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  • in risposta a: Dalla sala stampa del MEF #14432
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    @Aiace Telamonio wrote:

    @Sempronia wrote:

    Excusatio non petita… 😆

    Penso che l’excusatio sia petita, visto che è stata un’agenzia a muovere il rilievo.

    Ammesso che un’agenzia di stampa abbia riportato la notizia di una conversazione fra Tremonti e Casini, credo che pochissimi Italiani l’abbiano notata.
    Così, invece, mezza Italia sta ridendo dietro al Ministero dell’Economia, che emana un comunicato stampa dal tono molto ufficiale, con supremo sprezzo del ridicolo, tra l’altro scegliendo per il titolo una formulazione esilarante.
    Forse ci sta meglio “Una smentita è una notizia data due volte”, ma non era certo questo che volevo evidenziare.
    Il dito indica la luna e tu guardi il dito? 😀

    ps Nella pagina c’è un link alla sintesi vocale del messaggio :rofl:

    in risposta a: Per tutti quelli che… #14428
    imported_Sempronia
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    @Atticus wrote:

    Visto che siamo in vena di spigolature eccone un’altra:

    (cit.)

    Escort e mignotte.

    L’ho letto prima di cena e ho apprezzato anch’io l’arguzia di Bracconi; in effetti nel suo blog ogni tanto pubblica dei post fulminanti.

    in risposta a: La monnezza #14386
    imported_Sempronia
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    @Randall wrote:

    Mancano due giorni alla ripulitura di Napoli 🙂

    Prepariamoci a festeggiare…

    Nel frattempo le schifezze, spinte sotto il tappeto da un lato, rispuntano dall’altro :puke:

    in risposta a: Manuale di lingua omerica #14375
    imported_Sempronia
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    @Nymphodora wrote:

    Grazie mille anche a te, Sempronia! Ho guardato nel catalogo della biblioteca dell’università e ci sono entrambi i volumi, per cui a breve li prenderò. Per quanto riguarda il primo, dato che lo hai utilizzato personalmente, come ti sei trovata?

    Un po’ difficile rispondere, dato che l’ho utilizzato da studentessa liceale, in un’era geologica indefinibile :rofl:

    in risposta a: Metrica : le basi #14406
    imported_Sempronia
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    @Peppone wrote:

    Chiaro ed economico anche: Carlo Del Grande “Elementi di metrica latina e cenni di ritmica e metrica greca“, Loffredo. Sicuramente più agile del Lenchantin. 🙂

    Il mio manuale del Liceo 🙂
    Ogni anno, quando faccio il controllo degli elenchi dei testi adottati, lo trovo lì consigliato dalle mie colleghe del triennio…

    in risposta a: Metrica : le basi #14404
    imported_Sempronia
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    Se le lacune abissali di cui parli sono davvero tali, puoi comiciare a rinfrescare le nozioni di base di prosodia cercandole su qualsiasi manuale di latino delle superiori (di solito c’è un’appendice dedicata).
    Se invece sei interessata a qualcosa di più specifico, potresti cercare un manuale classico come quello di Lenchantin De Gubernatis.
    Ho trovato una recensione positiva di un altro testo, che però non conosco, di cui esistono due versioni, una più specialistica, l’altra più agile.
    Sandro Boldrini, La prosodia e la metrica dei Romani, Carocci, Roma, 2002 (costoso)
    Sandro Boldrini, Fondamenti di prosodia e metrica latina, Carocci, Roma, 2006 (prezzo modico)
    Ciao 🙂

    in risposta a: Manuale di lingua omerica #14373
    imported_Sempronia
    Partecipante

    L’unico che conosco direttamente è il “Dialetti letterari greci” che usavo a scuola (autori Marinone e Guala, editore Principato), ma risulta fuori catalogo.
    Poiché ho sempre insegnato nel biennio (e comunque non si adottano più a scuola testi così specifici) non ho avuto più occasione di vederne altri; cercando in rete ho però trovato citato spesso questo testo
    http://www.unilibro.it/find_buy/Scheda/libreria/autore-nazari_oreste/sku-544454/dialetto_omerico_grammatica_e_vocabolario_.htm
    di cui tenderei a fidarmi perché la casa editrice Loescher ha una solida tradizione nel campo delle lingue classiche.
    Puoi vedere se trovi anche questo in biblioteca.

