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  • #11528
    Calpurnia
    Partecipante

    Ciao amici!! Ormai è quasi un anno, o forse più, che sono qui su Discipulus e so che alcuni di voi hanno iniziato quest’anno o inizieranno presto l’università…
    Come voi ormai sapete -in teoria—-facendo adeguati scongiuri—-ho quasi finito il mio percorso universitario e quindi, con l’esperienza di questi anni, gli errori e le fregature, mi sento in dovere di darvi qualche consiglio!!
    1) se fate lettere moderne cercate di dare lo scritto preliminare di latino come prima cosa…subito dopo fare letteratura latina
    Infatti anche s evi consigliano di farlo al secondo anno…credetemi…dopo un anno avrete perso il 50% delle vostre conoscenze in merito…

    #12976
    imported_Sempronia
    Partecipante

    Grazie!
    La prossima volta che m’iscriverò all’Università, farò proprio così 😀

    #12977
    imported_Tiberius
    Partecipante

    @Calpurnia wrote:

    Infatti anche s evi consigliano di farlo al secondo anno…credetemi…dopo un anno avrete perso il 50% delle vostre conoscenze in merito…

    … sempre che non siate un caso limite e non vi iscriviate a lettere a 31 anni 😀

    In tal caso:
    1. impiegate i primi due anni per riprendere in mano il greco (se fate lettere classiche), e nel frattempo toglietevi tutti gli esami non attinenti al dipartimento di filologia classica (letterature italiane, geografia, glottologia, complementari vari);
    2. quando vi sentirete pronti accostatevi timidamente al vostro primo esame di greco, e se va bene addentate gli altri al più presto;
    3. impiegate il vostro terzo o quarto anno a riprendere in mano il latino, possibilmente con l’aiuto dello staff di DISCIPULUS 😉
    4. quando vi sentirete pronti, addentate tutti gli esami di latino al più presto inclusa la prova di traduzione.

    Casi limite a parte:
    il consiglio di fare lo scritto di latino al secondo anno è ragionevole, perché si parte dal presupposto che durante il primo anno si traduca e si studi grammatica approfondendo le conoscenze già acquisite al liceo e raggiungendo un livello superiore. Purtroppo però la stragrande maggioranza degli studenti, anche a lettere classiche, pensa che lo scritto di latino non sia un esame da “pre-parare” come tutti gli altri, e che possa essere risolto studiando i classici da portare agli altri esami, lavoro che invece non è affatto equivalente all’esercizio di traduzione autonoma (i classici infatti si studiano col traduttore, e spesso si tratta di poesia), con la conseguenza che la capacità di tradurre cala vertiginosamente.

    #12978
    Calpurnia
    Partecipante

    [quote=
    il consiglio di fare lo scritto di latino al secondo anno è ragionevole, perché si parte dal presupposto che durante il primo anno si traduca e si studi grammatica approfondendo le conoscenze già acquisite al liceo e raggiungendo un livello superiore. Purtroppo però la stragrande maggioranza degli studenti, anche a lettere classiche, pensa che lo scritto di latino non sia un esame da “pre-parare” come tutti gli altri, e che possa essere risolto studiando i classici da portare agli altri esami.[/quote]

    Per lettere classiche il ragionamento è sicuramente sensato, per lettere moderne ribadisco che è necessario prepararlo tra i primi esami, infatti non è previsto, nè si può frequentare, un corso di lingua latina, ci sono delle lezioni per principianti che non sono affatto adeguate al livello della prova…quindi…legge del minimo sforzo: le regole sono ancora fresche, gli autori freschissimi…e il 30% della prova è fatto…

    #12979
    imported_Tiberius
    Partecipante

    In realtà corsi di lingua latina non sono previsti nemmeno a lettere classiche, a parte i corsi per principianti che hai citato. Ci sono esami chiamati “Lingua latina” ma non hanno niente a che vedere con la prova di traduzione. Che io sappia, da molti anni a questa parte è un esame la cui preparazione è affidata totalmente all’autonomia di studio di ciascuno (dico da molti anni a questa parte e non da sempre, perché ho davanti a me il Tantucci major di mia madre, 600 pagine interamente sottolineate e pasticciate, incluse le versioni dall’italiano al latino).

