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  • in risposta a: Il corso di Rosetta Stone. Esperienze, opinioni? #14767
    interRetiarius
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    Re: tradurre “indirizzo”

    Messaggioda brownjett il 19 gennaio 2013, 8:28
    Non ne avevo mai sentito parlare, ma per un momento ho pensato che avesse qualcosa a che fare con un Rosetta Project di cui si era parlato una volta su Discipulus.

    Rispondo qui perche’ mi sembra il posto piu`adatto. Allego una schermata, cosi si vede che roba e`. Come vedi, tra lavoro, famiglia e problemi vari, sto ancora alla lezione 4 del 1 livello…
    Se clicchi la donna che si sta pettinando, ti fa una spunta verde ed un suono di campanellino squillante, altimenti una x arancio accompagnata da un suono simile alla pernacchia.

    in risposta a: Cose trovate in rete #14785
    interRetiarius
    Partecipante

    ecco l’allegato:

    in risposta a: Il corso di Rosetta Stone. Esperienze, opinioni? #14765
    interRetiarius
    Partecipante

    A proposito di strumenti informatici per l’apprendimento del latino, c’è molto interesse intorno a Cicero
    http://www.cicerolatintutor.it/

    Ho dato uno sguardo a Cicero. Ho esitato un po’ prima di fare la registrazione perche’ dai video di presentazione sembra piu’adatto come supporto a chi e` gia`uno studente in un qualche Liceo, infatti, sembra molto orientato all’attivita`di traduzione dal latino all’italiano.

    Per curiosita`, comunque mi registro su Cicero. Login, esce fuori una pagina con un elenco di sigle, senza particolari commenti, ma si capisce che sono sigle di province. Non avendo elementi, per preferire l’una o l’altra, scelgo l’Aquila e mi elenca una sola scuola associata cliccabile, se ben ricordo a Sulmona. O quella o niente, clicco e mi dice che una richiesta di associazione ad una quarta e`stata inviata e che devo stare in attesa dell’accettazione da parte del docente (ovviamente, ormai credo che se ne parlera`a settembre…). Col vago timore che una quarta sia ancora un po’ troppo per il mio livello.

    Ora, molta acqua e`passata sotto i ponti da quando mi sono diplomato in elettronica. Non ho il problema di un compito da fare ne’ quello di un esame da superare. Al momento mi intriga di piu’ la possibilita` di scambiare qualche parola nella lingua degli avi, piuttosto che quella di riuscire in breve a tradurre i classici.
    Mi si potrebbe domandare con chi penso di poter parlare. Mah, per cominciare, almeno un prete, lo trovero`…
    🙂 eppoi,… questa sezione del forum… se si chiama “latine loquor”, dietro, una qualche idea ci sara`pure, no?

    Quando trovo ne il tempo, mi interessano testi relativamente recenti, per esempio, ultimamente, speravo di trovare tra gli scritti di Alessandro Volta il vocabolo per la pila elettrica.
    Non userei pila,-ae perche’ mi va in conflitto con “palla”.

    Il programma di cui parlavo, l’ho finalmente provato. La versione 3.7.5 messa su Windows Xp gira bene (macchina virtuale sopra un sistema Linux del fisso), invece su windows 7 (il portatile) mi ha dato qualche problema.
    Descrizione sommaria: ti va vedere un bicchiere e ti dice e ti scrive “poculum” e cosi’ fa per una quantita`di cose, animali, persone e azioni della vita di tutti i giorni. Non ti dice cosa sono i casi e le declinazioni ma vorrebbe farteli usare automaticamente per intuito. Ha la possibilita`di valutare l’input di un microfono per fare una qualche validazione della pronuncia. Usa la “restituta”.
    Da una parte mi conforta il fatto di risolvere con successo il 97% dei test, compresi, tra gli errori, anche quelli fatti per la fretta di cliccare velocemente (ebbene si`,talvolta, sbaglio la mira) 🙂 . Dall’altra, se ci sono errori, me li imparo cosi’ come sono.
    Se ci fossero frasi formalmente corrette, ma, eventualmente inusuali o improbabili, anche qui non avrei modo di accorgermene. L’altra cosa che mi da`un po’ da pensare sono i neologismi latini che anche qui vengono proposti.
    Questo e`un assaggio:
    birota, -ae bicicletta
    telehorasis televisore (ho visto altrove un’altra parola piu’simile all’italiano)
    radiophonia radioricevitore
    raeda, -ae automobile
    balneum bagno
    exedra soggiorno
    triclinium sala da pranzo
    labellum lavello
    macellum supermercato (mah, sbagliero`, ma qui lo vedrei piu`per macelleria…)

    I miei dubbi, per i quali sto ancora cercando opinioni, piu’ che sul metodo (secondo me, ha un che’ di diabolico), riguardano la qualita`del latino che viene proposto con quel programma che lascio valutare a chi puo` farlo.

