insegnamento aggiuntive rispetto all’orario d’obbligo di insegnamento, è previsto che si possa attingere, per l’anno 2009, dai bilanci dei singoli istituti scolastici.

    – VOTO CONDOTTA: si introduce la valutazione della condotta ai fini del giudizio finale sullo studente.

    – VOTI IN PAGELLA: Tornano i voti in decimi nelle elementari (dove però saranno accompagnati dai giudizi) e nelle medie. Torna il voto in decimi anche per l’esame di terza media (archiviando i giudizi – sufficiente, buono, distinto, ottimo – con i quali finora si concludeva il percorso di studi).

    – LIBRI DI TESTO: i testi scolastici dovranno durare almeno cinque anni (salvo che per la pubblicazione di eventuali appendici di aggiornamento) evitando così continue riedizioni spesso inutili (soprattutto per alcune materie) e certamente onerose per le famiglie.

    – SI INSEGNA LA COSTITUZIONE: Il decreto prevede la sperimentazione dell’insegnamento di educazione civica (“Cittadinanza e Costituzione”).

    – DOCENTI SISS: è stata introdotta una norma che salvaguarda le aspettative di alcune categorie di docenti, come, ad esempio, gli abilitati Siss (Scuole di specializzazione per l’insegnamento secondario) del nono ciclo, attualmente esclusi dalle graduatorie a esaurimento.

    – EDILIZIA SCOLASTICA: vengono destinate risorse (una cifra che dovrebbe aggirarsi intorno ai 20 milioni di euro) all’edilizia scolastica.

    Che cosa c’è che andrebbe di traverso addirittura al 90% degli Italiani?

    #12387
    Major
    Partecipante

    Quello che si nasconde dietro la legge 137, e che non viene detto nemmeno dai media, è la legge 133 Tremonti-Gelmini, che è propedeutica all’approvazione della 137. In sintesi, senza la 133 non si poteva approvare la 137, per chiari motivi contabili relativi alla gestione di un bilancio pubblico.

    Un conto è la legge 137, soltanto una parte, un conto è la riforma, che trova applicazione dopo l’approvazione della 133 e della 137.

    Ribadisco quello che ho detto e fornisco qualche indicazione in più, oltre che qualche mia chiosa…

    Penso che sia una riforma sbagliata. Nel modo di porsi, perché subdolamente mostra il lato più demagogico di sé (educazione civica, voto in condotta) nascondendo quello che è il vero obiettivo: togliere fondi alla scuola pubblica per 7 milioni 800 mila euro, trasformare le scuole in fondazioni, portare al declino la scuola pubblica al fine di accrescere il controllo sulle scuole private, più facilmente gestibili dal punto di vista politico. Sbagliata nei contenuti e nell’aspetto pedagogico: il maestro unico, 24 ore settimanali per le elementari sono un ritorno al passato: via il gruppo docente, che è tutela dell’istruzione e della continuità didattica, via il tempo pieno. Sbagliata perché va a condizionare i bilanci degli enti locali, che dovrebbero sostenere le scuole con fondi per attuare il tempo pieno (sì, perché la riforma in realtà non elimina il concetto di tempo pieno, ma “soltanto” i fondi per realizzarlo). Per non parlare del taglio di 150 mila posti di lavoro, tra docenti e personale ATA, e delle cosiddette “classi ponte” per gli immigrati, che tanto ricordano l’apartheid e sono il germe di una subdola cultura segregazionista e razzista.

    Al solito il governo Berlusconi nasconde, dietro proposte assolutamente demagogiche (chi non condivide lo studio dell’educazione civica, della costituzione, il giusto peso del voto in condotta?) la realtà dei fatti, ovvero i tagli che servono a rifinanziare le banche. Legge 133. Variazioni al bilancio. Là sta il dunque, non tanto nel ritorno dei grembiulini.

    La scuola ha bisogno di essere riformata. Questo è fuor di dubbio. Ma allora perché non si è aperto un dibattito serio con le realtà sindacali, con i rappresentanti degli studenti, con l’opposizione? Una riforma seria va condivisa e accettata, non va imposta.

    E il metodo del ministro Gelmini, che a mio modo di vedere non sa nemmeno perché si trova là, non è andato in questa direzione. Democrazia? Partecipazione? Allora è vero, ci rimane soltanto il referendum per dire NO, visto che non ci viene data possibilità di enunciare e discutere proposte. E non veniteci a dire che non ne abbiamo, perché potrei diventare davvero prolisso!

    #12388
    Aiace Telamonio
    Partecipante

    Vorrei solo far notare che molti degli esponenti del PD ed intellettualoidi della sinistra italiana, sapendo che la scuola pubblica naviga in pessime acque, mandano i propri figli alla privata (Rutelli, Santoro, Melandri, Moretti…) e inoltre nel decreto legge le cosiddette classi-ponte non ci sono affatto. La proposta, avanzata dalla Lega, ha l’obiettivo di favorire l’integrazione attraverso un percorso, limitato nel tempo, di apprendimento graduale della lingua italiana per i figli di immigrati appena giunti in Italia. Succede così anche in Germania, Francia e Slovenia. Perché sventolare sempre lo spettro del razzismo anche quando questo non c’è? Questo buonismo di maniera porta poi ad episodi assurdi, come quello delle maestre di una scuola padovana che non portano gli scolari alla cerimonia in piazza per commemorare il 4 novembre perché “l’alzabandiera può urtare la sensibilità degli immigrati”…
    Comunque, questi sono punti di vista: la Costituzione prevede il ricorso al referendum abrogativo, se non si condividfe una legge emanata dal Parlamento sovrano, e ad esso si ricorra. Vorrei infine ricordare, a chi è di memoria corta, che anche nella passata legislatura si procedeva a suon di voti di fiducia (molti più di quelli attuali) e di assoluta sordità alle proposte dell’allora opposizione

    #12389
    Calpurnia
    Partecipante

    Per quanto riguarda la proposta della Lega sono d’accordo: classi in cui si insegna l’italiano sono fondamentali giacchè la lingua è il primo strumento per l’integrazione.
    Non si tratta di discriminazione ma di aiuto. Certo una classe mista con italiani e stranieri che non sanno l’italiano sarebbe complicata da gestire: i ragazzi italiani rimarebbero indietro e gli stranieri non capirebbero un cavolo!!

    Per quanto riguarda il maestro unico no, infatti nel momento in cui gli studenti dalle medie in poi hanno a che fare con tanti insegnanti diversi, perchè non iniziare da subito e abituarsi.

    Il discorso dell’università ripeto, sono contraria perchè:
    1 non è una riforma ma un taglio
    2 non si può decidere e basta quando è evidente che le proteste e le manifestazioni ci sono, non si può non aprire neanche un dialogo che si possa chiamare così

    Che poi…anzichè pensare a queste cose: perchè non si istituiscono delle scuole professionalizzanti, che insegnino davvero un mestiere in modo pratico??
    Non sarebbe più giusto occuparsi di questo??

    #12390
    Calpurnia
    Partecipante

    Aggiungo che io, che ho votato destra a queste elezioni, mi sento tradita dal mio governo che non ascolta la mia voce.

Stai visualizzando 14 post - dal 1 a 14 (di 14 totali)
  • Devi essere connesso per rispondere a questo topic.