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  • in risposta a: Ma il Nucleare… #14622
    FreddyKeasler
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    @Randall wrote:

    Consiglio a tutti di leggere anche la perla di questo mentecatto, che scrive così subito dopo il grave terremoto in Giappone. Ora, uno dotato non dico di un cervello, ma almeno di quattro neuroni quattro in fila aspetterebbe almeno qualche giorno per parlare ed invece il nostro é senza vergogna…

    Da “IL MESSAGGERO” di sabato 12 marzo 2011 di Oscar Giannino (nome dell’idiota)


    TEST SUPERATO 1


    ~NUCLEARE SICURO, E LA PROVA DEL NOVE dì OSCAR GIANNINO DANDO

    ancora eravamo alle prime notizie del tremendo sisma che si è abbattuto sulla costa nordorientale del Giappone, ecco cheisitieleagenzie italiane harnno iniziato a diffondere notiziesull`allarrne nucleare. Orbene, se allo stato degli atti una prima cosa si può dire, è che proprio la terribile intensità del fenomeno abbattutosi sul Giappone ci consegna una nuova conferma del fatto che in materia di sicurezza di impianti nucleari, i passi in avanti compiuti negli ultimi decenni sono stati notevolissirni, tali da reggere nella realtà dei fatti senza creare pericol i per ambiente epopolazioneproprio l`impatto di eventi terribilmente fuori scala, quale quello veni catosi e come prescrivono appunto le norme nel cui rispetto si costruiscono oggi centrali atomiche.

    Il Giappone ha 54 centrali in esercizio secondo lAgenzia Intertaziona le per I`energia Atomica, centrali che coprono un quarto del fabbisogno elettrico del Paese. come si può regolarmente verificare dai report del sitodell Agenzia stessa, il Giappone è uno dei Paesi da sempre più impegnato nella piena trasparenza di quanto avviene nei suoi impianti. Proprio perl`elevatissimo rischio sismico di una parte rilevantedesuo territorio, prossimo o attraversato da linee di faglia di zolle tettoniche oceaniche e continentali, ha realizzato i suoi impianti adottando criteri antisismici sempre più alti nei decenni.

    Ed è questo il motivo per il quale le procedure automatiche di arresto dei reattori si sono subitaneamente attivate in quattro centrali nell`area nordorientale colpita dal sisma a epicentro oceanico, in altre due più distanti coinun.que entro 7 minuti è stato disposto il blocco, e in altre cinque ancorapiù lontanecomunque entro 20 minuti le autorità giapponesi hanno disposto il fermo di sicurezza, per una completa verifica della tenuta di ogni parte degli impianti.

    Nella centrale di Onagaiva, tra le quattro in cui ilfermo èstato automatico, è stato subito estinto un incendio dovuto a cortocircuiti elettrici in una turbina non interna al circuito di raffreddamento del materiale fissile, e dunque.senza nessun rilascio di scorie pericolose.

    Per un`altra centrale, quella di Fukushima, la più vicina a Sendai su cui si è abbattuto lo tsunami, è stata comunque disposta /evacuazione della popolazione entro i due chilometri di raggio, coree previsto dalle procedure nel caso M cui sia consigliabile prima pensare alla piena incolumità dei residenti e poi raddoppiare la piena verifica dell`assoluta tenuta degli impianti. Fino a ieri sera, i giapponesi hanno continuato a confermare all`Aiea che nessun rilascio di rnaterialepericoloso radioattività risultava segnalato. I inedia internazionali hanno, in altreparole, amplificato senza troppo comprendere la prima notizia rilanciata da Tokyo, relativa allo stato di emer genza nucleare proclamato dal governo di Tokyo prima chefosse trascor sa un`ora dall`evento. È una procedura standard di sicurezza, per eventi sismici superiori all`intensità 5 della scala Richter, e qui siamo in presenza di un`intensità 8, 9, di energia letteralmente spaventosa cotee documentano le immagini che tutti abbiamo visto.

    Stiamo parlando del settineo evento tellurico che mai abbia colpito il mondo dacché abbiamo strumenti e serie storiche per rilevali, eppure le centrali hanno tenuto. Si sono rivelate molto utili le lezioni.

    apprese alla nnaggiorecentrale atomica operante al mondo, quella di Kashiwazaki-K arirnacheha una potenza superiore agli 8 rasila Mw, chef il 16 luglio 2007 venne colpita da un sisma di magnitudo 6,6.

    L`impianto tenne, ma in quel caso furono i violentissimi movimenti oscillatori a detenninare lo sversamento di 1,2 metri cubi di acqua da una piscina per il combustibile esausto di uno dei reattori. Il rilascio di radioattività per questo evento, e per il rilascio di alcuni radioisotopi dall`impianto di ventilazione, fu rilevato subito e monitorato nel tempo delle autorità giapponesi, edèdocumentato nel sito Aiea come corrispondente a 10 milionesimi della dose ammessa in Giappone. Per conseguenza, l`incidente con nessun danno ambientale e sanitario venne classificato al livello zero della scala Ines, che misura la gravità degli imprevisti atomici.

    Possiamo trarre tre prime conclusioni. Una delle ragioni percui lecentrali elettronucleari costano tanto, è proprio la sicurezza: ma come si vede sono soldi ben spesi. Secondo:

    le norme di sicurezza vigenti in Europa sono altrettanto ferree di quelle giapponesi. Terzo, l`Italia ha vaste zone sismiche ma i fenomeni non sono della magnitudo di quelli giapponesi.

    Assistere, ieri, su molti siti italiani antinuclearisti, a corte si sovrapponevano sulla cartina dell`Italia le aree a rischio sismico e quelle addirittura a rischio incendi per tentare di dimostrare che il nucleare non possiamo permettercelo, è solo una dinnostrazionedi crassa ignoranza tecnologica.

    Vi prego di leggere la conclusione in neretto, vi rendete conto che scrive questo tizio??? Questo coso, non so nemmeno come definirlo...

    Semplicemente non c’è alternativa al nucleare, sì, possiamo iniziare a utilizzare fonti di energia alternative o rinnovabili per ridurre la nostra dipendenza dall’energia nucleare ..

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