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  • in risposta a: Consiglio su un testo di metrica #13788
    Dema
    Partecipante

    Io per preparare gli esami sto usando il capitolo dedicato alla metrica della Propedeutica al latino universitario e il libro di Bruno Gentili Metrica e ritmica (però è molto difficile, ti consiglio quello della Martinelli Gli strumenti del poeta).

    in risposta a: Tanti auguri al Major… #13600
    Dema
    Partecipante

    Auguri 😉

    in risposta a: Ab urbe condita #13609
    Dema
    Partecipante

    Condita è participio perfetto del verbo condo, condis, condidi, conditum, condĕre. Concorda col sostantivo – in ablativo singolare – urbe, retto dalla preposizione ab. Quindi, se si traduce letteralmente, si ha “Dalla città fondata”, che è meglio rendere con “Dalla fondazione della città” (meno letterale ma più espressiva).

    in risposta a: traduzione #13571
    Dema
    Partecipante

    @zzzggg wrote:

    Innanzi tutto grazie dell’aiuto. Mi resta comunque un dubbio: perchè “estote parati” e non “parate”? io l’ho inserito perchè mi suonava meglio.. diciamo che dopo anni di studio del latino capita a volte che certe frasi ti suonino meglio di altre.. ma credo “parate” sarebbe forse più corretto. Voi che dite?

    Il solo parate non implica necessariamente una significato riflessivo ( suona più come un generico “preparate”), mentre estote parati, seppur non pedissequo alla struttura italiana, ne rispecchia il significato.

    Tu stesso hai capito che, in un certo senso, estote parati suona meglio di parate. Questo significa che hai interiorizzato la semantica della lingua latina e le tue abilità linguistiche ti hanno indotto a discernere quale sia la forma più corretta con cui rendere l’italiano preparatevi -se ci fai caso, hai reso un imperativo presente con un imperativo futuro, ulteriore incoerenza formale, ma non semantica-.

    in risposta a: traduzione #13569
    Dema
    Partecipante

    Urca… ho perseverato sino ad ora nella convinzione che l’aggettivo fosse della seconda classe, invece Lacedaemon, Lacedaemonis indica la città, chiedo venia :tmi: .

    in risposta a: traduzione #13567
    Dema
    Partecipante

    Direi che Lacedaemones, estote parati ad gloriam (magari aggiungi anche un gerundivo adipiscendamconsequendam) possa andare.

    in risposta a: Sintassi greca #13556
    Dema
    Partecipante

    Si, lì è ben fatta.

    in risposta a: Sintassi greca #13554
    Dema
    Partecipante

    Io possiedo Il nuovo Lingua Greca.

    in risposta a: Sintassi greca #13552
    Dema
    Partecipante

    Purtroppo c’è una lacuna bibliografica per quanto riguarda la sintassi greca (almeno per quanto riguarda la produzione italiana). La migliore trattazione di sintassi che finora ho potuto esaminare è stata quella presente sul Bottin-Quaglia.

    in risposta a: Sintassi greca #13550
    Dema
    Partecipante

    Io ho ordinato in libreria questo:
    Cantarella R.- Coppola C., NOZIONI DI SINTASSI, Breve corso di sintassi. E’ edito dalla Dante Alighieri.

    in risposta a: Auguri a Peppone #13547
    Dema
    Partecipante

    Pollà chronìa!!!

    in risposta a: Compendi di letteratura greca e latina #13541
    Dema
    Partecipante

    Potresti avvalerti di:
    Prima lezione di letteratura latina,di La Penna
    Prima lezione di letteratura greca, di Montanari
    editi da La Terza.

    in risposta a: Metodo induttivo: Assimil o Orberg? #13535
    Dema
    Partecipante

    Non credere che sia cosa impossibile! Alla maturità danno 4 ore perchè per la maggior parte degli studenti il latino è una materia-incubo. Per coloro che invece ne sono strenui amanti e hanno dedicato parecchio del loro tempo a questa materia tutto si semplifica notevolmente.

    in risposta a: Metodo induttivo: Assimil o Orberg? #13533
    Dema
    Partecipante

    Boh, non so cosa dirti….forse il tuo problema sta nel lessico e nella dizionario-dipendenza…

    in risposta a: Metodo induttivo: Assimil o Orberg? #13530
    Dema
    Partecipante

    @Ptolemaios wrote:

    No, dell’itacistica non ho parlato. Erasmo è stato fra i primi a porsi il problema della pronuncia storica, ma al suo tempo non aveva ancora gli strumenti e le conoscenze che abbiamo oggi, quindi la sua sarebbe una pronuncia classica un po’ “da correggere” in certi punti, ma ormai è talmente diffusa che della “correzione” si parla solo a un livello un po’ più specialistico.

    E la diatriba etacisticaitacistica sai per caso quando si è scatenata?

    Per curiosità e per migliorare la conoscenza della lingua…non mi sembra cosa da poco riuscire ad ottenere i risultati di cui si parla nel sito (come essere in grado di leggere e capire Petronio all’impronta, al momento forse riesco a capire a grandi linee Nepote). Funziona veramente?

    Allora non vorrei fare l’acidone, ma per leggere all’impronta Petronio (e molti altri) non è indispensabile il metodo natura, avendo tu fatto un liceo classico (però sai, non conoscendoti, magari potresti aver avuto un insegnante non proprio bravo o altre “cause di forza maggiore” 😀 ). Tuttavia sì, come può testimoniare Ptolemaios, il metodo natura può portarti a fare questo (come, del resto il metodo tradizionale, basato sull’antologia, nel triennio, dei maggiori autori latini).

    Urbino. Anche tu lettere classiche?

    Sì, II anno a Verona.

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