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Artorius
PartecipanteGrazie per l’elegante e interessante disquisizione. 🙂
Artorius
PartecipanteChiedo scusa per il ritardo e m’aggiungo ai benauguranti. 🙂
A chi non avesse riconosciuto la citazione, segnalo questa scenetta, scoperta proprio pochi giorni fa.11 Marzo 2010 alle 18:30 in risposta a: Polverini, polveroni elettorali e "sindrome dell’autografo" #13873Artorius
Partecipante:wasntme: Ho cancellato i miei due interventi perché, rileggendoli, mi sono reso conto d’averli scritti male: mi sembrava che potessero essere compresi in senso opposto a quanto intendevo dire.
Non ero stilisticamente molto ispirato, quando li ho scritti, ma mi sembrava brutto lasciare il tuo intervento senza risposte; poi ho pensato che una risposta scritta male è peggio di nessuna risposta.
Inoltre, avevo scritto che l’Italia è senza dubbio ancora una democrazia, ma non ne sono poi cosí certo; cambio opinione a seconda del morale. Forse, però, il me che non considera l’Italia una vera democrazia, non considererebbe vere democrazie neanche molte altre democrazie occidentali.Qual è la tua/vostra) reazione, di fronte a tutto questo? Io sono dilaniato tra la parte di me che vorrebbe «scendere in campo» —mi si perdoni l’infelice citazione— e mi ritiene ignavo, e l’altra parte che è cosciente che non serve accostarsi alla politica senz’aver raggiunto prima una preparazione intellettuale superiore (o quantomeno pari) a quella della gente che s’intende sostituire.
Due sono le illusioni in cui si rischia di cadere:
1) che bastino l’onesta e le migliori intenzioni;
(Non è vero, perché la persona piú pura può sempre essere ingannata e/o fatta fuori, se non è preparata.)
2) che i propri avversari reggano male la cosa pubblica perché necessariamente malvagi e/o ignoranti.
(Neanche questo è vero: una fazione politica non è mai del tutto omogenea, perciò, seppure possa esservici qualche malintenzionato, ci sono sicuramente anche molti errabondi in buona fede; in secondo luogo, chi si mostra ignorante non lo è necessariamente.)Anche quest’intervento è scritto (o magari anche pensato) male, ma una risposta era d’obbligo.
P.S.: Sono stanco di quei giornalisti che continuano, imperterriti, a dare per imminente la caduta di Berlusconi: non bisogna confondere i sogni colla realtà, altrimenti si rischia di sottovalutare l’avversario, cosa che porta a un suo ulteriore rafforzamento.
Artorius
PartecipanteGrazie. 🙂
Artorius
Partecipante:wasntme: Mmm, ammetto d’essere stato divertito piú dal testo originale che dalla «ricreazione» umoristica. Sapresti per caso dirmi la fonte dell’aneddoto? M’ha incuriosito: ho provato a cercarlo, ma non l’ho trovato.
Artorius
PartecipanteSeppur con leggerissimo ritardo 😛 , credo d’aver trovato ciò che fa al caso di Ptolemaios:
«Sintassi storica del greco antico», di Nicola Basile, Levante editori; seconda edizione (2001), 862 pagine*, 35,12 €.
Qui la scheda.
Preciso che non la conosco di persona, ma mi ci sono casualmente imbattuto leggendo una discussione d’it.cultura.classica, nella quale intervenne anche il nostro benemerito Teo Orlando (col quale son orgoglioso di condividere il cognome), sempre fecondo d’ottime segnalazioni bibliografiche. Come noterete, egli precisa di preferire, però, limitatamente allo stile espositivo, la «Syntaxe grecque» d’Humbert, per l’editore Klincksieck; quindi immagino che Ptolemaios, che so appassionato di francese, potrebbe apprezzare anche questa.
