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Dema
PartecipanteAuguri! (ci vorrebbe la faccina che tiene in mano la candela!)
Dema
PartecipanteAdesso sono all’Università, ma ricordo bene come ho studiato il latino al biennio.
Se penso al grande peso che ha la fonetica nella didattica del greco, devo dire che in latino si insegnano in modo alquanto veloce e sommario le più elementari regole di pronuncia (che, in Italia, è quella ecclesiastica), cenni sulla quantità delle parole e legge del trisilabismo (i più fortunati – rarissimi – apprendono anche qualche nozione di prosodia). Nel mio caso è stato lo studio della grammatica latina ad influenzare quello della grammatica italiana (infatti all’inizio dello studio del latino la grammatica italiana è un prerequisito fondamentale). Al primo anno ho studiato la morfologia del nome, del verbo, dell’aggettivo e del pronome. Per quanto riguarda la sintassi ho studiato le subordinate temporali, narrative, consecutive, causali, concessive e ablativo assoluto. Al secondo anno ho continuato con lo studio della sintassi: perifrastica attiva e passiva, relative, infinitive, sintassi del participio e verbi irregolari. Al terzo anno ho studiato la sintassi dei casi e la sintassi del periodo, in particolare uso dei congiuntivi indipendenti, subordinate epesegetiche, completive e periodo ipotetico (cenni sull’attrazione modale)Dema
Partecipante@l_golinelli wrote:
Mox ego quoque incipiam linguam discere grecam. Sine magistri auxilio, hand dubie. 😉
Optime! :rofl:
Uterisne libro “Athénaze” nominato?
Dema
Partecipante@Sempronia wrote:
Azzardo un’interpretazione: voleva dire “Quante lingue vi piacciono?”, poi ci ha ripensato e voleva chiedere: “Quale lingua vi piace?”. La contaminatio è molto singolare 😀
Secondo me è un lapsus. Molto probabilmente era distratta quando ha scritto 😆
Dema
Partecipante@Dionisius wrote:
“Peto veniam” hoc est rectius 😀 .
De neutro plurali cogitabam!
@Dionisius wrote:
Nunc scio ubi habeo (habebam habeboque) mentem.
Estne melior forma <<habuerim>> (haberem aut habiturus sim)?
Dema
Partecipante@Dionisius wrote:
il patito di anglistica (che sarei io).
Mi potrei offendere 😀Anch’io sono un filo-anglista (o simile)! Si deve tuttavia ammettere che la matrice linguistica inglese si distingue per una sua certa semplicità che comunque non la rende banale.
P.S.: è da quando è stato aperto questo thread che mi interrogo sulla bizzarria del suo titolo :^)
Dema
PartecipanteNon Latinam, sed Graecam linguam didici sine magistri auxilio.
Dema
PartecipanteVerum est, peto venia 😉
Dema
Partecipante@Ptolemaios wrote:
Proprio non riesce a piacermi ;( (e ripeto: purtroppo).
Sei un uomo troppo sofisticato per divenire un anglofono 😛
Dema
Partecipante@Ptolemaios wrote:
Ne curam tibi facias
Forsitan Ne feceris voluisti scribere 😆 !
@Ptolemaios wrote:
Visne sacerdos fieri? Aut est cupiditas discendi quia haec tibi grata sunt?
Futuro tempore videbimus qualem viam diligam (aut ecclesiasticam – :angel: – aut familiarem – :* -).
Dema
PartecipanteDema
Partecipante@Dionisius wrote:
Vere! Docere aliquem aliquam rem. Recte? Grazias ago tibi.
Alia parva emendatio:
GraTias ago tibi! (lapsus freudianus est!)Dema
Partecipante@Dionisius wrote:
versus aliquando compono; amore captus.
Poetae “stilnovisti” quoque scripserunt cum amor cepisset eos. Enim Dans scribebat in Comoedia:
«I’ mi son un che, quando
Amor mi spira, noto, e a quel modo
ch’e’ ditta dentro vo significando».
Nunc, in meis universitatis studiis, operam do in hac clara parte litterarum nostrorum: mirabile lectu!Dema
Partecipante@Sempronia wrote:
Basta così?
No, melius abundare quam deficere!
:clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap:
Complimenti davvero!
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