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PartecipanteCaro Gioe, forse non ci conosci abbastanza bene, almeno non tanto da sapere che abbiamo le antenne. 😉
Ho notato “scentiae” e “quind”, ho cercato velocemente ed ho trovato la fonte.
http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20090227064816AA7Zh9cHai modificato qualcosa, ma non abbastanza…
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Partecipanteimported_Sempronia
Partecipante@Aiace Telamonio wrote:
@Sempronia wrote:
(Cmq )
Arghhh!! Tu quoque, summa magistra! Pure tu con i centimetri quadrati… :doh: :doh: ;( ;(
Era per provocarti 😀
Solo così ti fai sentire! 😉imported_Sempronia
PartecipantePresente!
(Cmq, se non mi vedete, fate squillare il mio telefono 😀 )imported_Sempronia
PartecipanteIn coda, all’ultimo momento, auguri riassuntivi! 😀
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Partecipante@Epimeteo wrote:
ciao a tutti,
sono nuovo qui, per cui mi scuso preventivamente x eventuali domanda banali che farò…Benvenuto 🙂
@Epimeteo wrote:sto cercando di imparare da solo il Greco antico (su una vecchia grammatica che avevo in casa); conosco il latino.
Non è affatto facile, ma è una lingua talmente bella che voglio tentare.Non arrenderti, vale la pena!
@Epimeteo wrote:
Non ho un Dizionario, e volevo chiedere se mi conviene prendere il Montanari o il Rocci
in particolare, per il Montanari ho visto esiste anche una versione CD-Rom:
è uguale a quella cartacea? qualcuno di voi la possiede e mi sa dire com’è?.Senza alcun dubbio, Montanari. La versione in CD è perfettamente uguale a quella cartacea e consente anche di cercare i traducenti greci di lemmi italiani.
@Epimeteo wrote:
In secondo luogo, per la pronuncia…so che è una vexata quaestio, ma c’è qualche sito affidabile dove posso imparare la pronuncia classica?
Vi ringrazio sin d’ora.Al momento, l’unico sito che mi viene in mente è quello di Berkeley, dove la pronuncia risente del fatto che i parlanti sono di madrelingua inglese, ma è un buon punto di partenza.
Tra l’altro, ci sono esercizi interattivi.
http://socrates.berkeley.edu/~ancgreek/PS Nel forum del vecchio Discipulus c’erano molte discussioni sullo studio del latino e del greco da autodidatti; c’era anche un lungo topic su Rocci e Montanari; infine si era parlato parecchio del metodo Oerberg, che, a mio parere, può funzionare per chi prova a imparare da solo.
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Partecipante@Major wrote:
😀 Giusto, Tib. Ma se io non fossi così tu non ti sogneresti mai di saltare su una Fiesta a 160 all’ora d’improvviso per andare a sbafarti un paio di fettone di ottimo babà! 😛
Ottimo babà? :^) 160 km all’ora? 😮
Non dirmi che ci ha ripensato! 😀imported_Sempronia
PartecipanteRicordati che, se hai qualche buco da riempire all’improvviso, puoi usare le due recensioni dei dizionari di latino (Castiglioni- Mariotti e Conte).
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Partecipante@Major wrote:
La setlist di Peppone è incompleta, mancano alcuni brani che non siamo riusciti a individuare, tuttavia sono certo di “Sitting on the dock of the bay”, arrangiata per archi e cantata in coppia con Anne Ducros (altro che Mina…)
Ho letto la lista di Peppone e ho avuto una piacevole conferma: Battiato sta rivalutando una certa musica degli anni 60/70 sopravvissuta benissimo al tempo.
I miei ricordi si sono affollati quando ho sentito alla radio i due pezzi di Endrigo (Era d’estate, Te lo leggo negli occhi), leggo nella lista di Peppone Alain Barrière, di cui conservo ancora i 45 giri, gli Aphrodite’s Childs, insomma, la mia giovinezza.
