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  • in risposta a: Musicisti #12289
    Ptolemaios
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    Non oso pensare cosa potrebbe succedermi se smettessi di suonare per 12 anni come Horowitz: :sweat:
    avrei buttato via tutto quello che ho fatto fino adesso (non so lui come ne sia uscito, e si sia poi ripreso. Meglio non pensarci). E, comunque, nemmeno ci riuscirei: è l’unico salvagente nei periodi neri.
    @Tiberius wrote:

    Quante estati in città perché al mare non avevo lo strumento e dovevo studiare, mentre il violino lo avrei potuto esercitare pure in spiaggia o seduto in un bosco (piaceri preclusi ad un pianista).

    Vero! 😀
    @Tiberius wrote:

    [strumento] dalla tecnica praticamente illimitata, unico strumento capace di imitare gli altri, può esprimere tutta la gamma dei sentimenti terreni e ultraterreni,

    Beh, con l’organo si potrebbero suonare anche composizioni a 8 voci (6 alle mani, 2 al pedale), col pianoforte no.
    E non è nemmeno l’unico a poter imitare gli altri: nell’organo hai principali (il tipico suono dell’organo), oboi, cromorni, flauti, bombarde, fagotti, viole, voce umana, alcuni pure i campanelli (non quelli di Atticus 😀 )… Poi le mutazioni, come quinte, terze, la sesquialtera, i “quinteggianti” (quintadena)… Possibilità infinite di suoni e combinazioni: si possono avere anche tre piani sonori contemporaneamente, effetti d’eco, di “domanda e risposta” molto particolari. Forse sono un po’ si parte anch’io 😆 .

    in risposta a: Musicisti #12284
    Ptolemaios
    Partecipante

    @Atticus wrote:

    applicando nell’interstizio fra il pulsante e la cornice un fiammifero o uno stuzzicadenti che, rotto a filo della campanelliera mantenesse premuto il pulsante anche al rilascio

    @Andrew wrote:

    io usavo il nastro nero gommato… 😀

    Che briganti… 😆
    Io non l’ho mai fatto. Preferisco una tastiera doppia, comodamente seduto :D.

    in risposta a: Auguri, Tita Livia! #12259
    Ptolemaios
    Partecipante

    Che tu ci sia no….
    Auguri!!! :party: :^:

    in risposta a: Quante lingue vi piace? #12081
    Ptolemaios
    Partecipante

    @Andrew wrote:

    Comunque anche gli anglofoni cadono nel fascino del francese 😉

    E anche degli italiani…

    Dalida, Avec le temps

    in risposta a: Musicisti #12280
    Ptolemaios
    Partecipante

    @Andrew wrote:

    Verissimo 😆 molti pianisti che poi si danno al cembalo avrebbero un tocco più delicato se sparassero sopra i tasti :rofl:

    Sì, ma dicevo anche per l’interpretazione… Una volta ho sentito una sonata di Scarlatti fatta da un pianista: completamente travisata :puke:. Per non parlare poi di Bach.
    @Andrew wrote:

    Mai fatto il continuo accoppiato ad una tiorba o un arciliuto? :inlove:

    Non ho mai fatto del continuo. Però mi piacerebbe, e sicuramente prima o poi lo farò.
    Con la tiorba o l’arciliuto oltre che bello da sentire sarebbe anche bello da vedere, molto teatrale: se ne vedono talmente raramente… 🙁

    in risposta a: Musicisti #12276
    Ptolemaios
    Partecipante

    Beh, la mia storia musicale è piuttosto lunga: dalle elementari! Avevo un insegnante di musica davvero molto bravo che ci faceva cantare e suonare il flauto dolce, il tutto in maniera decisamente decorosa.
    Alle medie ho scelto una sezione ad indirizzo musicale e cominciato a suonare il flauto traverso, che ho proseguito poi al conservatorio.
    L’organo e il clavicembalo sono arrivati un po’ più tardi, quando, in conservatorio, scoprivo i vari stili e strumenti. Da lì mi sono appassionato al barocco (e a Bach :inlove: col suo contrappunto), e il flauto è passato decisamente in secondo piano. Avrei voluto potermi iscrivere subito a clavicembalo (l’organo l’ho incontrato dopo), ma una legge italiana prevede che si possa studiare clavicembalo solo dopo il diploma di pianoforte o organo (scegliere il pianoforte per arrivare al cembalo è una cosa decisamente inutile, se non dannosa: come si può crescere artisticamente sul pianoforte e poi diventare buoni cembalisti? Sono strumenti troppo diversi, sia per letteratura sia soprattutto per modo di suonare!).
    Così, scartato a priori il pianoforte (nel Romantico proprio non mi ci ritrovo), ho scelto l’organo. Ma non è stata, alla fine, una costrizione mal sopportata: l’organo e il clavicembalo sono strumenti che hanno moltissimo in comune, e, prima o poi, uno chiama l’altro, è quasi impossibile scinderli del tutto, e gli stessi organisti antichi erano sempre anche clavicembalisti.
    @Major wrote:

    lo strumento è come il greco e come le belle donne: se non lo frequenti ti lascia.

