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Randall
PartecipanteBattisti é un idiota. Fa parte di una lunga schiera di intellettuali che si sono accodati perché il tavolo dell’abbuffata gli ha rifilato qualche osso. E un giornalista me lo chiamano.
Uno così soft e finto-ingenuo che pure un gattino di due giorni sarebbe più graffiante. Ma a che ci serve una simile stampa??
Randall
Partecipante@Peppone wrote:
Quanto alla delegittimazione al diritto di governare, non è una cosa che mi capita di sentire. Sento invece chiedere le dimissioni di un Presidente del Consiglio che ha troppi lati oscuri e che non ama rispondere alle domande, non che la sua maggioranza debba andarsene a casa. Se poi nel PDL non si riesca ad immaginare Governo senza quel Premier, la questione interessa loro soltanto.
E’ inutile Peppone. Da questa orecchia non vogliono sentirci. Il leader maximo per loro é Lui. Pensare di far dimettere il Presidente del Consiglio per chiare e manifeste incompatibilità di carattere Giudiziario e sostituirlo con altro amministratore più trasparente é cosa troppo fina, troppo intellettuale 😉 da radical chic 🙂
Anche perché diciamocelo: chi altri hanno? Nessuno. Nella Sua pluridecennale esperienza (disastrosa) politica, Iddu ha silurato a destra tutti quelli che avevano effettivamente delle qualità (al momento sta affondando Fini, l’ultimo della lista é stato Pisanu). Mentre la Lega ha invece coltivato un vivaio di amministratori. La tattica é ovvia: dopo di me il nulla, quindi votate me 🙂
Randall
Partecipante@Aiace Telamonio wrote:
@Randall wrote:
Hai ragione Gino, il problema é solo vincere le elezioni. Come i campionati di Calcio.
Quello è solo l’inizio, è la condizione necessaria per governare…
Sì, vabbé, ma quello che ho scritto sul caso Mills, il fatto che il Presidente del Consiglio in carica abbia effettivamente corrotto un teste per testimoniare il falso su dei fondi neri (terzo grado), ed il recente ddl sulle intercettazioni (che ad esempio avrebbe salvato gente come Marrazzo o Scajola dall’opinione pubblica) e la corruzione e lo scandalo della cricca non produce alcun tipo di perturbazione nelle tue granitiche certezze. Zero. Tutto a posto. Nessun lieve fruscio. Nessun pensiero deviante. Niente.
Infatti al mio intervento sul processo Mills tu hai risposto: “Avemo vinto le regionali”. Punto, il deserto.
Questo é il segnale più alto dell’assoluto degrado del concetto di politica nella nostra nazione. 🙁
Randall
Partecipante@Aiace Telamonio wrote:
Naturalmente mi riferivo all'”ossessione” che travaglia le notti dei vari Santoro, Travaglio, Grillo, Dandini, Luttazzi…. In attesa, nei prossimi tre anni, avranno di che continuare a rodersi il loro già fradicio fegato! :rofl: :rofl:
Hai ragione Gino, il problema é solo vincere le elezioni. Come i campionati di Calcio.
Randall
PartecipantePeppone wrote:(a onor del vero, c’è pure chi preferisce i trans.)/quote]Aaaaaaaaah, Marrazzo, il puttaniere in autoblu Numero 1.
Defenestrato fortunatamente.
Ora tocca al puttaniere mafioso numero 2 😉
Ciao
Randall
Partecipanteglub glub…
Randall
PartecipanteL’Italia é chiaramente di destra. Lo ha mostrato alle politiche e recentemente alle Europee. Quindi é opportuno che non si sciolgano le Camere e che il governo resti di destra.
Ma ricordo che per molto meno (moooooooooooooooolto meno) persone in mezzo mondo hanno dovuto dimettersi. Che Berlusconi si dimetta evitando questo sfacelo grottesco per noi tutti e che qualcun altro prenda il suo posto. Possibile che tutta la destra non riesca a produrre un (dico uno) personaggio che possa fare da PdC?
La situazione si stabilizzerebbe subito. Hanno fondato il partito nuovo? Questo partito vuole mostrare di essere qualcosa di piú di un contenitore vuoto di proprietá di Berlusconi?
Ciao
Randall
PartecipanteSe usi Asimov puoi smepre introdurre la questione del “diverso”.
Il ciclo dei robot asimoviano é pieno di racconti in cui il robot non é accettato dalla comunitá solo per la sua diversitá e non per reali motivazioni.
Ciao
Randall
PartecipanteQuesta idea Keynesiana che il mercato possa autoregolarsi da solo é una di quelle nuove religioni che, passate le vecchie ideologie, sta prendendo piede nella nostra societá.
É incredibile che a fronte della piú grande crisi finanziari a memoria d’uomo (se tagliamo un certo ’29) si possa ancora dire che “il mercato risolverá tutto”, come une specie di mantra rituale. Quando é ovvio che il mercato non risolve necessariamente soprattutto se non opportunamente controllato.
Posso essere d’accordo sulla questione scuola, ma ormai siamo in una situazione complessa. La cultura nella nostra societá non é piú un valore, é anzi un disvalore, una perdita di tempo, un ragionare sul sesso degli angeli. E considerando il nostro governo, populista a gogo, non posso che concludere che la questione andrá peggiorando, dato che chi ha in mano le redini della cosa pubblica, al momento, preferisce dare panem et circenses a folle adoranti piuttosto che strutturare un faticoso percorso di rinascita culturale. Rinascita che non deve passare attraverso una “semplificazione della cultura” come fa Allevi, difatto svalutandola ed anzi creando “l’impressione” di una cultura (che é persino peggio dell’ignoranza), ma attraverso un lento percorso di riscoperta (letture, fondi, incoraggiamenti, premi letterari, partecipazione dei giovani, garanzie della cultura come riscatto sociale).
Certo, fino a che avremo un tasso di clientelarismo agghiacciante, dove il merito é al secondo posto nella scala di valutazione dopo le conoscenze, la vedo molto dura spiegare al giovane del quartiere Zen che intraprendere con grande sacrificio un percorso culturale per uscire dall’emarginazione sociale sia un affare. Meglio la scorciatoia penserá lui (e come dargli torto?).
D’altra parte l’ultima “riforma” della scuola e dell’Universitá é stata né piú, né meno che un taglio. Sprechi, non sprechi, non si é fatta alcuna differenza, si é tagliato e basta. Quindi abbiamo un quadro chiaro si quale sia il valore che oggi si dá alla cultura ed alla formazione.
Faccio comunque notare che, come anche sottolineava Ulisse, esiste una perfetta correlazione tra grado culturale medio, classifica internazionale delle Universitá, validitá delle scuole e numero di laureati e dottorati e PIL. Sissignore, proprio il famoso beatificato PIL. Un paese acculturato produce e produce bene.
Questa é la mia opinione (tranne la questione sulla riforma, quello é un fatto che ho toccato con mano).
Ciao
Randall
PartecipanteHo fatto per alcuni anni chitarra classica. Poi, alla fine della laurea, ho troncato la cosa.
Mai toccato piú la chitarra.
Ciao
Randall
Partecipante@Ulisse wrote:
Non ho un autore preferito per eccellenza, semmai una rosa di nomi.
e “Mattatoio n°5” di un autore immeritatamente poco considerato, Kurt Vonnegut. Secondo me è un genio, usa delle immagini fantastiche e fa riflessioni illuminanti su temi non certo semplici come la guerra, la morte, il bene e il male.
benvenuti a Tralfamadore 😉
lo lessi mentre ero in visita a Dresda, mi fece un certo effetto.
Ciao
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