Probabilmente avrei riconosciuto qualcos’altro, ma voi due siete dei pischelli 😀imported_Sempronia
Partecipante@fofo wrote:
help! mi dite dove posso trovare AIACE CON LA TRADUZIONE
Dunque, Aiace è a Napoli, con la moglie, non con la traduzione! 😀
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PartecipanteAuguri, e fatti vivo più spesso! 🙂
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PartecipanteLa prima volta che ci sentiamo su skype, mi devi spiegare come funziona l’inserimento. 🙁
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PartecipanteBene anche per me giovedì, ma devo segnarmelo sul calendario 😀 .
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PartecipanteNon mi trovo con i colori, perché arancio vuol dire bozza, ma quello che hai non è in bozza.
Suggerimento per sequenza lezioni corsolunedì 23/2 10 ok, programmato, immagino “Nominativo e tema 3 decl”
lunedì 9/3 11 comprendere e tradurre
lunedì 23/3 12 qui meglio completare tempi semplici (ti mando futuro)
lunedì 6/4 13 cum e congiuntivo (già hai)lunedì 20/4 14 cum e indicativo (già hai)
lunedì 4/5 15 esercizi livello base e medio su cum (mail ieri); non so se vale la pena metterli in una sola lezione
lunedì 18/5 16 uso dei casi con preposizione (ho io, quasi finita)
a seguire abbiamo ancora 2 uscite: verba iubendi e relativi esercizi
Nel frattempo imposto altri argomenti.
17 Febbraio 2009 alle 14:22 in risposta a: Ricetta dagli estratti del Codice Sangallensis 762 #13063imported_Sempronia
PartecipanteQualche proposta…
(avevo scritto in word, ma la formattazione è andata perduta 😀 )Preparazione del liquido (o della salsa) detto oenogarum.
Si prendono pesci grassi, come lo sono salmoni, anguille, alose, sardine e aringhe, e con questi pesci e con erbe aromatiche secche si prepari questo composto insieme al sale. Si predispone un vaso solido e ben peciato della capacità di due o tre moggi, poi si prendono delle erbe aromatiche secche odorose sia di orto che di campo, come ad esempio aneto, coriandolo, finocchio, sedano, santoreggia, salvia, ruta, menta, sisimbro, ligustico, puleggio, timo, origano, bettonica, agrimonia e con queste si fa, prima di tutto, uno strato sul fondo del vaso. A questo punto si fa un altro strato coi pesci, interi se sono piccoli, tagliati a pezzi se grandi. Sopra questo si fa un terzo strato di sale, alto due dita. In questo modo si deve riempire il vaso fino all’orlo alternando sempre questi tre strati di erbe, pesce e sale; quindi il vaso va chiuso con un coperchio e così lasciato a riposare per sette giorni. Trascorsi questi, per i venti giorni seguenti questa preparazione deve essere mescolata fino al fondo del vaso con un bastone di legno fatto a forma di remo, due o tre volte al dì. Passati i venti giorni, il liquido prodotto da questo miscuglio viene raccolto e con esso si può ottenere o il liquamen o l’oenogarum, con questa ulteriore preparazione. Si prendono due sestari di questo liquido e si mescolano a mezzo sestario di vino buono, quindi si aggiunge a questo composto un mazzetto di ciascuna (interpreto così singuli manipuli) di queste quattro erbe aromatiche secche, ovvero aneto, coriandolo, santoreggia e salvia. Si aggiunge anche un pugnetto di seme di fieno greco e, fra le spezie, trenta o quaranta grani di pepe, tre denari di costo, (ho trovato che il costo è un’erba aromatica e che il denarius è anche una misura di peso), la stessa quantità di cannella e di garofano. Le spezie vanno mescolate al liquido macinate finemente. Quindi questo composto va cotto in un recipiente di ferro o di bronzo fino a che si riduca alla quantità di un sestario. Tuttavia, prima che cuocia del tutto, occorre aggiungere mezza libra di miele schiumato. (del costo di tre denari, e lo stesso di cannella e di garofano questa frase nel testo latino sta più su…). Quando il tutto si sarà ridotto, deve essere filtrato come i decotti fino a diventar limpido, ma deve essere versato nel filtro ancora bollente. Una volta filtrato e raffreddato, si conserva in un vaso ben peciato per condire le pietanze. -
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