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  • #11539
    imported_Tiberius
    Partecipante

    “A Jovanotti”

    Concerto
    vibrazioni dell’anima
    eco del divino
    dolore dell’essere
    onde dell’amore

    “A Silvio”

    Vita assaporata
    Vita preceduta
    Vita inseguita
    Vita amata
    Vita vitale
    Vita ritrovata
    Vita splendente
    Vita disvelata
    Vita nova

    Sandro Bondi
    Ministro per i beni e le attività culturali

    #13030
    imported_Sempronia
    Partecipante

    Perché rinnovarmi i conati da cui sono stata assalita la prima volta che ho letto i carmi bondiani? 😀

    #13031
    imported_Peppone
    Partecipante

    Ma ditemi che questa roba è stata scritta in un blog e non che addirittura sia stata pubblicata e data alle stampe… 😮

    #13032
    imported_Tiberius
    Partecipante

    Se non mi risulta male è stata pubblicata su un settimanale o mensile (ma chissà che non ne esca fuori un liber) 8)

    Sempronia, bisogna fare proselitismo per diffondere i nuovi talenti, le idee moderne!

    E adesso chi si chiedeva come mai, dopo aver ospitato Muti, Accardo, Maazel, il concerto di natale al senato sia stato tenuto da Giovanni Allevi che ha nientedimeno che diretto un’orchestra (“ho imparato quest’anno studiando i grandi maestri su youtube”), ha la spiegazione: Bondi è un fan di Allevi. Tutto torna. Scriverà un carme anche per lui?

    #13033
    imported_Peppone
    Partecipante

    Ho letto anche io del consenso tutt’altro che unamine suscitato dalla conduzione di Allevi del concerto al Senato, delle critiche mosse da Uto Ughi e la pronta risposta di Allevi:
    http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/spettacoli/200812articoli/39479girata.asp
    http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/spettacoli/200812articoli/39552girata.asp

    Io però non ho una cultura musicale tale da poter dare un giudizio, o tale da schierarmi dalla parte di Ughi o di Allevi. Vedo che Tiberius sostiene quanto dice Ughi, può quindi spiegarmene il perchè?

    Non potendo esprimere giudizi sulle sue composizioni, di cui conosco giusto un paio di brani, mi sono limitato a capire che personaggio è: da alcune interviste fatte al non più giovane talento dal cirro negletto ho potuto constatare che ogni tanto mette un po’ troppo pericolosamente da parte l’umiltà. Per questo nello schedario delle mie considerazioni è stato messo nella sezione “Aldo Busi et similia”, così intitolata perchè in un’esilarante intervista sentii quest’ultimo definirsi come Lo Scrittore nel panorama letterario italiano degli ultimi anni, a differenza di tutti gli altri che sono semplici autori! Spero per lui che il tempo non lo smentisca… 🙂

    #13034
    imported_Tiberius
    Partecipante

    Eheh.. Busi è un geniaccio in verità, lui accentua la sua natura sicuramente egocentrica e narcisista, ci ha costruito un personaggio e capisco che possa dar fastidio o essere frainteso, ma quando lo senti parlare percepisci chiaramente che i contenuti non gli mancano. Ho letto molti suoi libri fra cui traduzioni (è un gran bravo traduttore da tre lingue moderne), e ti posso assicurare che ha una prosa degna di un grande scrittore. Certo le sue tematiche sono limitate e questo lo rende un autore di nicchia.. la sua intellettualità non è lontanamente paragonabile a quella di un Pasolini, ma è davvero un grande.

    Allevi?
    Si tratta di un genere di musica minimale, facilona, da aeroporto o da ascensore, priva di elaborazione e sviluppo, da aperitivo. In altre parole, è la versione italiana dello stile “new age”, musica per chi non ha troppa voglia di pensare. Qualcosa di simile a un certo Ludovico Einaudi che però si era fermato là. Allevi al contrario ha beneficiato di una sapiente costruzione di marketing, buon per lui, che però non dovrebbe ingannare un popolo di persone incapaci di giudicare criticamente facendosi passare per il nuovo Mozart e autoproclamandosi compositore di “musica classica contemporanea”. In questo modo Allevi appare meritevole del recupero dei giovani alla musica classica, quando in realtà il suo messaggio è semplicemente diseducativo, perché egli non fa altro che pop travestito da musica classica, e i giovani continuano allegramente a non sapere che cosa la musica classica davvero sia. Diseducare la massa significa farle credere di stare ascoltando l’erede della cultura musicale classica, significa abituarla a credere che il piacere estetico debba essere immediatamente raggiungibile, e che non si debba fare nessun minimo sforzo di penetrazione e comprensione di una forma per arrivare a godere di quella bellezza “pesante” (e se qualcuno ha chiamato l’altra musica “leggera” un motivo ci sarà…) che da sempre caratterizza il genere classico.