Si parla (a tratti) della sintassi di Basile anche in quest’altra discussione della stessa lista di distribuzione, dove interviene l’autore in persona.*Corposa (persino piú dell’opera di Traina e Bertotti!), appunto, come la si desiderava. 😀
Artorius
Partecipante😮 A quanto pare, la questione è piú complessa di quanto immaginassi: io credevo che avessi disattivato il vecchio forum solo per un discorso di rinnovamento.
@Major wrote:
database MSSQL che costava una bella cifretta l’anno, non essendo open source.
Pensi che sarebbero sufficienti, un paio d’euro ciascuno, per il primo anno? Io sarei disposto a versare un piccolo obolo. Magari, col ritorno delle affluenze, dal secondo anno la pubblicità coprirebbe i costi? (Sto dicendo una sciocchezza, vero?)
@Major wrote:
Non è nemmeno da prendere in considerazione di ripristinare una struttura costosa per lasciarla soltanto in lettura
In realtà, intendevo proporre di lasciare in sola lettura il nuovo forum, e riprendere a usare il vecchio. Ma temo che questo non cambi affatto il senso complessivo del tuo giusto discorso.
@Major wrote:
Tali social network, assieme ai programmi di messaggistica istantanea, hanno praticamente ucciso tutti i forum
Di questo sei sicuro? Ho l’impressione che, su quegli altri mezzi di comunicazione, si portino avanti discorsi diversi, con uno stile diverso. Mi pare che il forum permetta maggiore riflessione, e maggiore articolazione del pensiero.
@Major wrote:
Tu stesso non mi risulta che sia iscritto a Facebook, o sbaglio?
Sí, è vero. 😀
Be’, a questo punto m’è evidente che non ci sono soluzioni facili. Non so piú cosa dire… :worried:
Artorius
PartecipanteSono curioso: che libro hai scelto alla fine? Cos’hai pensato dei vari volumi, confrontandoli?
Te lo chiedo perché in futuro potrebbero servire anche a me.Artorius
PartecipanteAuguri. 🙂
Artorius
PartecipanteTemo che tu abbia frainteso. Guarda che tu non hai sbagliato proprio nulla: hai umilmente chiesto informazioni. Sono stato io a cadere in errore.
Artorius
Partecipante@Aiace Telamonio wrote:
“ille”, che […] al genitivo fa “illius” e non “illae”…
:tmi: Che vergogna! Grazie della cortese bastonata, Aiace: completamente meritata. :@
N.B.: Ti prego di non estender la colpa della mia personalissima smemoratezza/ignoranza ad altri all’infuori di me; in particolare non al metodo induttivo-contestuale, che, se ben ricordo, non incontra il tuo favore, e che ha in me un persistente ma indegno difensore.
Mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa…Artorius
PartecipanteSalve tu quoque! 🙂
Siccome si tratta d’aggettivi, li accorderei con color, al maschile.
Alla seconda domanda non so rispondere, ma, se le informazioni riportate su Wikipedia sono corrette (cioè se è vero che i locali spesso omettono l’articolo nel nome della città) e se è corretta la latinizzazione, direi che si può tranquillamente omettere “illae”.Artorius
PartecipanteNon ti preoccupare. Grazie d’aver soddisfatto la mia curiosità, piuttosto.
Davvero una persona da prendere a modello. Eh, Oxford… [sospiro]
Buon nuovo anno, e buon nuovo decennio.Artorius
PartecipanteGratiās tibi agō, optime Ajax. 🙂
Tibi omnibusque aliīs discipulīs idem optō.Artorius
Partecipante@Major wrote:
Peppone conferma quanto da me sostenuto, dicendo che proprio il fatto che nessuno avesse confermato il rinvio, lui per primo, significava che l’appuntamento era accordato
«Ma certo: non può che esser cosí. Senza dubbio.»
:rofl: 😀
@Major wrote:Nel frastuono si riuscivano a distinguere gli ordini in latino del gubernator.
Si sentono urla, preghiere, imprecazioni.In pronuncia classica o tardolatina? :geek:
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