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  • in risposta a: Riunioni periodiche di Didattica #12915
    imported_Tiberius
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    Per me va bene.

    in risposta a: Poeti contemporanei #13037
    imported_Tiberius
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    😀

    Continua così Atticus, meno male che ci sei tu, vitamina C per la mia autostima!

    in risposta a: Poeti contemporanei #13034
    imported_Tiberius
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    Eheh.. Busi è un geniaccio in verità, lui accentua la sua natura sicuramente egocentrica e narcisista, ci ha costruito un personaggio e capisco che possa dar fastidio o essere frainteso, ma quando lo senti parlare percepisci chiaramente che i contenuti non gli mancano. Ho letto molti suoi libri fra cui traduzioni (è un gran bravo traduttore da tre lingue moderne), e ti posso assicurare che ha una prosa degna di un grande scrittore. Certo le sue tematiche sono limitate e questo lo rende un autore di nicchia.. la sua intellettualità non è lontanamente paragonabile a quella di un Pasolini, ma è davvero un grande.

    Allevi?
    Si tratta di un genere di musica minimale, facilona, da aeroporto o da ascensore, priva di elaborazione e sviluppo, da aperitivo. In altre parole, è la versione italiana dello stile “new age”, musica per chi non ha troppa voglia di pensare. Qualcosa di simile a un certo Ludovico Einaudi che però si era fermato là. Allevi al contrario ha beneficiato di una sapiente costruzione di marketing, buon per lui, che però non dovrebbe ingannare un popolo di persone incapaci di giudicare criticamente facendosi passare per il nuovo Mozart e autoproclamandosi compositore di “musica classica contemporanea”. In questo modo Allevi appare meritevole del recupero dei giovani alla musica classica, quando in realtà il suo messaggio è semplicemente diseducativo, perché egli non fa altro che pop travestito da musica classica, e i giovani continuano allegramente a non sapere che cosa la musica classica davvero sia. Diseducare la massa significa farle credere di stare ascoltando l’erede della cultura musicale classica, significa abituarla a credere che il piacere estetico debba essere immediatamente raggiungibile, e che non si debba fare nessun minimo sforzo di penetrazione e comprensione di una forma per arrivare a godere di quella bellezza “pesante” (e se qualcuno ha chiamato l’altra musica “leggera” un motivo ci sarà…) che da sempre caratterizza il genere classico.

    Ciò che deve rattristare non è il successo di Allevi in sé, successo che è comprensibile in un paese che da fucina dell’ars musicae è precipitato nel baratro della cultura musicale nulla, ma è appunto l’immagine che si sta diffondendo presso chi non ha gli strumenti per valutare criticamente (e sono i più) di trovarsi di fronte a musica di spessore culturale e continuatrice del genere classico.

    Allevi è solo uno degli strumenti delle forze occulte per abbassare la cultura, distruggere lo spirito, abituare gli italiani all’ignoranza; il danno di Allevi è ben più che soltanto musicale…

    in risposta a: Poeti contemporanei #13032
    imported_Tiberius
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    Se non mi risulta male è stata pubblicata su un settimanale o mensile (ma chissà che non ne esca fuori un liber) 8)

    Sempronia, bisogna fare proselitismo per diffondere i nuovi talenti, le idee moderne!

    E adesso chi si chiedeva come mai, dopo aver ospitato Muti, Accardo, Maazel, il concerto di natale al senato sia stato tenuto da Giovanni Allevi che ha nientedimeno che diretto un’orchestra (“ho imparato quest’anno studiando i grandi maestri su youtube”), ha la spiegazione: Bondi è un fan di Allevi. Tutto torna. Scriverà un carme anche per lui?

    in risposta a: Commento #13017
    imported_Tiberius
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    Non c’è nessun messaggio nella coda di moderazione del pannello moderatore. Probabilmente perché questo si riferisce solo ai messaggi nel forum, mentre il commento è stato inserito nelle pagine del sito, cioè nel blog. Potrei entrare io nel blog col mio account (lo stesso che ora hai anche tu, Peppone 😉 ) e verificare i commenti da approvare, ma nel caso dovessi combinare qualche pasticcio aspettiamo il Major 😀

    in risposta a: Guinea Bissau #13005
    imported_Tiberius
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    Divertiti, arricchisciti, fai tante foto e al ritorno non farti venire il mal d’Africa !

    in risposta a: Università: i consigli di zia Calpurnia #12979
    imported_Tiberius
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    In realtà corsi di lingua latina non sono previsti nemmeno a lettere classiche, a parte i corsi per principianti che hai citato. Ci sono esami chiamati “Lingua latina” ma non hanno niente a che vedere con la prova di traduzione. Che io sappia, da molti anni a questa parte è un esame la cui preparazione è affidata totalmente all’autonomia di studio di ciascuno (dico da molti anni a questa parte e non da sempre, perché ho davanti a me il Tantucci major di mia madre, 600 pagine interamente sottolineate e pasticciate, incluse le versioni dall’italiano al latino).