    Hai ragione, ma se si è davvero musicisti non si smette mai di suonare. Tutti i giorni si sente il bisogno di studiare qualcosa (e non per pochi minuti). La musica non ti lascia mai.
    Ma per arrivare a quel livello di dipendenza 😀 non basta farlo solo per diletto, bisogna aver studiato seriamente (e non solo lo strumento).

    in risposta a: Maggiori autori della letteratura latina #12252
    Ptolemaios
    Partecipante

    Come struttura non è molto differente da un normale liceo: ci sono materie dette “culturali” e altre, di indirizzo, “musicali”.
    Ha lo scopo di fornire un’istruzione di scuola superiore a chi vuole anche studiare musica (per non appesantire troppo lo studio, visto che, di fatto, di seguono due scuole insieme): infatti, per iscriversi di deve obbligatoriamente studiare uno strumento nel conservatorio che “ospita” (sono nelle stessa sede: a Parma è un ex convento) il liceo. In Italia ce ne sono solo due, uno a Milano e l’altro a Parma, che è quello che ho fatto io. Uno “svantaggio” rispetto agli altri licei è che gli esami sono due: l’altro è alla fine della seconda, e serve a controllare la preparazione su tutte le materie musicali studiate nel biennio (e, secondo me e molti altri, anche a fermare chi non ha attitudini: nel passaggio da seconda a terza una parte della classe, nella maggior parte dei casi, sparisce). Non è una scuola molto affollata: la sezione è una sola e la media per classe è di quindici studenti. 😀
    L’idea in sé ottima: unisce alle ore scolastiche del mattino alcune delle materie musicali (obbligatorie anche per chi è iscritto solo al conservatorio) che completano lo strumento studiato (armonia, solfeggio, storia della musica e canto corale, oltre allo strumento complementare che deve per forza essere in altro orario, come poi anche lo strumento principale).
    Dico che non è granché perché basta avere buoni voti nelle materie musicali e per le altre si riesce sempre ad arrangiare qualcosa.
    Però nelle materie musicali bisogna studiare: per quelle l’eventuale esame a settembre c’è sempre stato.

    in risposta a: Maggiori autori della letteratura latina #12249
    Ptolemaios
    Partecipante

    Eh sì, Sempronia ;( . Ho solo qualche ricordo dell’epica fatta alle medie.
    Il liceo che che ho fatto, a parte la musica (infatti i “negati” oltre il biennio non vanno), non vale granché. E l’ho scoperto dopo.
    @Dema wrote:

    [mi scuso sin d’ora per eventuali omissioni eo imperfezioni, la memoria è quel che è 😆 ]

    😮 La memoria è quel che è? Se davvero quella lista è tutta opera tua hai una memoria che si potrebbe paragonare allo stomaco di Peppone…
    Comunque grazie 🙂

    in risposta a: Auguri a Luca! #12240
    Ptolemaios
    Partecipante

    Augurissimi, Luca! :^:

    in risposta a: Dyscolus 2.0 #12029
    Ptolemaios
    Partecipante

    @Major wrote:

    nel diametro, intorno ai 65cm.

    65 cm??!! 😮 Dalle foto davvero non sembrava.
    Aiuto… Quella non è una pizza, è una ruota da bus a due piani!
    Peppo, ma dove l’hai fatta stare tutta? Hai le tasche in bocca come i criceti?
    Complimenti, palma e contropalma! :clap:
    @Francy wrote:

    Non per spaventarti ma io, se fossi in te, non lo sfiderei proprio Peppone: lui è un alieno. :sweat:

    Credo proprio che sia meglio ascoltarla, Ivan. A meno che tu non voglia finire la serata al pronto soccorso…

    in risposta a: Dyscolus 2.0 #12027
    Ptolemaios
    Partecipante

    Sarebbe possibile avere una misura approssimativa della circonferenza di tale mitica pizza?
    Sarei curioso di immaginarmi quanto possa essere capace lo stomaco di un tale alieno :lol:.
    Io non ci provo nemmeno: una pizza standard mi è quasi troppa. 😡

    in risposta a: Le voci del Tom Tom #12222
    Ptolemaios
    Partecipante

    Magari anche in greco 😛 …

    in risposta a: Allocutio #12006
    Ptolemaios
    Partecipante

    Oportet quaerere ex Peppone… Ipse habet domi!

    in risposta a: Allocutio #12002
    Ptolemaios
    Partecipante

    @Dionisius wrote:

    amore captus sum

    Amore captus es? Quando? Temporibus Romanorum :D?
    Fortasse est rectius “capior”… Aut est perfectum more graeco? Optimum eo in loco esset: Amore captus es, ergo nunc amas…

    @Atticus wrote:

    Et armarium frigidarium [uxor] obstruivit!

    Miselle Attice… ;(
    Garum edere non potes… Scripsisti te condimenta salutauisse! Tibi restant duo diligendae: aut ire in Insulam Celebrum (illic colesterolum euanescet sine dubio :D) aut fugas parare in bonam tabernam uxore medicoque uictis potione quadam somnifera. 8) 😉

    in risposta a: Quante lingue vi piace? #12071
    Ptolemaios
    Partecipante

    @Dema wrote:

    Sei troppo sofisticato per divenire un anglofono 😛

    Non sai quanto… In effetti ho molto di Wilde (a parte la lingua, ovvio 😆 )
    @Tiberius wrote:

    “I have been thinking…”, che traduce il nostro classico “Stavo pensando…”. Io avrei senz’altro detto “I was thinking”, ma l’uso del present perfect continuous sottolinea il fatto che l’azione è incominciata e si sta ancora svolgendo, mentre il semplice “I was thinking” indica solo che l’azione si sta svolgendo senza evidenziare il suo inizio. Interessante, no?

    Proprio come un sano perfetto! 😮 😀
    @Dionisius wrote:

    c’è pure il patito di anglistica (che sarei io)

    C’è bisogno di tutti! 😉

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