Risposte nei forum create

Stai visualizzando 15 post - dal 1 a 15 (di 28 totali)
  • Autore
    Post
  • in risposta a: Nuovo nome per il PDL… #14558
    Oineo
    Partecipante

    @Randall wrote:

    P.S. Bada bene Aiace, non ti resta molto tempo per prendere le distanze. A breve tutto si consumerà. Allora le cose saranno state decise e se decidi di stare da quella parte (con Berlusconi) per me, tra te e lui, non ci sarà più alcuna differenza.

    Cioè, fammi capire, ora una persona non può portare avanti il proprio credo politico perché a Randall di discipulus non sta bene e non lo condivide? Alla faccia delle regole democratiche di cui vai sempre parlando. Prendere le distanze? Che, siamo a Montecitorio? Poi, proprio non comprendo perché ti ostini a continuare questa polemica politica che ben poco ci azzecca con il latino. Tanto più che non risponde praticamente nessuno a parte i soliti due o tre utenti che condividono quello che scrivi (e lo sai benissimo) ed Aiace, le cui opinioni in proposito divergono sempre dalle tue. Ora addirittura gli intimi di prendere le distanze. Mah. Cui prodest?

    Saluti

    in risposta a: Facebook #14281
    Oineo
    Partecipante

    @Gabriele wrote:

    Respira! 😀

    in risposta a: Ennio VI #14185
    Oineo
    Partecipante

    @Gabriele wrote:

    Infatti ragioniamo con la testa di un classico studente, che non vede l’ora di finire gli studi (e già è un atteggiamento sbagliato, perché lo studio è bello di per sé, non perché deve essere fatto in funzione di un risultato finale, ma non divaghiamo), egli magari se ne è uscito da ragioneria con un bel 85.Bel voto, però gli piacciono le letterature, quindi decide che Lettere fa per lui o lei. Qui dice: che culo, non sono obbligato a seguire quei barbosi corsi di latino e greco, come invece devono fare dei classicisti che sono usciti con 65.
    Già, poi però quando arrivano le materie di letteratura latina e greca, sono dolori acidi, perché il tipo non ha la benché minima conoscenza neppure della morfologia elementare, e come viene trattato da un prof? A pesci in faccia, forse non ingiustamente a quel punto.

    A me sembra un falso problema il tuo, dal momento che per sostenere l’esame di letteratura (per il quale è richiesta comunque la conoscenza della lingua anche in sede orale) spesso si deve superare un test di grammatica scritto (per non parlare dei veri e propri esami di lingua previsti in alcuni curricola). Corso propedeutico o no, se ne sei in grado puoi presentarti all’orale, altrimenti no. Inoltre mi sembra davvero inverosimile che uno studente diplomato in un istituto tecnico (senza la “benché minima conoscenza neppure della morfologia elementare”) ed iscritto poi a lettere classiche gioisca per il fatto di non essere obbligato a frequentare la propedeuticità, conscio di dover imparare poi latino e greco in vista degli esami (sarebbe proprio un gonzo :D).
    Al limite potrebbero lamentarsi i classicisti costretti, a tuo dire, a dover partecipare alle lezioni di latino o greco elementare. In realtà spesso si tratta solamente di un consiglio: la frequenza nella facoltà di lettere e filosofia non è obbligatoria neppure alle lezioni ordinarie, figurati al corso propedeutico.
    Leggendo poi nel tuo messaggio di professori che si arrabbiano e trattano studenti a pesci in faccia mi viene da chiedermi si vi mettono pure in punizione dietro alla lavagna. 😀

    in risposta a: Consigli su Antologie da Liceo #14147
    Oineo
    Partecipante

    Ti consiglio Letteratura latina. Storia e testi di Pontiggia-Grandi. Associa ad una buona chiarezza espositiva un rigoroso profilo storico, letterario e tematico per ogni autore. Anche i commenti ai brani antologizzati (con testo e traduzione, poche note) si rivelano interessanti.
    Come sola antologia invece mi piacciono molto i volumetti della collana Thesaurus dell’Einaudi, curata dalla Canterella e da Guidorizzi.