    in risposta a: tradurre "indirizzo" #14759
    interRetiarius
    Partecipante

    Archivium, ci manca la i 😉

    Sei sicura? Quella i mi ha dato da pensare e ce l’avrei messa di getto. Ho cercato su “IL” (castiglioni-Mariotti) su cdrom per archivium anche nelle forme flesse ma non me lo trova. Mi trova invece “archivum”, vedi allegato…

    in risposta a: tradurre "indirizzo" #14757
    interRetiarius
    Partecipante

    :$
    Grazie, Sempronia.
    Mi salvo le correzioni e ricomincio daccapo. Stavolta pero’, non faro’ come la gatta frettolosa che partori’ i gattini ciechi… Per ora, da italiano a latino solo solo frasi semplici, tipo quelle del menu’ del browser.
    Vedi allegato. E’ solo una prova, con la maggior parte delle cose in italiano, ma potenzialmente completabile in qualcosa di fico. Se qualcuno e`interessato, posso raccontare come si fa…

    in risposta a: tradurre "indirizzo" #14755
    interRetiarius
    Partecipante

    Grazie, Sempronia, e` un po’ di tempo che non mi collego al forum.
    Effettivamente, devo pazientare facendo esercizi prima di cimentarmi in cose complicate pure dalla tecnologia moderna.

    Allora, acquisendo le correzioni e saltando i punti dove credo di aver capito gli errori:

    utens: Hoc mihi computatrum gestabile est. Possumne computatrum filo reti nectere?

    Questo e` il mio portatile. Lo posso collegare alla rete cablata?
    (perche’ potrebbe chiedermi in aggiunta o alternativa la rete wireless).

    retis administrator: iussorum fenestra aperi et ipconfig /all scribe.
    Quaeso, mihi basim sedecim numerorum lege.

    … fenestram aperi …. scribe. …. basim…. numerorum lege

    Ok, qui gli chiedo di leggermi il numero esadecimale che vedra`nella risposta del comando.

    Pensi che con le correzioni si capisce o e`ancora un po’ fuori dalla grazia del cielo?

    retis administrator: interretis generis quattuor numeralis inscriptio 172.16.4.121 est.

    che vuoi dire con generis quattuor?
    Attualmente esistono indirizzi di versione 4 e indirizzi versione 6 oggi in via di diffusione.
    Gli dico che si stratta di un indirizzo ipv4.

    retis administrator: non est, sed quando interretem navigas ad publicum
    numeralem inscriptionem translatitur.

    … sed, cum in interreti ….. publicam … transfertur

    intendevo dire che quando naviga internet il suo indirizzo locale verra`tradotto ad un
    indirizzo pubblico. Posso acquisire che per “viene tradotto” transfertur suona meglio di
    “traslatitur”?

    utens: Quomodo hoc numeralem in conformatione pono?

    cosa vuoi dire? capisco che parli di configurazione, ma non il resto

    Come metto questo indirizzo nella configurazione?

    retis administrator: in conformatione alii numeri sunt (nella configurazione ci sono altri numeri),
    retis binaris usus (Anglice: network mask), retis ianua (Anglice: gateway address) et
    nominis apparitor inscriptiones (Anglice: DNS address)

    .

    … alii…, quel binaris è sbagliato, ma non so come correggerlo se non capisco a chi si riferisce; non capisco nemmeno il
    nominis apparitor inscriptiones

    nella configurazione ci sono altri numeri, la network mask, gli indirizzi (rispettivamente) del gateway e del DNS server.
    Come vedi, l’italiano e`un po’ pigro di inventiva e si limita a importare le parole in inglese. Per tradurre in qualche modo quelle cose e`inevitatabile avventurarsi su pendii scivolosi:

    per “network mask” ho cercato di renderlo con retis binaris usus. Si tratta di un numero che, nella sua rappresentazione in binario, da` informazioni su come la rete a cui appartiene l’indirizzo e`usata.
    Non mi ricordo che giro ho fatto per trovare l’infame binaris. Come dire “numero binario”? Boole mi pare che ha scritto solo in inglese. C’e`un dizionario che riporta l’aggettivo binarius (doppio, di due) ammesso che si possa usare in questo senso, potrebbe andare al nominativo neutro (binarium)?

    per “gateway” visto che si tratta di una scatola che smista i pacchetti tra la rete interna e internet, possiamo verderlo come una “porta della rete”, retis ianua.

    per “DNS Server”, server dei nomi, computer che trascorre la propria vita a fornire il servizio di traduzione da nomi a indirizzi e viceversa. Potrebbe essere piu’ chiaro “nominis servus”? avevo messo apparitor giusto per evitare il significato di schiavo…

    Si dynamica computatrum conformatio protocollum (Anglice: DHCP) operat, solus permittis
    computatrum tuum per se facere.

    me lo dici in italiano, per favore?

