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  • in risposta a: Buon Natale! #14734
    imported_Tiberius
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    Io per quelli di Natale non ho fatto in tempo, ma porgo con molto piacere a mio modo quelli di un felice anno nuovo:

    “… in fondo la vita è così: molta disperazione, ma anche qualche istante di bellezza dove il tempo non è più lo stesso. E’ come se le note musicali creassero una specie di parentesi temporale, una sospensione, un altrove in questo luogo, un sempre nel mai… Perché d’ora in poi andrò alla ricerca dei sempre nel mai. La bellezza, qui, in questo mondo”.

    Auguro a me e a tutti di trovare, con la musica, l’arte o in qualsiasi altro modo, il momento magico in cui il tempo è sospeso e il presente, solo il presente, ci riempie di bellezza!

    in risposta a: Auguri a Tiberius #14664
    imported_Tiberius
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    Grazie mille per gli auguri!
    Sono desaparecido dal sito ma voi non lo siete dal mio cuore :inlove:

    ps. cmq (comunque) è vero: sono uno splendido quarantenne e non ho mai riscosso così tanto successo nemmeno quando avevo 20 anni 8)

    in risposta a: traduzione epigrafe #14425
    imported_Tiberius
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    @maxume-minume wrote:

    non potendosi ammettere, in uno studente, una simile deficienza nella conoscenza della grammatica latina

    Approfitto per notare che purtroppo in realtà il costrutto del relativo col determinativo sottinteso (ii qui in questo caso) è uno dei più frequenti motivi di imbarazzo anche negli allievi delle ultime classi (di certo non nei migliori), che magari non tradurrebbero “qui” come avv. di luogo ma resterebbero a lambiccarsi il cervello su come collegare il relativo al resto della frase, senza arrivare alla soluzione. Cosa poco confortante, soprattutto quando malgrado la frequenza con cui si imbattono nel costrutto, repetita non juvant…

    in risposta a: [Greco] Dizionario / pronuncia #13153
    imported_Tiberius
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    Sono molto d’accordo con l’esempio del duce (la cui soppressione peraltro potrebbe rispondere anche a motivi ben più deprecabili di buonismo linguistico, o come si dice “politically correct”).

    Non ho però avuto modo di confrontare le due edizioni, perciò mi incuriosisce sapere cosa Lei intende per “termine desueto”, se potesse riportare qualche altro esempio.
    Per il momento l’associazione apprendere una lingua antica / usare termini desueti non mi soddisfa molto, se non altro perché non capisco cosa c’entri l’uso del termine desueto – che è una questione tutta di lingua italiana – con il trattare civiltà passate, come se il fatto di star leggendo Platone piuttosto che Milan Kundera mi autorizzasse a convertire un’espressione del primo in “lo menò seco alla magione” e una del secondo con lo stesso significato in “lo condusse a casa con sé”.

    Inoltre, credo che un vocabolario di greco antico abbia, nella parte in cui si occupa della scelta dei traducenti, una funzione meramente pratica (rispetto a quella più tecnico-scientifica riguardante ad es. la struttura storico-morfologica della parola), ed è logico che si esprima in base non dico alla lingua meramente standard dell’epoca in cui esso è prodotto, ma almeno ad una che non sappia di retorica muffita.

    in risposta a: Manuale di lingua omerica #14376
    imported_Tiberius
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    @Peppone wrote:

    Cantarella R. – Scarpat G., BREVE INTRODUZIONE AD OMERO; Ed. Dante Alighieri.

    Come compendio di linguistica omerica non è male, a patto di riuscire a isolare e opportunamente cestinare bestialità come quella che “il poeta” (ma quale??!) avrebbe vissuto in vari luoghi della Grecia e per questo il suo dialetto risulterebbe variegato 😮
    Il libro si rifà infatti ad una impostazione unitarista e tratta Omero come se fosse un poeta realmente esistito in carne ed ossa, e non invece l’ipostasi di una tradizione secolare di anonimi cantori. Si trovano tracce di questo approccio anche nell’appendice linguistica, mentre la prima parte di Cantarella, quella letteraria, è praticamente illeggibile.

