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  • in risposta a: Ancora sulla pronuncia: Consul o Cosul? #14357
    imported_Peppone
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    Ciao Gabriele! 🙂

    @Gabriele wrote:

    Cari diskipulini,

    :worried:

    La questione del gruppo -NS cui ti riferisci riguarda la ricostruzione di una pronuncia classica, che come ben sai, differisce in parecchi punti da quella scolastica-ecclesiastica.

    @Gabriele wrote:

    In epigrafia è comune trovare la dicitura COSUL, COS o COSS al plurale, ma non so quanto sia rilevante, io l’ho sempre ritenuta un’abbreviazione da sciogliere.

    E’ vero, nelle fonti epigrafiche la parola consul viene riportata con l’abbreviazione COS formosus non formunsuso COSS per il plurale, ma se la ritieni irrilevante, per te che sull’argomento restituta vuoi andare a fondo, è una pecca di superficialità! Non è semplicemente un’abbreviazione da sciogliere: è forse un caso che si sia abbreviato in COS anzichè CONS o CON? Niente affatto! Coloro che hanno ricostruito la pronuncia “scientifica” ritengono che in epoca classica ne gruppo -NS la N quasi non si sentisse. Arrivano a questa conclusione anche grazie all’apporto delle fonti epigrafiche, che in ogni luogo della latinità e fin dall’epoca più antica abbreviano la parola consul in questo modo. Ma questa tendenza è confermata anche da Quintiliano: consules exempta N littera legimus (Inst. Or. I,7,29) oppure da curiosi ipercorrettismi riportati nella Appendix Probi, ad es. quando viene riportato occasio non occansio oppure formosus non formunsus

    @Gabriele wrote:

    Tuttavia leggo pareri contrari a questa mia precedente convinzione. Dunque per una pronuncia corretta bisogna sempre stare attenti quando capitano queste due lettere affiancate?

    Io non mi impelagherei in maniera troppo puntigliosa e ostinata in una ricostruzione febbrile della pronuncia classica. Passi il voler far sentire poco o nulla la N in consul, passi la lettura separata degli elementi dei dittonghi e il suono sempre gutturale di C e G. Ma quando si dovrebbe passare a far sentire correttamente la differenza tra vocali lunghe e brevi, come si fa? Eppure i Latini lo facevano…
    Se perciò vuoi porre attenzione a non far sentire la N quando precede la S fai pure, ma sappi che devi pronunciare correttamente anche le quantità delle vocali, sennò non puoi dire di usare una pronuncia correttamente classica.

    Comunque, per una trattazione leggera e divertente dell’argomento pronuncia ti rinvio ad una gustosissima lezione del corso di Atticus & Alter, dove tra l’altro si accenna alla questione della grafia di Consul:
    http://www.discipulus.it/didattica/lectio-prima-pars-secunda-la-pronuncia-del-latino.html

    Ciao! :hai:

    in risposta a: Auguri al Major #14348
    imported_Peppone
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    Facciamo gli auguri all’Admn, che in questi giorni si trova in Francia per impegni istituzionali…
    AUGURI MAJOR!!! 🙂

    in risposta a: Scuola pubblica con i simboli di un partito #14334
    imported_Peppone
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    Signori,io non capisco perchè vi meravigliate tanto! Sono per caso i Leghisti a fare per primi un’operazione del genere? Certo che no! Si è ripreso un vecchio uso, ch’era caduto in desuetudine: quello di marchiare a memoria imperitura una realizzazione, affinchè sia chiaro a tutti, anche ai posteri, chi s’è impegnato per realizzarla.
    Volete un esempio? Eccolo!

    Sotto quel bassorilievo ci sono tre bei fasci littori. S’è mai lamentato qualcuno?! 😀

    in risposta a: metrica di Plauto #14260
    imported_Peppone
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    Beh, io mi sono fidato della scansione che ho trovato in quell’edizione. Lo so poi che inun punto dà i suoi problemi a seguirla… Chissà se Faustus ha già risolto l’arcano.

    in risposta a: metrica di Plauto #14257
    imported_Peppone
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    Dopo un pomeriggio di passione, passato a sfogliare fior di manuali di prosodia e metrica, a consultare vocabolari ed edizioni teubneriane, a litigare col Major se una sillaba fosse breve o lunga, vi annuncio con somma gioia che… non siamo ancora riusciti a scandire correttamente il verso!