    Più che fra lettere classiche e moderne, la differenza secondo me è fra chi con l’occasione della prova voglia migliorare le sue conoscenze e sia disponibile a fare un lavoro autonomo e indipendente da qualsiasi corso da frequentare (cosa che in teoria dovrebbe rappresentare il proseguimento del lavoro fatto al liceo), e chi veda lo scritto di latino come una rogna da togliersi dai piedi al più presto. In questo secondo caso è chiaro che aspettare di dimenticarsi tutto diventa controproducente, ma è anche chiaro che legge del minimo sforzo = legge della minima conoscenza.
    Niente da obiettare a nessuno, naturalmente: ognuno ha i suoi obiettivi, e capisco che non per tutti approfondire la capacità di leggere e tradurre in latino sia una priorità.

    Devo dire dalla mia esperienza che anche a lettere classiche nessuno, una volta liberatosi dalle pastoie del liceo, ha la volontà di mettersi a fare le versioncine come a scuola, con la conseguenza che lo scritto iniziano a darlo dal primo anno sì, ma per l’unica ragione di avere almeno 4 anni per tentarlo prima di passarlo 😀

    in risposta a: Università: i consigli di zia Calpurnia #12977
    imported_Tiberius
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    @Calpurnia wrote:

    Infatti anche s evi consigliano di farlo al secondo anno…credetemi…dopo un anno avrete perso il 50% delle vostre conoscenze in merito…

    … sempre che non siate un caso limite e non vi iscriviate a lettere a 31 anni 😀

    In tal caso:
    1. impiegate i primi due anni per riprendere in mano il greco (se fate lettere classiche), e nel frattempo toglietevi tutti gli esami non attinenti al dipartimento di filologia classica (letterature italiane, geografia, glottologia, complementari vari);
    2. quando vi sentirete pronti accostatevi timidamente al vostro primo esame di greco, e se va bene addentate gli altri al più presto;
    3. impiegate il vostro terzo o quarto anno a riprendere in mano il latino, possibilmente con l’aiuto dello staff di DISCIPULUS 😉
    4. quando vi sentirete pronti, addentate tutti gli esami di latino al più presto inclusa la prova di traduzione.

    Casi limite a parte:
    il consiglio di fare lo scritto di latino al secondo anno è ragionevole, perché si parte dal presupposto che durante il primo anno si traduca e si studi grammatica approfondendo le conoscenze già acquisite al liceo e raggiungendo un livello superiore. Purtroppo però la stragrande maggioranza degli studenti, anche a lettere classiche, pensa che lo scritto di latino non sia un esame da “pre-parare” come tutti gli altri, e che possa essere risolto studiando i classici da portare agli altri esami, lavoro che invece non è affatto equivalente all’esercizio di traduzione autonoma (i classici infatti si studiano col traduttore, e spesso si tratta di poesia), con la conseguenza che la capacità di tradurre cala vertiginosamente.

    in risposta a: Caro Ulisse… #13003
    imported_Tiberius
    Partecipante

    Auguroni anche dal Tib :clap:

    in risposta a: Programmazione della pubblicazione articoli #12962
    imported_Tiberius
    Partecipante

    Sarebbe più “carino” aprire un nuovo filone.

    in risposta a: Programmazione della pubblicazione articoli #12954
    imported_Tiberius
    Partecipante

    Visto che il mio post si è volatilizzato, lo riproduco più o meno come era:

    “Per Sempronia: allora sei perdonata!
    Cmq che è successo? Si è laureato Davide??
    [e se non ho capito male, avevo solo sbagliato figlio 😀 ]

    Per il Major: se pensi di inserire quello che ho scritto a fine mese, potrei stendere qualcosa sui classici Utet da inserire contestualmente alla pubblicazione nella sezione delle recensioni. Ciò implicherebbe aprire subito tale sezione con un minimo di contenuto dentro e potrebbe essere un modo per invogliare altri utenti a mandare qualcosa scritto da loro. Suggerisco anche di dare un buon rilievo nel forum stesso, oltre che nel “lancio” come è già stato scritto, non tanto agli articoli in sé ma alla possibilità di contribuire con i propri scritti. Come ho già detto in passato l’aspettativa di vedere pubblicato del materiale proprio, ancorché a titolo gratuito, è sempre una valida calamita per attirare utenti.”

    in risposta a: Programmazione della pubblicazione articoli #12953
    imported_Tiberius
    Partecipante

    Ero sicurissimo di aver inserito un post fra quello di Atticus delle 15.07 e quello successivo del Major…. ❓

    in risposta a: Programmazione della pubblicazione articoli #12939
    imported_Tiberius
    Partecipante

    Due giorni a Roma? E perché non mi hai detto niente?! :doh:

    Programmazione: non ho ben capito con quale cadenza dovrei contribuire io, sempre che ci sia una cadenza; lo chiedo tanto per darmi una regolata e se è il caso iniziare a pensare a qualcosa di nuovo.

    in risposta a: Riunioni periodiche di Didattica #12895
    imported_Tiberius
    Partecipante

    Scusa avevo dimenticato.
    In viva voce va benissimo.

    in risposta a: Riunioni periodiche di Didattica #12891
    imported_Tiberius
    Partecipante

    Per me sempre tranne il lunedì sera e a parte casi eccezionali (domani sera per esempio, supremo evento mondano, vado a cena da una mia amica a 600 metri casa mia…).

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