    Per il resto non conosco altri manuali di questo tipo avendo studiato la lingua omerica più che altro attraverso le notazioni che trovavo via via in grammatiche storiche generali.

    in risposta a: Auguri a Peppone! #14304
    imported_Tiberius
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    @Peppone wrote:

    Si invecchia si, ma mai quanto il Magister! 😀

    Soprattutto il tuo spirito si racconta essere molto gioviale e goliardico, il che è sicuro segno di freschezza 😉

    Auguri! :party:

    in risposta a: Assimil Vs Familia romana #14227
    imported_Tiberius
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    @Hostilius_LXXXV wrote:

    tali metodi sono utili soprattutto a chi è di madre lingua non romanza e più in generale a chi è interessato a studiare da autodidatta disinteressandosi della lunghezza del periodo di apprendimento e dell’imparare anche l’uso attivo della lingua. Se questi metodi portano allo scopo è quindi qualcosa che dipende molto quindi dalle esperienze passate, capacità, motivazioni e obiettivi dello studente.

    Sono assolutamente d’accordo.
    A questo proposito rispondo ad Aglaia che dice di voler acquisire maggiore capacità di leggere e capire un testo latino. La prendo leggermente alla larga: sono uno che si è iscritto a Lettere classiche dopo 12 anni dalla fine del Liceo (classico). Durante tutto questo tempo mi ero completamente allontanato dalle lingue antiche. Di conseguenza ho dovuto intraprendere un percorso di ripresa del latino e del greco sin dal più elementare rosa/rosae, per riprendere tutta la grammatica sin dall’inizio e ritrovare familiarità con il lessico e la lingua, altrimenti non avrei potuto affrontare i programmi più specifici e approfonditi degli esami universitari. Per questo il primo anno di università ho fatto solo esami di italiano, geografia, etc, mentre per conto mio mi ristudiavo daccapo prima il greco e poi il latino. Per raggiungere lo scopo ho fatto né più né meno di quello che facevo al liceo: studiavo/rivedevo la grammatica e facevo versioni.
    Ora immagino che il mio obiettivo fosse più specifico di quanto lo è il tuo (e poi c’era il piacere enorme di sfogliare e sottolineare di nuovo il mio libro di grammatica e “fare la versione”, che mi riportava ai bei tempi del liceo), ma la mia idea è che se si è studiato il latino a scuola e quindi si possiedono basi, libri, e un metodo di studio, la cosa migliore è riprendere quella strada e perfezionarla: in termini di solidità e di durata nel tempo, oltre che di comprensione del perché delle cose (che ad un livello di studio superiore è l’aspetto più importante), le conoscenze acquisite col metodo tradizionale rimangono le migliori.

    in risposta a: Ciao ragassi… langue d’oc #14299
    imported_Tiberius
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    Mi sono documentato, ma l’unico indizio che ho trovato è “tastiera” … quella però non vale!!

    in risposta a: Ciao ragassi… langue d’oc #14297
    imported_Tiberius
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    Ecco cosa ho sempre detestato del pianoforte: il fatto che debba stare incollato al pavimento, inamovibile, e non si possano prendere queste divertenti iniziative!

    Personalmente non so nulla di lingue romanze che vada oltre la storia della letteratura, ma ho molti cd di repertorio medioevale e magari se ne hai anche tu, come immagino, potresti ascoltare lì la pronuncia seguendo il testo. Ma credo che tu ci abbia già pensato… o forse vuoi farti un’idea tua anche al di là delle incisioni.

    in risposta a: Utente Gabriele #14130
    imported_Tiberius
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    Sono in parte d’accordo sul discorso adolescenti, su cui non avevo fatto mente locale, ma per altra parte mi verrebbe da dire che in realtà l’essere adolescenti è una categoria dello spirito e non certo anagrafica… nulla impedisce che il Gabriele sia a suo modo anche lui un adolescente che cerca la sua strada mentre stando dietro al bancone di un hotel alle 4 del mattino elabora i suoi sogni di riscatto.