    Ciò che deve rattristare non è il successo di Allevi in sé, successo che è comprensibile in un paese che da fucina dell’ars musicae è precipitato nel baratro della cultura musicale nulla, ma è appunto l’immagine che si sta diffondendo presso chi non ha gli strumenti per valutare criticamente (e sono i più) di trovarsi di fronte a musica di spessore culturale e continuatrice del genere classico.

    Allevi è solo uno degli strumenti delle forze occulte per abbassare la cultura, distruggere lo spirito, abituare gli italiani all’ignoranza; il danno di Allevi è ben più che soltanto musicale…

    #13035
    imported_Dionisius
    Partecipante

    Ma chi è che ha chiamato quel guazzabuglio di parole “poesia”?

    Guardate! Dante e Leopardi si rivoltano nella tomba…

    Oh vana gloria delle umane posse!
    (questa è poesia)

    #13036
    imported_Atticus
    Partecipante

    @Tiberius wrote:

    Eheh.. Busi? ….Allevi?

    Sorbole. Questa sì che è una recensione! :clap:

    #13037
    imported_Tiberius
    Partecipante

    😀

    Continua così Atticus, meno male che ci sei tu, vitamina C per la mia autostima!

    #13038
    Ptolemaios
    Partecipante

    Ottima recensione di Allevi, Tib! :clap:

    #13039
    Calpurnia
    Partecipante

    mi chiedo perchè ho deciso di fare la tesi su Moravia e non sulle poesie di Bondi…

    #13040
    Andrew
    Partecipante

    @Tiberius wrote:

    Allevi?
    Si tratta di un genere di musica minimale, facilona, da aeroporto o da ascensore, priva di elaborazione e sviluppo, da aperitivo. In altre parole, è la versione italiana dello stile “new age”, musica per chi non ha troppa voglia di pensare. Qualcosa di simile a un certo Ludovico Einaudi che però si era fermato là. Allevi al contrario ha beneficiato di una sapiente costruzione di marketing, buon per lui, che però non dovrebbe ingannare un popolo di persone incapaci di giudicare criticamente facendosi passare per il nuovo Mozart e autoproclamandosi compositore di “musica classica contemporanea”. In questo modo Allevi appare meritevole del recupero dei giovani alla musica classica, quando in realtà il suo messaggio è semplicemente diseducativo, perché egli non fa altro che pop travestito da musica classica, e i giovani continuano allegramente a non sapere che cosa la musica classica davvero sia. Diseducare la massa significa farle credere di stare ascoltando l’erede della cultura musicale classica, significa abituarla a credere che il piacere estetico debba essere immediatamente raggiungibile, e che non si debba fare nessun minimo sforzo di penetrazione e comprensione di una forma per arrivare a godere di quella bellezza “pesante” (e se qualcuno ha chiamato l’altra musica “leggera” un motivo ci sarà…) che da sempre caratterizza il genere classico.

    Ciò che deve rattristare non è il successo di Allevi in sé, successo che è comprensibile in un paese che da fucina dell’ars musicae è precipitato nel baratro della cultura musicale nulla, ma è appunto l’immagine che si sta diffondendo presso chi non ha gli strumenti per valutare criticamente (e sono i più) di trovarsi di fronte a musica di spessore culturale e continuatrice del genere classico.

    Allevi è solo uno degli strumenti delle forze occulte per abbassare la cultura, distruggere lo spirito, abituare gli italiani all’ignoranza; il danno di Allevi è ben più che soltanto musicale…

    Quoto e straquoto
    La cosa che non è strana…Allevi è solo un fenomeno italiano…
    I panni sporchi meglio laverseli in casa 😉

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