    Ciao!

    in risposta a: Metrica e traduzione #14052
    Oineo
    Partecipante

    @Sempronia wrote:

    Assolutamente no!
    Premesso che di metrica si parla solo per i testi poetici (carmi, odi, poemetti, tragedie…), si può apprezzare la bellezza delle immagini o la potenza dell’ispirazione anche senza conoscere il metro utilizzato e comprensione profonda del senso e resa in italiano prescindono completamente dalle riflessioni sul ritmo.
    Certo, come nella poesia in altre lingue, la musicalità dei versi latini o greci è un valore aggiunto, ma non saperla cogliere non impedisce la comprensione del tema trattato.

    Beh, credo che il riferimento ai testi poetici sia implicito, altrimenti la domanda non avrebbe in sé senso.
    Il riferimento invece ai manoscritti farebbe pensare ad una lettura filologica del testo: in tal caso la risposta sarebbe affermativa, una buona conoscenza della metrica è imprescindibile per districarsi tra le varie proposte ed edizioni.
    Per quanto riguarda le epigrafi (raramente sono in metrica), sicuramente no.

    Saluti

    in risposta a: Una fine ingloriosa (Nepote) #14092
    Oineo
    Partecipante
    in risposta a: Un classico: il Traina e il suo latino propedeutico #14080
    Oineo
    Partecipante

    @Artorius wrote:

    Ne sono un sincero antipatizzante: trovo che sia un volume disordinato e pessimamente impaginato (cionnonostante utile; ma, per me, la forma d’un’opera è essenziale alla fruizione del suo contenuto), preferibilmente sostituibile da monografie specifiche sulle tematiche a cui introduce. Ma il mio giudizio è incompleto, perché l’ho solo sbocconcellato.
    Penso che, del grande Traína, valga piú la pena d’acquistare le altre opere; in particolare la completissima Sintassi normativa (anche senza il volume d’esercizi).

    Quoto totalmente. Ti consiglio prima di sfogliarlo in biblioteca, potresti “rimanerne deluso”.

    in risposta a: Didattica di greco #14008
    Oineo
    Partecipante

    @Gabriele wrote:

    Ora il problema è che se per letteratura latina e greca posso avvalermi di antologie in italiano, idem per filosofia, e latino lo sto preparando con tanta fatica grazie alle molte risorse del web (tra cui il portale, ma le lezioni di Polara sono fondamentali), discorso affatto diverso per lingua greca, che devo proprio partire non solo da me, ma anche senza supporti. In attesa ad ottobre, si spera, possa finalmente seguire il greco propedeutico della facoltà di lettere, non si potrebbe organizzare qualche lezioni primaria, proprio di base, nel sito? A cominciare da alfabeto, pronuncia, poi magari si cresce passando alla morfologia, declinazioni, verbi…

    Non avere grandi aspettative dal corso propedeutico di greco all’università: generalmente si tratta di un’ora scarsa a settimana durante la quale il docente dà di fatto per scontato che lo studente, dovendo sostenere l’esame, si sia studiato da solo l’intero manuale.
    Una soluzione potrebbe essere, a mio avviso, trovare uno studente universitario del terzo o quarto anno che impartisca lezioni private ad un costo accessibile.
    Non ho idea di come si svolgano le prove in un esame da privatista (Sempronia ha parlato di un test di ammissione), comunque sarebbe più semplice se provassi quando come seconda prova è previsto un brano latino anziché greco.
    Alla terza prova e all’orale mi sembra improbabile che ti chiedano di leggere e commentare un testo in greco.

    Ciao

    in risposta a: Confronto fra edizioni in commercio #14032
    Oineo
    Partecipante

    Generalmente compro Mondadori o Bur, ma ho anche edizioni dell’Einaudi.
    Ho preso di recente una raccolta di commedie plautine della Newton (tradotte da Paratore) la cui resa italiana è davvvero troppo libera secondo me (rispetto a quella Mondadori, tenendo presente che si parla sempre di edizioni letterarie e non letterali).
    Ho notato che su IBS ci sono molte opere della Newton in offerta a poco più di due euro 😮 . Ci sto facendo un pensierino, con poco più di 50 euro ci si farebbe una biblioteca di classici davvero invidiabile.

    in risposta a: Copyright sui testi latini? #13989
    Oineo
    Partecipante

    In effetti è proprio quello che avevo pensato: come può Google provare che ho utilizzato le sue digitalizzazioni e non ho, ad esempio, ricopiato parola per parola dal libro ormai non più protetto da copy-right?
    Terrei comunque questa soluzione come seconda, prima proverò a parlare con il curatore di una recente edizione critica.