    in risposta a: Greco: dizionario con sezione italiano-greco #14370
    imported_Sempronia
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    @Hostilius_LXXXV wrote:

    Salve, volevo sapere se esiste in commercio o se è esistito un dizionario cartaceo di greco antico antico che contenga una sezione dall’italiano al greco, mi sarebbe utile per fare confronti tra i margini d’ampiezza di significato di alcuni termini italiani rispetto a quelli greci. Se non è più in commercio magari vedrò se è possibile trovarlo in qualche biblioteca. Naturalmente sono anche interessato a sapere la qualità di tale sezione.

    Ne abbiamo parlato ampiamente nel vecchio forum, purtroppo non più disponibile online.
    Il vocabolario, l’unico di cui ho notizia io (ma non è escluso che ne esitano altri) è il Brunetti-Shenkl, molto datato, che una volta si trovava facilmente sulle bancarelle dell’usato. Mi pento di non averlo comprato perché è comunque una curiosità. A suo tempo lo sfogliai in un mercatino e rimasi abbastanza sorpreso della mole di lemmi italiani.
    Ho trovato una discussione in un forum in cui se ne parla in dettaglio.
    http://cristianesimoprimitivo.forumfree.it/?t=44667868

    @Hostilius_LXXXV wrote:

    Un’altra curiosità che adesso mi viene in mente è come mai sembra che quasi tutti i dizionari latini debbano essere bilingui (latino-italiano e italiano-latino) e sempre in un unico volume quando avrebbe più senso dividerli in volumi separati, dato che la traduzione dall’italiano al latino è in ambito scolastico ormai priva di reale interesse e che in ogni caso separare dei volumi porta a minor peso e più comodità di consultazione.

    La divisione in due volumi era la regola quando io andavo a scuola, a partire dal dizionario latino scolastico più diffuso negli anni ’60 (Angelini/Mariano), di scarsissima validità, a mio parere, modellato su una didattica del latino che aveva come ultimo traguardo la traduzione italiano-latino all’esame di maturità.
    Molto valido resta, anch’esso in due volumi corposi, il Calonghi/Badellino, del quale esisteva il volume italiano-latino in due edizioni, una delle quali monumentale, con lo scopo di suggerire perifrasi latine per le parole dell’italiano moderno.
    Man mano che la didattica del latino si è concentrata sul comprendere e tradurre in altra lingua, la sezione dall’italiano si è ridimensionata ed è stata integrata, immagino anche per ragioni commerciali. Si obbliga l’acquirente a pagare 1/3 delle pagine che non userà quasi mai, tenendo artificiosamente alto il prezzo del prodotto.

    in risposta a: Ancora sulla pronuncia: Consul o Cosul? #14362
    imported_Sempronia
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    @Gabriele wrote:

    Chi?!? 😮

    Un nostro comune amico, che naturalmente tu non conosci.
    Le vostre voci somigliano in modo impressionante, almeno a mio parere.

    Colgo l’occasione per qualche osservazione sulla tua lettura.
    Se vuoi essere un purista, i dittonghi vanno letti con la -e finale indistinta, che sfuma lievemente in una -i.
    Ho inoltre notato che la lettura metrica ogni tanto è imprecisa; in particolare mi è rimasto impresso un ludére che è sbagliato anche in prosa.
    Sempre per la metrica, mancano un paio di sinalefe (le ho segnalate qui sotto con il carattere piccolissimo) che comportano la presenza di una sillaba di troppo nella scansione.