    Se (sottinteso: sul tuo computer) il protocollo di configurazione dinamica (sta funzionando o) e`attivo, basta che permetti al tuo computer di (auto-configurarsi, ovvero) fare da solo…

    Ancora grazie.

    in risposta a: tradurre "indirizzo" #14753
    interRetiarius
    Partecipante

    Comincio a correggermi da solo. Il “retis procurator” ha evidentemente ancora qualche difficoltà:

    retis procurator: Tibi nomen iam in archivum est (il tuo nome e`gia`nel database). Quid est tabulae
    retiaria (della scheda, dell’interfaccia di rete) numeralis inscriptio?

    retis procurator: Tibi nomen iam in archivo est (il tuo nome e`gia`nel database). Quid est tabulae
    retiaria (della scheda, dell’interfaccia di rete) numeralis inscriptio?

    retis procurator: Nunc computatrum tuus in archivum est.

    retis procurator: Nunc computatrum tuus in archivo est.

    retis procurator: si connexum asperitatis habeas, cum telephono numero 243 mihi voca. vale.

    retis procurator: si connexum asperitatis habeas, telephono numero 243 mihi voca. vale.

    in risposta a: tradurre "indirizzo" #14752
    interRetiarius
    Partecipante

    Forse un principiante dovrebbe partire con qualcosa di piu`facile, ma da qualche parte bisogna pur cominciare… 🙂

    Bene, io ci provo, perdonate le caprate che certamente ci avro` messo, ogni correzione o suggerimento e`il benvenuto:

    usufaciens (utente, non ho trovato di meglio): Ignosce. Quis est retiarius?

    retis procurator (amministratore di rete): Ego sum. Quomodo possum adiuvare?

    usufaciens: Hic mihi computatrum gestabile est. Possumne
    computatrum cum filo reti nectere?

    retis procurator: Quis vocatur?

    ususarius: Claudius Iulianii voquor.

    retis procurator: Tibi nomen iam in archivum est (il tuo nome e`gia`nel database). Quid est tabulae
    retiaria (della scheda, dell’interfaccia di rete) numeralis inscriptio?

    usufaciens: Ubi est?

    retis procurator: Estne Linux?

    usufaciens: Non est. Windows est.

    retis procurator: iussorum fenestra aperis et ipconfig /all scribis.
    Quaeso, mihi basem sedecim numerum legis.

    usufaciens: viginti – cf – triginta – duo b – quattuor a – duo f

    retis procurator: Nunc computatrum tuus in archivum est.

    usufaciens: Quid est mihi interretis numeralis inscriptio?

    retis procurator: interretis generis quattuor numeralis inscriptio
    172.16.4.121 est.

    usufaciens: Estne publicus?

    retis procurator: non est, sed quando interretem navigas ad publicum
    numeralem inscriptionem translatitur.

    usufaciens: Quomodo hic numeralem in conformatione pono?

    retis procurator: in conformatione alia numeri sunt (nella configurazione ci sono altri numeri),
    retis binaris usus (Anglice: network mask), retis ianua (Anglice: gateway address) et
    nominis apparitor inscriptiones (Anglice: DNS address).

    Si dynamica computatrum conformatio protocollum (Anglice: DHCP) operat, solus permittis
    computatrum tuum per se facere.

    usufaciens: gratias tibi ago, vale.

    retis procurator: si connexum asperitatis habeas, cum telephono numero 243 mihi voca. vale.

    in risposta a: tradurre "indirizzo" #14750
    interRetiarius
    Partecipante

    No, per URL il “vocabula computatralia” http://www.obta.uw.edu.pl/~draco/docs/voccomp.html riporta:

    URL (Universal Resource Locator) Universale Rerum Locatrum n.

    che trovo abbastanza accettabile.

    Sto cercando di buttare giu` un diagolo tra un utente che vuole collegare in rete un portatile ed un amministratore di rete.
    Obiettivo immediato: fare esercizio facendomi correggere qualche errore, obiettivo a medio-lungo termine: contribuire alla versione latina di wikipedia.

    Esistono dunque almeno due altri indirizzi:

    – l’indirizzo fisico dell’interfaccia di rete. (tabulae retiaria numeralis inscriptio ? )
    si presenta come 6 coppie di numeri in rappresentazione esadecimale (sedecimalis?), separate da trattini o dai due punti, esempio: 00:30:48:5d:c0:a2.

    – l’indirizo internet propriamente detto. (interretis numeralis inscriptio?)
    si presenta, nella versione attualmente piu’ in uso (ipv4), come quattro numeri separati da punti,
    esempio: 192.168.1.52.

    In informatica, poi, “indirizzo” si usa anche per individuare locazioni di memoria. Programmando, si puo`specificare che si desidera riservare un luogo atto a contenerene un numero di qualche tipo, o altri tipi di dati, per esempio una certa lunghezza di caratteri qualsiasi, o cose piu’ strutturate.
    Confondendo l’indirizzo con l’oggetto indirizzato, possono succedere le cose piu’ pazze, il primo programma in cui ho combinato questo l’ho chiamato “urca” perche’ dava proprio i numeri…
    ecco perche’ il memoriae locus che proposto in vocabula computatralia non mi piace.

    in risposta a: tradurre "indirizzo" #14748
    interRetiarius
    Partecipante

    nel post precedente, il vocabolo usato per indirizzo di posta elettronica e` “inscriptio”…

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