    EDIT: il mio uso non è a scopo di lucro ma credo che la casa editrice trattenga una percentuale sul costo del libro (anche se rinuncio totalmente ai diritti d’autore). Non so se in questo caso si ritiene che la pubblicazione abbia fini commerciali.

    Grazie di nuovo Peppone, ciao!

    in risposta a: Copyright sui testi latini? #13987
    Oineo
    Partecipante

    Ho capito, ti ringrazio per l’esauriente risposta. L’uso che intendo farne non so se può essere considerato commerciale: potrei tranquillamente rinunciare agli eventuali diritti/guadagni (che si quantificherebbero in pochi euro) ma vorrei che il mio testo avesse un ISBN.

    @Peppone wrote:

    Ecco, ora però, caro Oineo, devi dirci che ti frulla per la testa! 😛

    Realizzare una edizione divulgativa per studenti di una commedia plautina, con traduzione letterale ed interlineare, scansione metrica e breve commento.

    A questo punto credo mi convenga parlare, visto che ne avrei la possibilità, con il curatore di una edizione critica di quel testo e chiedergli il permesso di potermi avvalere della sua edizione.

    Grazie, se hai altri suggerimenti sono qui.

    Ciao!

    in risposta a: Consiglio su un testo di metrica #13790
    Oineo
    Partecipante

    Ti consiglio “La prosodia e la metrica dei Romani”, Sandro Boldrini, Carocci, Roma.

    in risposta a: Mostra sugli Etruschi e Fenici a Roma #13747
    Oineo
    Partecipante

    @Major wrote:

    Che l’organizzazione sia pessima è risaputo[..]

    E quanto è accaduto in questa circostanza non fa che confermarlo. 😀 😉

    in risposta a: Versione: la prova dell’esistenza degli dei #13751
    Oineo
    Partecipante

    Tutte le popolazioni venerano gli dei: e ciò avviene non per caso, ma perché gli dei quotidianamente mostrano la loro forza. Niente infatti è così chiaro, così trasparente, se talvolta abbiamo guardato in cielo e abbiamo osservato le stelle celesti, quanto il fatto che esista una qualche potenza dotata di una mente davvero straordinaria, che tutto comanda. Se qualcuno dubita riguardo questa cosa, non capisco proprio perché non dubiti sullo stesso sole e sulla sua luce. Tutti i popoli infatti pensano che gli dei esistano e rimane stabile questa opinione ed è rafforzata dal passare del tempo e sola invecchia insieme ai secoli e alle età. Vediamo infatti che tutte le altre opinioni false e vane sono svanite con il passare del tempo. Chi infatti pensa che siano esistiti l’Ippocentauro e la Chimera?

    in risposta a: Versione – Correzione #13701
    Oineo
    Partecipante

    Richiamato invinto dall’ Italia per difendere la patria, portò la guerra contro P. Scipione, figlio di quello Scipione che dapprima era stato messo in fuga presso il Rodano, per la seconda volta presso il Po, per la terza presso il Trebbia. Con questo desiderò fare la pace, essendo già esaurite le risorse della patria. Venne a una conversazione: non vennero ad accordi. Pochi giorni dopo questo fatto/colloquio combatté contro il medesimo presso Zama; battuto (incredibile a dirsi) in due giorni e in due notti giunse a Adrumeto, che dista da Zama circa trecento miglia (di passi). In questa fuga i Numidi, che nello stesso tempo si erano allontanati dalla battaglia con lui, gli prepararono delle insidie. Annibale tuttavia sfuggì loro e i Numidi furono sopraffatti da lui. Ad Adrumeto infatti furono radunati i rimanenti dalla fuga/fuggitivi e Annibale in pochi giorni riunì con nuovi (soldati) scelti molti.

Stai visualizzando 15 post - dal 1 a 15 (di 28 totali)