    Più che fra lettere classiche e moderne, la differenza secondo me è fra chi con l’occasione della prova voglia migliorare le sue conoscenze e sia disponibile a fare un lavoro autonomo e indipendente da qualsiasi corso da frequentare (cosa che in teoria dovrebbe rappresentare il proseguimento del lavoro fatto al liceo), e chi veda lo scritto di latino come una rogna da togliersi dai piedi al più presto. In questo secondo caso è chiaro che aspettare di dimenticarsi tutto diventa controproducente, ma è anche chiaro che legge del minimo sforzo = legge della minima conoscenza.
    Niente da obiettare a nessuno, naturalmente: ognuno ha i suoi obiettivi, e capisco che non per tutti approfondire la capacità di leggere e tradurre in latino sia una priorità.

    Devo dire dalla mia esperienza che anche a lettere classiche nessuno, una volta liberatosi dalle pastoie del liceo, ha la volontà di mettersi a fare le versioncine come a scuola, con la conseguenza che lo scritto iniziano a darlo dal primo anno sì, ma per l’unica ragione di avere almeno 4 anni per tentarlo prima di passarlo 😀

    #12980
    Calpurnia
    Partecipante

    @Tiberius wrote:

    e chi veda lo scritto di latino come una rogna da togliersi dai piedi al più presto.

    Il fatto è che alla luce di 3 anni di lettere moderne e di 3 tentativi prima di passare latino…,i sento di dare questo consiglio prima che NON il latina in sè, ma L’ESAME di latino diventi un apiattola mortale che avvelena il corso di studi…come è successo a me!!

    Ciò non toglie che io sia ancora qui su Discipulus in mezzo agli amici a parlare di latino!! 😀

    #12981
    imported_Dionisius
    Partecipante

    Grazie mille Calpurnia, utilissima come sempre: terrò bene a mente i tuoi preziosi consigli! :*

    #12982
    imported_Sempronia
    Partecipante

    @Tiberius wrote:

    Che io sappia, da molti anni a questa parte è un esame la cui preparazione è affidata totalmente all’autonomia di studio di ciascuno (dico da molti anni a questa parte e non da sempre, perché ho davanti a me il Tantucci major di mia madre, 600 pagine interamente sottolineate e pasticciate, incluse le versioni dall’italiano al latino).

    Non riesco a ricordare nessun corso di latino, né per principianti, né per esperti 😀 , nei miei anni di Università (1968-1972).
    C’era da superare la prova scritta, e tanto bastava; probabilmente partivano dal presupposto che chi si iscriveva a lettere classiche dovesse già conoscere a fondo il latino.
    In effetti, mi sembra di averla fatta nel corso del primo anno, ma non ricordo di aver fatto un lavoro specifico di preparazione.
    Mi sono sempre meravigliata del fatto che non ci fosse una prova scritta di greco. In compenso, per il concorso a cattedre successivo, c’era la traduzione dal greco in latino. :tmi:

    #12983
    Ptolemaios
    Partecipante

    Da me il primo anno l’esame di Lingua latina (comune per tutti i corsi: lettere classiche/moderne, antropologia, storia etc.) è stato abbastanza semplice, dato che lo scritto (da dare prima di Letteratura latina, cioè entro il secondo anno) era tratto dalle prime righe della Vita di Annibale di Nepote (il famoso “Hannibal, Hamilcaris filius, Kartaginiensis….”), e nella parte orale consisteva nella traduzione a prima vista e nell’analisi grammaticale di un brano scelto dall’esaminatore con qualche domanda su aspetti puramente grammaticali tratti dal brano stesso. Al secondo anno, nell’esame di Letteratura latina, verrà chiesta più approfonditamente la sintassi (ci hanno detto che anche se l’esame è di letteratura preferiscono dare un taglio più linguistico che di critica letteraria)
    I corsi per principianti ci sono, e anche a vari livelli.
    Per greco, come al solito, c’è il corso zero per chi non ha fatto il liceo classico, e questo fa slittare Lingua greca al secondo anno, e quindi Letteratura greca al terzo.

    #12984
    Calpurnia
    Partecipante

    Secondo consiglio:
    Per chi ha da fare un laboratorio di scrittura: meglio farlo dopo aver dato linguistica o italiana…o viceversa visto che molto del programma di scrittura è una specie di riassunto di alcune parti di linguistica.

    #12985
    Artorius
    Partecipante

    Piccolo “fuori tema”:
    @Tiberius wrote:

    … sempre che non siate un caso limite e non vi iscriviate a lettere a 31 anni 😀

    Non immaginavo. Ma allora è proprio vero che non bisogna mai disperare! 🙂
    Complimenti per la determinazione e grazie per avermi indirettamente rinfrancato.

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