    Che si tratti di un settenario trocaico, questo è cosa certa, il cui schema è il seguente ricordando che le sillabe lunghe si possono sempre sostituire con due brevi.

    Nell’edizione Goetz- Shoel delle commedie plautine la scansione metrica che i curatori operano e che accenta solo le sillabe dispari è la seguente, e che segno col grassetto:

    Vìden vestibulum ante aedis hoc et àmbulacrum,quoìusmodi?

    Come riuscire a scandire correttamente questo verso? Manca poco…

    in risposta a: Casus belli – uso del genitivo singolare e plurale #14296
    imported_Peppone
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    @Gabriele wrote:

    come direbbero a napoli: mannaggia a te pep 😆
    Rimane casus, se non è neutro, ma lo è? Agli esperti l’ardua sentenza… Quindi la locuzione che interessa me, se io sto parlando al plurale dei “casus belli”, rimane proprio così, a meno che non sia neutro.

    Non ci vuole un esperto, basta un vocabolario, il quale dice che casus è maschile. 🙂

    in risposta a: Casus belli – uso del genitivo singolare e plurale #14294
    imported_Peppone
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    Quella di casus belli è un’espressione che ha solitamente un ambito d’uso strettissimo: designa infatti un evento, solitamente clamoroso, di una certa portata, che viene assunto come motivo fondamentale di un’azione militare per celare motivazioni meno eclatanti ma in effetti più importanti. Vuoi un esempio? Ci sono al mondo grandi potenze occidentali che dicono di esportare democrazia, ma poi se vai a vedere lo fanno per importare meglio risorse energetiche. Esempi di questo tipo costellano la storia.

    Ora, posto questo, è difficile che vi sia la necessità di citare questa espressione al plurale. Dovendolo fare, certo non dovremmo porre al plurale il genitivo belli, ma dovremmo porre casus al plurale. Ed essendo casus non di seconda, ma di quarta declinazione, quale è il plurale? Ti aiuto: casi non di certo… 🙂

    in risposta a: Università delle tre età #14324
    imported_Peppone
    Partecipante

    Caro Gabriele, certo che è una buona idea! Sicuramente ci sarà qualche insegnate che proporrà un metodo da seguire, aiutandoti in uno studio sistematico, più approfondito e guidato di quanto non possa essere lo studio da autodidatta. Mi raccomando però quando scrivi: per non incappare in errori, considera bene e sempre il caso che regge una preposione. Da ora in poi quindi dirai dulcis in fundo! 😉
    Facci sapere se ti danno qualche risposta. Ciao!

    in risposta a: Collana Classici della storia in edicola #14310
    imported_Peppone
    Partecipante

    Grazie per la segnalazione, Atticus! Di sicuro qualce acquisto da questa collana non potrà mancare… 🙂

    in risposta a: Auguri a Peppone! #14303
    imported_Peppone
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    Si invecchia si, ma mai quanto il Magister! 😀
    Vi ringrazio di cuore!

    in risposta a: Articolo #14219
    imported_Peppone
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    Grazie davvero per questo articolo, Aiace! Nei miei articoli sul garum pubblicai forse qualche informazione sul prezioso Garum Sociorum, che è sicuramente il garum di quella grande industria iberica di cui si parla nell’articolo. Non sono stati pubblicati poi gli ultimi due articoli che parlavano della produzione pompeiana del garum, nella famosa officina degli Scauri, venuta alla luce negli scavi archeologici. Major, dici che sia il caso di pubblicare, giusto per completezza ormai, il ciclo di articoli che avevo iniziato? 🙂

    in risposta a: Allora… #14201
    imported_Peppone
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    @Randall wrote:

    Ma magari la gente riconsegnasse le tessere quando gli amministratori non sono trasparenti, magari!