    Non avevo pensato al mio atteggiamento nei suoi confronti in termini di snobismo, ma posso anche accettarlo; sono consapevole che lo snobismo fa parte del mio carattere ma non me ne vergogno perché non l’ho mai usato come arma di disprezzo per il prossimo e non ha mai inibito la mia naturale curiosità di conoscere e capire le persone, senza preclusioni a priori. Infatti anche la mia risposta poi non pubblicata era diretta a stimolare un approfondimento dell’argomento per vedere cosa sarebbe uscito fuori dai meandri della sua mente. Non so dove tu legga l’interesse del Major a capirne le motivazioni, ma forse mi è sfuggita qualche sfumatura. Di sicuro non avendo facebook sono limitato nell’andare alla ricerca delle informazioni personali e attività collaterali degli utenti.

    ps. Ma perché, a Luca Canali piacciono i maschietti?!

    in risposta a: Utente Aglaia #14293
    imported_Tiberius
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    Azz…
    sei proprio un segugio.

    in risposta a: Utente Aglaia #14290
    imported_Tiberius
    Partecipante

    E adesso parlaci, chiedile dove diavolo vive, spiegale tutta la storia del forum etc etc, il programma degli articoli etc etc… e vedi cosa ti propone.
    Ovviamente fatti mandare una foto per soddisfare la curiosità di tutti 😆

    in risposta a: Utente Gabriele #14127
    imported_Tiberius
    Partecipante

    Non so Major, capisco quello che vuoi dire ma sul come procedere non saprei davvero. Io ho risposto, qui (post poi non inserito) come nell’argomento linguistico, perché mi sembrava di avere qualcosa da dire e avevo tempo e voglia di elaborare il tutto in uno scritto. Probabilmente in altre occasioni sarei stato zitto per mancanza di tempo o interesse all’argomento ma non per snobbarlo volutamente.

    Sicuramente c’è un fattore personale, e cioè che esiste una certa categoria di persone che nonostante la saccenza e gli insulti velati come hai fatto notare tu, non riesce davvero ad irritarmi. Gorax, Petronio, Gabriele: come notavamo di persona, tutta gente a te insopportabile e a me no. Cos’hanno in comune? Sono dei frustrati, esaltati, nel loro piccolo facinorosi, è come se avessero perso il loro treno e si costruiscono il piedistallo per compenso, ma non hanno nemmeno un barlume dello spessore necessario per rendersi davvero odiosi (perché ci vuole intelligenza anche in questo). E’ in questo senso che mi sembrano innocui. Ma avete visto come scrive?! E’ un profluvio di idee sconnesse, non sa nemmeno mettere in ordine un discorso con una sintassi che regga. Sogna di fare il ricercatore e fa errori di ortografia da terza elementare. E avete letto come ha reagito alla risposta di Atticus? Che gli vuoi dire a uno così?

    Comunque l’ultima che hai detto mi sembra la più pratica.

    Se poi volete proprio liberarvene, io un’idea ce l’avrei…. :wasntme:
    Si apra un topic in cui si dice che questo forum è gayfriendly etc etc e che si invitano tutti gli utenti a partecipare a una sfilata di drag queen che si terrà nel tale luogo etc etc … Vedete come scappa!!

    in risposta a: Utente Aglaia #14288
    imported_Tiberius
    Partecipante

    Chiedile se ha skype per discutere meglio la faccenda…

    in risposta a: Utente Gabriele #14124
    imported_Tiberius
    Partecipante

    Major, come volevi che gli rispondessi dopo che lo hai freddato facendogli il verso e minacciando di chiudere il topic?? Poi con tutti i topic che ci stanno e la gran confusione di argomenti trattati, certo che un OT è davvero inaccettabile…
    La mia risposta era solo un pallido esempio di come si possa trattare con questi utenti, a mio parere – insisto – perfettamente innocui, senza prenderli per i fondelli o dare risposte acidule (un’alternativa saggia potrebbe essere non rispondere affatto).
    Ma non è certo nel mio ruolo dire a persone adulte cosa e come rispondere, quindi fate come vi pare, mi sento francamente in minoranza.
    Di sicuro se continuate con il vostro astio non sarà difficile restringere il buchetto e farlo scappare a gambe levate. In passato ci siamo riusciti spesso con la medesima tecnica (e io personalmente ho fatto la mia autocritica, non so voialtri)… resta da chiedersi se anche adesso sia il caso di farsi trascinare dalle personali idiosincrasie o se non sia meglio cercare di tenerle dall’altra parte dello schermo, tanto per movimentare un po’ le acque… sto facendo un discorso di ragion di forum 😉

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