    Pàsser, dèliciaè meaè puèllae,

    quìcum lùdere, quem ìn sinù tenère,

    cùi primùm digitùm dare àppetènti

    èt acrès solet ìncitàre mòrsus

    cùm desìderiò meò nitènti

    càrum nèscioquìd libèt iocàri

    èt solàciolùm suì dolòris,

    crèdo, ut tùm gravis àcquièscat àrdor1:

    tècum lùdere, sìcut ìpsa, pòssem

    èt tristès animì levàre cùras!

    ps Ma chi tiene i corsi di latino per principianti nella tua Università? 😮
    Posso capire che non ci sia bisogno di un cattedratico, ma uno che si fregi della qualifica di docente di latino non può ignorare la questione della restituta. Tendo a credere che tu abbia volutamente esagerato… 😉

    in risposta a: Ancora sulla pronuncia: Consul o Cosul? #14360
    imported_Sempronia
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    @Gabriele wrote:

    Ah, ho registrato questo carme su youtube con la mia voce, non sia troppo cattivi diskipulini 😛

    http://www.youtube.com/watch?v=ANZB1Z3xYW8

    Cari diskipulini, la voce e il tono di Gabriele non vi ricordano qualcuno? 😮

    in risposta a: Auguri al Major #14353
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    @Major wrote:

    Ciao a tutti… Tra un viaggio in Francia, matrimoni ….

    Nel senso che hai la delega del sindaco per metterti la fascia? o molti tuoi amici hanno festeggiato il proprio matrimonio?
    Escludo volutamente l’ipotesi che ci sia stato il tuo, di matrimonio… 😀

    in risposta a: Ciao! #14343
    imported_Sempronia
    Partecipante

    @Papiria wrote:

    Salve a tutti!
    [cut]
    Comunque, ecco una cosa seria che mi sono proposta di fare: ristudiare il latino! :geek: Spero di riuscirci, anche col vostro aiuto. 🙂

    Salve anche a te 🙂
    Di solito noi pochi irriducibili rimasti qui sul forum siamo più solleciti a rispondere a saluti così cordiali, ma il tuo topic è stato relegato in seconda posizione dagli auguri al fondatore.
    Il mio benvenuto c’è, arriveranno anche gli altri.

    in risposta a: Auguri al Major #14351
    imported_Sempronia
    Partecipante

    @Peppone wrote:

    Facciamo gli auguri all’Admn, che in questi giorni si trova in Francia per impegni istituzionali…
    AUGURI MAJOR!!! 🙂

    Caspita, non ne sapevo niente! Si vede proprio che sono una irriducibile rispetto a FB 😉

    in risposta a: Sotto l’ala protettrice…del Parlamento! #14327
    imported_Sempronia
    Partecipante

    Al peggio non c’è mai fine.
    Nella lunga agonia di quel poco di legalità e di decenza che è rimasto in Italia, quello che mi colpisce di più è il processo irreversibile di mitridatizzazione che si è compiuto nella maggior parte dei cittadini.
    Si manda giù e si metabolizza tutto, anche la m***a.

    in risposta a: Scuola pubblica con i simboli di un partito #14338
    imported_Sempronia
    Partecipante

    @Gabriele wrote:

    La nazionalità svolge proprio questo compito, marca la vicinanza degli uni e la distanza dagli altri.

    E’ su questo che non sono d’accordo: sentire la propria vicinanza a qualcuno non comporta come diretta conseguenza marcare la distanza da altri.
    @Gabriele wrote:

    Lo Stellone è simbolo monarchico, fortunatamente uno dei pochi non affossati.

    Se intendi “simbolo monarchico” nel senso che identifica una forma di governo piuttosto che un’altra, non ci siamo proprio: la rappresentazione dell’Italia come una donna florida, con la testa sormontata da una stella a cinque punte, è molto più antica della nascita di uno Stato nazionale, meno che meno della nascita del regno sabaudo.
    La stella è inserita per un certo periodo nello stendardo del Regno d’Italia, ma non certo come emblema del regno o del regime monarchico, bensì dell’Italia.
    Difficile negare che, essendo la stella l’emblema onnipresente della Repubblica italiana, la sua scelta rappresenti la continuità della nazione, non un tipo di governo o l’altro.

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