    Concordo con Randall! Ci si dovrebbe sdegnare molto di più di fronte a situazioni obbiettivamente inaccettabili, quale quella che un personaggio indagato in più inchieste su fatti gravissimi venga confermato alla guida di un partito politico da un leader che, trovandosi in guai giudiziari peggiori del coordinatore regionale, più d’ogni altro rifugge un atto di onestà (quale sconosciuta!) come lo sono le dimissioni.
    Perchè sarebbe eccessivo riconsegnare le tessere di partito: non è forse il segno che si vuole un cambiamento radicale, che parta dal basso e spazzi via il marciume dai partiti?

    in risposta a: Le nozze di Cadmo e Armonia #14214
    imported_Peppone
    Partecipante

    Eh, caro Atticus, gli acquisti in negozi e su bancarelle creano gioie e dispiaceri al bibliofilo: pensa a quando riesci in un affarone, accaparrandoti un volume cha desideravi da tempo, o a quando devi amaramente rinunciare a tenere tra le mani libri dai prezzi proibitivi! 🙁
    Naturale che nel negozio di libri ti senti come un’affamato al cospetto di una tavola imbandita: non sai innanzitutto cosa scegliere in mezzo al ben di DIo, e una volta sazio avresti voluto anche abbuffarti d’altro! 🙂

    Comprensibilissimo il tuo colpo di fulmine per quella edizione del Gibbon! La collana Millenni presenta volumi davvero eleganti. Si sa che la Storia della decadenza e della caduta dell’Impero romano si può scaricare gratuitamente, ma leggerla nell’edizione Millenni e ammirarla in biblioteca è tutta un’altra storia!

    Non ha prezzo quando, dopo una mezz’oretta passata a spulciare certe pile di libri ammucchiate alla rinfusa dai librai, si scorge un libro a lungo ricercato, un’edizione rara…Inevitabilmente il mio pensiero va a colui che di quel testo aveva una così scarsa considerazione da decidere di disfarsene per pochi spiccioli: serbo per lui tanta gratitudine!

    Riguardo a Calasso. non ho avuto mai modo di leggere una sua opera. Per suo padre Francesco però un aspirante giurista non può che averne sincera devozione! 😉

    in risposta a: Utente Gabriele #14114
    imported_Peppone
    Partecipante

    Quello che mi stupisce di questo Gabriele è che non bada minimamente al titolo o alla linea della discussione di un thread. Spara quello che deve indipendentemente dal fatto che ci sia suppure una pallida attinenza con gli interventi precedenti. Qualche esempio su tutti: la discussione su Brancher o la risposta che ha dato a Francy. Parlare con questo sembra di essere vittime di una supecazzola. Chissà se al prossimo intervento gli rispondo “Con scappellamento a destra?” se capisce. La facciamo sta zingarata? 😀

    PS:Oineo (ndr. Meleagro) è stato fine e divertente in una sua risposta in Correzioni… 🙂

    in risposta a: Allora… #14197
    imported_Peppone
    Partecipante

    A proposito di Campania. Non so se, caro Gino, tu sei iscritto al PDL. Penso un attimino al coordinatore campano del PDL: Nicola Cosentino.
    Parliamo di uno che:
    1) E’ indagato per concorso esterno in associazione camorristica-
    2) per questo reato pende sulla sua testa una richiesta per custodia cautelare, la cui autorizzazione è stata negata ai magistrati dalla Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera. Possiamo quindi affermare che se Cosentino non fosse stato onorevole, non patirebbe il caldo di questi giorni, essendo da tempo al fresco.
    3)La richiesta di custodia cautelare è stata confermata dalla Cassazione nel gennaio di quest’anno.
    Tralascio i nuovi coinvolgimenti negli scandali del dossier confezionato ai danni di Caldoro, alle dimissioni dell’assessore Sica.

    Cosentino si è dimesso da sottosegretario all’economia, ma Berlusconi l’ha confermato a capo del PDL-Campania. Ora, da iscritto ad un partito che ha il suo coordinatore regionale come quello attuale. riconsegnerei la mia tessera con sdegno.

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